n° 104 del 29 Dicembre 2014
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  L'Agenda digitale che ci aspetta nel 2015
di Alessandro Longo
Adesso si comincia a fare sul serio, con le azioni per trasformare l'Italia. Anche se il grosso emergerà al pubblico solo dal 2016, il 2015 sarà un anno fondamentale, di passaggio. Vediamo come e che cosa succederà
 
  Agenda digitale: le vie dell'execution
di Roberto Moriondo, Comitato di Indirizzo, Agenzia per l'Italia Digitale
Le carte sono tutte sul tavolo. Adesso finalmente si passa all'azione. Vediamo i punti principali: chiusura dei dossier già aperti- Anagrafe Unica, Identità digitale- e rilancio di aspetti finora trascurati, come le Smart cities e il sostegno alla domanda, con Italia Login
 
  Fattura elettronica, le novità del 2015
di Paolo Catti, School of Management Politecnico di Milano e Umberto Zanini, commercialista
Si attende la circolare interpretativa sul Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, in tema di Conservazione Digitale, con chiarimenti sull'imposta di bollo per il periodo transitorio e l’eliminazione dell’obbligo di invio all'Agenzia delle Entrate dell’impronta dell’archivio informatico già conservato. A marzo scatterà la fattura obbligatoria anche verso le PA locali. Ma si attendono novità anche dalla Delega Fiscale, con semplificazioni importanti
 
  L'identità digitale passa alla fase esecutiva: ecco come sarà
di Eugenio Prosperetti, avvocato, Tavolo permanente per l'innovazione e l'Agenda digitale
Pubblicato finalmente il decreto, il 9 dicembre, possiamo dire come il nuovo sistema SPID inizierà a funzionare e quali saranno gli effetti, a partire dal 2015. Intorno ad aprile-maggio potrebbero essere rilasciate le prime credenziali. Con impatti anche nelle scuole, nelle aule di tribunale
 
  Scuola digitale 2015: banda larga, formazione e l'attuazione degli obliati decreti Carrozza
di Paolo Ferri, università Bicocca di Milano
Finora il ministro Giannini ha fatto peggio dei predecessori, sul piano del digitale. Nel 2015 potrebbe riscattarsi: grazie a diritto d'accesso banda larga, anche mobile; attuazione dei principi della Buona Scuola e di due decreti Carrozza finora disattesi, sui contenuti digitali e sulle piattaforme di gestione didattica e amministrativa. Sarà la volta buona?
 
  Firpo (Mise): "Le norme e i nuovi fondi che avremo per le startup nel 2015"
di Stefano Firpo, Mattia Corbetta, ministero dello Sviluppo economico
Estendere il periodo di applicabilità delle policy per le startup innovative e alleggerire altri oneri. Nuove risorse e fondi, tra cui 220 milioni di euro di Smart&Start 2.0 per finanziamenti a tasso zero. Pianificare bandi di supporto alle startup, chiedendo alle Regioni un approccio coerente. Ecco la strategia governativa per il prossimo anno
 
  Startup 2015: la crescita e i pericoli
di Giovanni Iozzia, direttore di EconomyUp
Aumenteranno gli investimenti e si alleggerirà il carico burocratico per le nuove imprese. Ma si stanno creando le condizioni di un grande rischio. I finanziamenti stanno producendo un debito potenziale che potrebbe esplodere in qualsiasi momento se il sistema nel suo complesso non funzionerà correttamente
 
  Perché le smart city hanno sprecato quasi un miliardo di euro pubblici e come rimedieremo
di Mario Calderini, presidente Comitato Tecnico Comunità Intelligenti Agid
Ottocento milioni pubblici investiti in quattro anni. Senza benefici per i cittadini. Ma a febbraio si cambia passo, con il Piano Nazionale che sarà presentato al premier Renzi. Con 400 milioni di euro di fondi strutturali e altre risorse
 
  Sanità digitale: uscire dalla palude è possibile. Ecco come
di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics
Dai dati dell'Osservatorio Netics, qualche previsione sull'andamento del mercato IT per la Sanità: qualcosa si muove, ma è ancora troppo poco. E per il 2015 la crescita prevista è un infimo +1,17%. La palla passa alle Regioni: sono loro, che possono fare la differenza e invertire un trend di calma piatta
 
  Ottocento città banda ultra larga nel 2015
di Rossella Lehnus, Infratel Italia
Grazie al Piano strategico banda ultra larga entro il 2015, in aggiunta alle 160 città italiane coperte dagli operatori vi saranno ulteriori 657 città, soprattutto del Sud Italia, in cui tutti i cittadini potranno viaggiare ad almeno 30 mbps e tutti gli uffici pubblici. Comprese tutte le scuole e tutti i plessi sanitari. Nel 2016 saranno 1132 le città
 
  Le leggi banda larga che l'industria si aspetta
di Cesare Avenia, Asstel
Ci sono grandi aspettative, date le buone premesse degli ultimi mesi. In primis bisogna completare il regolamento scavi. Al contempo, sistemare la vexata quaestio dell'elettromagnetismo
 
  Banda ultra larga 2015, per supportare Netflix e gli oggetti iper-connessi
di Rossella Lehnus, Infratel Italia
Gli smart watch, Netflix, Morpheus della Playstation 4 e tante altre innovazioni diffonderanno il bisogno di internet super veloce. Il Governo dovrà fare la propria parte, per portare il contemporaneo anche nel più piccolo comune
 
  Il fattore cultura digitale per la Crescita italiana
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
Il basso livello di competenze digitali minaccia il raggiungimento degli obiettivi sia del piano di crescita digitale sia del piano per la banda ultralarga. Per questo bisogna considerare l’investimento su questo tema come strategico e non farlo dipendere dai tempi della PA digitale
 
 
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