n° 215 del 18 Febbraio 2017
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Agenda digitale, sulla soglia dei primi piani attuativi (e di una nuova Agendadigitale.eu)
di Alessandro Longo
Da una nostra ricognizione, risulta che il Team Digital di Piacentini e l'Agenzia per l'Italia Digitale si stanno muovendo su due linee d'azione per arrivare finalmente alla fase attuativa dell'Agenda. Nei prossimi mesi vedremo i primi frutti. Ecco perché la nostra testata cambia, facendosi più grande
 
  Come rendere efficace il piano IT della PA: due azioni da fare (e rischi da evitare)
di Luca Gastaldi e Alessandro Perego, Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano
Tra poche settimane arriva il piano triennale dell'informatica pubblica. Con implicazioni che sulla carta sono enormi. Ma per realizzarle davvero bisogna fare attenzione a un paio di aspetti. Eccoli
 
  Verso l'Italia Digitale: accelerare e coinvolgere per passare dallo storytelling ai fatti
di Alessandra Talarico
Quello che è mancato finora è stato il coinvolgimento dei cittadini, delle aziende che dovrebbero essere invece i primi attori oltre che fruitori dei nuovi servizi digitali: troppa autoreferenzialità e troppo poca attenzione alle persone
 
  Regioni, ecco i punti della collaborazione con il Team Digital di Piacentini
di Dimitri Tartari, coordinatore tecnico Commissione Speciale Agenda Digitale
Si parte dal programma di lavoro dettato da Piacentini che per ora include dodici punti. Le Regioni possono sia verificare le progettualità in corso sia ampliare la portata dei risultati e degli obiettivi fissati dal Commissario. In contemporanea, andranno avanti su infrastrutture, competenze, comunità, dati e servizi
 
  Ministro Nuovo, Buona Scuola vecchia? Per fortuna sì
di Paolo Ferri, Università degli Studi Milano Bicocca
Le prime mosse nel nuovo ministro mostrano più continuità che discontinuità con il suo predecessore sulla formazione digitale. Ed è un bene, ecco perché
 
  Troppa carta nelle scuole, il Governo non le supporta abbastanza
di Nello Iacono, presidente Stati Generali dell'Innovazione
Nelle scuole la digitalizzazione dei processi amministrativi è ancora lontana dal principio del "full digital", con scelte di funzionamento spesso legate al prodotto acquistato. Manca una strategia diffusa e omogenea di supporto tecnico e strumentale dell’istituzione centrale (Miur, Usr)
 
  Spid, migliorare l'usabilità facendo sistema: ecco come
di Luca Bonuccelli e Laura Castellani, Regione Toscana
SPID ha solo 11 mesi di vita. E’ importante correggere gli errori e le criticità che ne hanno caratterizzato il debutto, ma anche evidenziare i progressi di un sistema complesso. La svolta richiede un cambio di paradigma, in cui ognuno faccia la propria parte
 
  Adiconsum: Bonus cultura penalizzato da Spid, troppa burocrazia e complessità
di Mauro Vergari, responsabile Trasporti, Comunicazioni e Nuove Tecnologie di Adiconsum
Il problema è sempre lo stesso: quando si realizzano iniziative per i cittadini non si trovano mai sistemi per ascoltarli prima di mettere in campo l'iniziativa. I servizi vengono lanciati senza fare delle beta per capire le difficoltà che si potrebbero incontrare
 
  Trasparenza, le PA sono all'anno zero: qualche consiglio pratico per la svolta
di Michele Vianello, consulente digital evangelist
I siti dei principali Comuni non hanno ancora pubblicato il piano anticorruzione. Cartina tornasole di problemi che sono alla radice del modo in cui le PA stanno affrontando questo passaggio epocale, verso la trasparenza. La soluzione è in cambio di paradigma: bisogna lavorare nelle PA sulle piattaforme di integrazione, sul web oriented, sulle interfacce per i cittadini. Investendo su formazione e incentivazione di competenze gestionali
 
  Come diffondere la fatturazione elettronica B2B e vivere felici
di Paolo Colli Franzone, direttore Osservatorio Netics
Nel dibattito sull'introduzione della fatturazione elettronica manca un elemento fondamentale: la creazione di valore vero per le imprese. Ancora una volta si rischia di mettere in piedi un sistema destinato a fallire o a diventare "antipatico" agli utenti, se non ci si ferma un minuto a ragionare su quello che potrebbe essere un modello win-win
 
  Piano Nazionale Scuola Digitale, ecco i pezzi mancanti
di Silvia Mazzoni, Dirigente Scolastico, Perugia
Banda larga e hardware digitale presente a macchia di leopardo. Assenza di figure tecniche di guida. Ad oggi, all’appello del 21esimo secolo manca ancora circa il 90% del personale in servizio
 
  L'innovazione nel Codice degli Appalti, a che punto siamo
di Barbara Weisz
Digitalizzazione procedure, pubblicazioni web per la trasparenza, procedure telematiche nelle fasi del procedimento, aste e cataloghi elettronici: nell'attesa dei decreti attuativi sull'obbligo digitalizzazione contratti pubblici, esame e approfondimenti sull'innovazione nel nuovo Codice degli Appalti
 
  Codice degli appalti, quali sono le novità che miglioreranno il Paese
di Daniele Tumietto, commercialista partner Menocarta
Semplificazione normativa, ruolo dell'Anac rafforzato, documento di gara europeo, gare elettroniche, riduzione del contenzioso amministrativo: i punti di forza del nuovo Codice degli Appalti, e le critiche relative alla mancanza di coordinamento con le norme europee, analisi punto per punto
 
  Codice Appalti, come si applica all'affidamento digitale dei lavori di manutenzione
di Ilenia Filippetti, presidente associazione Forum Appalti, Responsabile sezione Monitoraggio Appalti di Servizi e Forniture Regione Umbria
Strumenti di negoziazione telematica per l'affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria da 150mila a 1 milione di euro e obbligo di qualificazione delle stazione appaltanti per l'utilizzo del mercato elettronico: analisi e portata innovativa delle nuove norme del Codice Appalti
 
  Docenti, l'autovalutazione delle competenze digitali con il framework Digcomp
di Maria Daniela Corallo, animatrice digitale
La valutazione delle competenze digitali degli insegnanti può essere fatta bene partendo da quanto realizzato dal Ministero dell'Istruzione spagnolo e sviluppando le implementazioni del framework europeo DigComp. Ecco l'esperienza di un Istituto Comprensivo
 
  E-Fattura, quando conviene esercitare l'opzione da cinque anni: cinque casi pratici
di Robert Braga, commercialista e revisore legale in Novara, presidente della locale Commissione Informatica
Un attento esame della norma può convincere l’azienda cliente ad adottare un processo di fatturazione elettronica; occorre però che qualcuno la accompagni verso il futuro digitale. Alcuni esempi concreti di applicazione alla luce della circolare dell'Agenzia delle Entrate sulla trasmissione dei dati
 
  Anno Europeo del Patrimonio Culturale e alternanza scuola-lavoro: una opportunità da non perdere
di Paolo Russo, Segretario Associazione Stati Generali dell'Innovazione
Oggi viviamo in un tessuto socio-economico intermittente di continue ricombinazioni e a questo devono essere preparati i ragazzi. Servono interpreti molto più che esecutori. E il patrimonio culturale deve essere fonte di ispirazione generativa prima che di paralizzante adorazione
 
  I social promuovono populismi e specifici partiti? Non scherziamo
di Nicola Strizzolo, Università degli Studi di Udine
Pensare che le emozioni condizionino prevalentemente il selvaggio globale davanti a Facebook (e prima davanti alla televisione) è un errore. Non ha nessun nesso reale con la storia e con le teorie sociali e psicologiche sul comportamento e sul funzionamento del cervello
 
  Industria 4.0, PoliTo: "Ecco i tre temi centrali per il nostro Competence Center"
di Emilio Paolucci, vicerettore per il Trasferimento Tecnologico, Politecnico di Torino
Luoghi di lavoro sostenibili, cambiamenti dei contenuti del lavoro, nuovi percorsi di formazione: la mission di competence center dell'ateneo e l'analisi della quarta rivoluzione industriale del vicerettore Paolucci, autore oggi della prolusione di inaugurazione dell'anno accademico alla presenza del ministro Calenda
 
  Banda ultra larga, la svolta che aspettiamo nel 2017
di Pietro Trabacchi e Luca Gastaldi, Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano
Indspensabile agire sulla copertura, e in tal senso il 2017 dovrà essere l’anno della svolta, nella speranza che gli interessi economici degli operatori e la burocrazia non mettano i bastoni tra le ruote allo sviluppo delle infrastrutture tanto attese. Fondamentale sarà anche lavorare sull’incentivazione della domanda, facendo leva sul miglioramento delle competenze e sul rinnovamento dei servizi offerti a cittadini e imprese
 
  Big Data, come creare servizi per il territorio anche dai dati non eterogenei
di Paolo Nesi, chair DISIT Lab, Università degli Studi di Firenze
I dati che suscitano maggior interesse per gli utenti finali spesso non vengono dagli open data precisi e certificati ma proprio da quelli non interoperabili che possono avere origine da sensori nella città (IOT), dai social media, e dai cittadini stessi tramite App e sistemi di partecipazione
 
  Mobilità sostenibile, risparmiare con l'aiuto dei dati: il caso Opticities
di Cristina Pronello, Sorbonne Universités, UTC Mobilité Intelligente et Dynamiques Territoriales e Marina Dragonieri, CSI Piemonte
Strumenti e tecnologie avanzate, già disponibili a costi molto contenuti, consentirebbero notevoli risparmi di risorse e di tempo. È compito delle Pubbliche Amministrazioni regionali e nazionali coglierne le potenzialità di innovazione e praticare azioni di coordinamento in un’ottica collaborativa con gli enti locali
 
  Perché con la Banca Dati Operatori Economici la gara sarà più semplice per PMI e Stazioni appaltanti
di Caterina Acquarone, gare e advisory Fpa
Il Decreto Ministeriale sulla Banca Dati degli Operatori Economici (BDOE) sarà per molti la realizzazione di un sogno: meno burocrazia, dialogo tra sistemi senza richieste di informazioni già in possesso della PA, riduzione tempi e costi di partecipazione alle gare, più semplice esclusione dal sistema di chi non rispetta le regole
 
  Foia inglese: le PA a completa disposizione dei cittadini per qualunque richiesta
di Francesco Addante, consulente trasparenza e Anticorruzione
Nel Regno Unito ogni autentico tentativo di descrivere le informazioni sarà ritenuto sufficiente a far scattare il diritto alla conoscenza, motivo per cui qualsiasi lettera o e-mail ad un'autorità pubblica per chiedere accesso è ritenuta giuridicamente valida quale richiesta di informazioni protocollata ai sensi del FOIA, così come una semplice domanda. Essa non si può rifiutare anche se la descrizione non è chiara, troppo ampia o irragionevole.
 
  Foia inglese: l'ambito soggettivo e la trasparenza proattiva
di Francesco Addante, consulente in Trasparenza e Anticorruzione PA
Nel Regno Unito sono obbligate alla divulgazione delle loro informazioni i medici di famiglia convenzionati, le Emittenti del servizio pubblico come la BBC e persino i Consigli parrocchiali, i Dentisti e i fornitori di Ottica e di Commercio farmaceutico. La trasparenza reattiva? Un semplice elenco di domande per la maggior parte delle P.A. e dei template solo per poche altre marginalmente interessate dal FOIA
 
  Datacenter per l'Agenda digitale, quali caratteristiche: il caso Infocamere
di Enrico Martini, segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico
Approfondiamo gli aspetti innovativi dei due datacenter Infocamere, per la gestione del Registro Imprese telematico, con cui contribuisce all’attuazione delle politiche di semplificazione amministrativa e di trasparenza nelle transazioni economiche delle imprese
 
  Digital360 Awards, al via la seconda edizione dell'iniziativa che premia l'innovazione in Italia
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Rigoni, Cybersecurity: "Bene nuovo decreto, ma ecco i prossimi passi da fare"
di Andrea Rigoni, Deloitte
 
  Come riemettere una fattura elettronica dopo il rifiuto di Sdi
di Salvatore De Benedictis, commercialista
 
  Boccia Artieri: "Così internet sta polarizzando il racconto pubblico e privato"
di Giovanni Boccia Artieri
 
  ESSENZIALI  
   
  Team Digital di Piacentini: "Così renderemo il Cad fruibile per il cittadino"
di Guido Scorza, Affari Regolamentari nazionali ed europei Team Digital del commissario Diego Piacentini alla Presidenza del Consiglio
Il Team di Piacentini per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso l'approccio con cui innovare, davvero, la normazione digitale: con semplicità, deregolamentazione, soluzioni concrete. Cominciando dal Cad. Ecco come. Articolo fornito dal team in anteprima per Agendadigitale.eu
 
  Mainetti, "Piacentini, fai leva sugli incubatori universitari come ponte tra PA e startup"
di Stefano Mainetti, Polihub Politecnico di Milano
Gli incubatori universitari, per natura e missione istituzionale, possono giocare un ruolo chiave nel favorire concretamente l’attivazione di collaborazioni virtuose tra i mondi startup e PA, favorendo anche la nascita di startup con orientamento specifico per la Pubblica Amministrazione
 
  PA digitale, Piacentini ricominci dal buono che c'è già
di Andrea Rangone, Ceo di Digital360 e fondatore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
Ci si aspetta molto dal Commissario Piacentini, per il suo alto profilo e curriculum. Ma il suo grande potenziale potrebbe essere fortemente ridimensionato se l’approccio e i processi che metterà in atto non terranno conto di caratteristiche strutturali della nostra PA. E dei progetti concreti, e di valore, già avviati
 
  Mochi: "Piacentini, l'eccesso di leggi si cura sulla strada e con il confronto"
di Carlo Mochi Sismondi, Fpa
 
  Fatturazione elettronica, abbiamo perso la governance: l'appello
Il progetto della Fatturazione Elettronica, verso la PA o B2B, non si può ancora considerare un progetto ormai avviato, consolidato e chiaro. Il percorso si è interrotto dopo un buon inizio, in un clima di incertezza. Pubblichiamo un contributo aperto alla sottoscrizione di diversi autori che chiedono una governance capace di coniugare competenze giuridiche, tecniche e di vision
 
  A che punto è Spid (Sistema pubblico dell'identità digitale) e a cosa serve
di Valeria Portale, Giovanni Miragliotta, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
Tutto ciò che c'è da sapere su Spid, in un articolo continuamente aggiornato a cura degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Come si fa a ottenere una identità digitale, stato dei servizi disponibili per utilizzarla e nodi da sciogliere. Aggiornamento: febbraio 2017
 
  Foia, perché è ancora teorico il nuovo diritto dei cittadini
di Morena Ragone, giurista, Stati Generali dell'Innovazione
Se è vero che dal 23 dicembre chiunque può inoltrare le richieste di accesso alle PA detentrici delle informazioni richieste - indirizzandole all’URP o direttamente all'ufficio, se noto - in concreto ci sono alcuni scogli non ancora superati.
 
  EVENTI E APPUNTAMENTI  
   
  Supply Chain Finance: il domani è già qui!
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016-2017 dell'Osservatorio Supply Chain Finance
 
  Smart Home: l'Internet of Things entra dalla porta di casa
La Smart Home si propone sempre più come fulcro del nuovo ecosistema dell'Internet of Things, sia per la centralità della casa nella vita di ogni individuo, con un potenziale enorme in termini di diffusione di oggetti e servizi, sia per il legame con alcuni dei settori di punta del Made in Italy, potendo dunque operare da traino anche per altri comparti dell'economia nazionale.
 
  Export digitale: una sfida, tante opportunità
In uno scenario internazionale altamente competitivo, con consumatori sempre più inclini all'uso delle tecnologie digitali, l'adozione dell'eCommerce come canale di vendita all'estero può risultare una scelta vincente, utile a sostenere la crescita dell'Export italiano. Sfruttare le opportunità fornite dall'Export digitale, tuttavia, non è semplice: occorrono preparazione, competenze, propensione al cambiamento e adeguati investimenti. In Italia, l'online non è ancora del tutto affermato come strumento di vendita oltreconfine, ma il trend crescente nel suo utilizzo indica una progressiva apertura delle nostre aziende all'inclusione dei canali digitali nella propria strategia di internazionalizzazione.
 
  Il Mobile Payment & Commerce alla conquista del mondo
Prosegue l'espansione mondiale dei grandi attori internazionali nel lancio dei servizi di Mobile Payment. Come in una battaglia di Risiko, Apple, Google e Samsung stanno conquistando il mondo con i loro servizi di pagamento, "piantando" nuove bandierine in nuovi paesi ogni mese. Ma quando conquisteranno l'Italia? Il nostro Paese dovrà attendere ancora qualche mese, dato che al momento non sembra essere tra le priorità espansionistiche di questi attori per i servizi di Mobile Payment. Tuttavia, dietro la calma apparente nel mercato italiano, si intravedono segnali incoraggianti: finalmente gli esercenti italiani mostrano maggior interesse ad accettare i pagamenti con il cellulare e i consumatori appaiono sempre più incuriositi dalle opportunità offerte.
 
 
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