Dematerializzazione

Come fare al meglio la E-Fattura B2B tramite lo SDI

Come cogliere al meglio le opportunità della Fatturazione Elettronica incentivata nel B2B dal DL 127 e fare un passo avanti ancora più deciso verso un Paese Digitale

Pubblicato il 28 Set 2015

Umberto Zanini

Responsabile Area tecnico-normativa dell’Osservatorio Digital B2b

zanini-150921144559

Il Decreto Legislativo n.127 del 5 agosto 2015, dal 1° gennaio 2017 consentirà ai soggetti IVA di poter beneficiare di una serie di semplificazioni se opteranno per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute, con possibilità altresì di impiegare il Sistema di Interscambio (SDI) quale “postino” per trasmettere e ricevere le suddette fatture elettroniche che al contempo si riterranno già acquisite dall’Agenzia delle Entrate. Si volta dunque, con la fattura digitale, verso un Paese veramente digitale?

Dopo l’obbligo della fattura elettronica alla PA, momento storico per la digitalizzazione del sistema Italia e certamente un successo per il Ministero dell’Economia e delle Finanze, per l’Agenzia delle Entrate, per l’Agenzia per l’Italia Digitale, per la Ragioneria Generale dello Stato e per Sogei Spa, si parte ora con una iniziativa tesa a spingere l’impiego della fattura elettronica in ambito b2b.

Il nuovo ruolo che si appresta a svolgere l’Agenzia delle Entrate, non sarà più quello di limitarsi a dei controlli ex-post sui dichiarativi ricevuti, quanto piuttosto quello di diventare soggetto attivo facilitatore della tax compliance, consentendo ai contribuenti di ridurre gli adempimenti e ottenere una tax compliance a costi inferiori e, al contempo consentire alla stessa Agenzia delle Entrate di avere maggiore affidabilità sui dati raccolti oltre che monitorare in modo più efficiente i contribuenti.

Secondo le disposizioni contenute al secondo comma dell’art.1 del Decreto Legislativo n.127, tutti i soggetti IVA potranno utilizzare lo SDI per trasmettere fatture elettroniche ai propri clienti e per riceverle dai propri fornitori, secondo regole tecniche che dovranno essere definite da un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Con riferimento quindi alle suddette regole tecniche, considerando sia che tale innovazione potrà migliorare la competitività del sistema economico del nostro Paese, sia il fatto che la suddetta innovazione dovrà essere svolta “secondo principi di semplificazione, di economicità e di minimo aggravio per i contribuenti”, ritengo utile rilevare almeno 5 suggerimenti con riferimento alla stesura del suddetto provvedimento:

Adottare il medesimo modello già in uso nell’ambito della fattura elettronica alla PA

Considerato che molte aziende e professionisti che forniscono beni e/o servizi alla PA hanno già investito risorse in software e attività formativa al fine di poter trasmettere e conservare fatture elettroniche, sarebbe auspicabile, con riguardo alla possibilità per i privati di impiegare lo SDI per veicolare le fatture elettroniche, che si potesse impiegare lo stesso modello già in uso con la PA, ed in particolare:

a) adottare il medesimo formato XML della fattura secondo le specifiche tecniche già in uso con la PA, evidenziando che se vi è la necessità di inserire ulteriori dati in fattura, è sempre possibile allegare al file XML la fattura in un formato diverso (e.g. PDF, etc);

b) adottare i medesimi canali in fase di trasmissione e ricezione, (PEC, SDICOOM, SPCOOP, SDIFTP, WEB), mentre il canale WEB potrebbe essere adottato anche in fase di ricezione;

c) adottare i medesimi controlli, e quindi lo SDI dovrebbe eseguire sulle fatture elettroniche ricevute i medesimi controlli ad esclusione dei controlli inerenti il Codice Unico Ufficio, che ad oggi sembrerebbe non essere contemplato in ambito b2b;

d) adottare i medesimi messaggi già in uso con la PA: “notifica di scarto”, “ricevuta di consegna”, “notifica di esito cedente/prestatore” etc. L’importanza di prevedere i suddetti messaggi anche in ambito B2b, risiede nella necessità di tracciare l’intera trasmissione della fattura elettronica, oltre a consentire alle controparti di poter dialogare nei successivi 15 giorni tramite l’impiego dello SDI.

La “ricevuta di consegna” per esempio, che attesta quando la fattura elettronica è stata ricevuta dal cliente, potrà servire per fare decorrere i 30 giorni dopodichè potranno scattare gli interessi moratori per ritardato pagamento (Decreto Legislativo 192/2012), oppure nel comparto agroalimentare potrà servire per attestare il momento di ricezione della fattura (Art. 62 DL 1/2012), mentre la “notifica di esito cedente/prestatore” (di accettazione) potrà essere adottata in particolari situazioni, come per esempio nell’ambito di soluzioni di Supply Chain Finance (e.g. reverse factoring) oppure altre soluzioni di alternative finance ancor più innovative.

Adottare la Partita Iva quale metodo per individuare il destinatario

L’aspetto certamente più critico è come poter individuare il destinatario a cui lo SDI dovrà veicolare le fatture elettroniche, aspetto che nell’ambito della fattura elettronica alla PA è stato risolto inserendo in fattura il Codice Univoco dell’Ufficio. La soluzione forse più semplice sembrerebbe essere quella di impiegare la Partita Iva del destinatario, dato che è un campo obbligatorio che va inserito in fattura (Art.21 secondo comma lettera d) del DPR 633/72) e considerando che ad oggi la PEC è uno dei canali di trasmissione maggiormente impiegato nel trasmettere le fatture elettroniche alla PA, lo SDI interfacciandosi con il database dell’INI-PEC potrebbe veicolare la fattura elettronica all’indirizzo PEC corrispondente alla Partita Iva riportata in fattura. Diversamente, se cioè il destinatario impiega un altro canale per ricevere le fatture elettroniche oppure un provider, sarà l’accordo in essere tra questi e Sogei Spa a stabilire il canale scelto dal destinatario per ricevere le fatture elettroniche.

Consentire l’impiego del flusso semplificato

Nell’ambito della fattura elettronica alla PA, quando il medesimo provider è intermediario sia del fornitore che della PA, è stata prevista la possibilità di adottare un flusso semplificato e consentire al provider di individuare lo SDI come un “gate” a cui trasmettere le fatture elettroniche e le ricevute/notifiche. Questo dovrebbe valere anche in ambito b2b, e quindi i provider potranno acquisire le fatture elettroniche dai fornitori, consegnarle ai clienti (anche tramite scambio tra più provider), ed interfacciandosi con lo SDI gestire sia la trasmissione/ricezione delle fatture elettroniche, sia le ricevute/notifiche arrivate dallo SDI o dal cliente. E’ chiaro che in questa contesto non vi sarà una reale concorrenza tra lo SDI ed i provider, dato che tutte le attività saranno eseguite da questi ultimi, mentre lo SDI assumerà un ruolo di semplice “gate” dell’Agenzia delle Entrate a cui interfacciarsi per trasmettere/ricevere fatture elettroniche e le ricevute/notifiche.

Non prevedere alcun consenso con il destinatario

L’azienda che intende aderire alla trasmissione delle fatture elettroniche emesse tramite lo SDI, non dovrebbe avere necessità di richiedere ai propri clienti alcun consenso preventivo, dato che a norma della Circolare n.18/E del 24 giugno 2014, il cliente che si vede recapitare la fattura elettronica nella propria casella PEC, se non intende conservarla in digitale potrà sempre stamparla su carta esprimendo in questo modo la propria volontà a conservarla in analogico (comportamento concludente).

Consentire l’immediata esportazione dai dati delle fatture in formato strutturato

L’esportazione dei dati delle fatture elettroniche veicolate tramite lo SDI, dovrebbe essere consentita oltre che in un formato strutturato secondo un tracciato standard, anche con una tempistica estremamente veloce, in grado di consentire alle controparti (fornitore e cliente) di poter avviare, immediatamente dopo la trasmissione, procedure automatiche di controllo tra i dati acquisiti dall’Agenzia delle Entrate e quelli del contribuente .

Le imprese che sino a oggi non hanno optato per la digitalizzazione e decideranno di optare per la trasmissione elettronica dei dati di tutte le fatture emesse e ricevute, se non vi saranno valide ragioni che le spingeranno ad adottare la fattura elettronica veicolata tramite lo SDI (con o senza l’ausilio di provider), molto probabilmente continueranno ad avere fatture cartacee e si limiteranno a trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati di tutte le fatture cartacee emesse e ricevute.

La vera sfida quindi, non è tanto nel limitare o meno il ruolo svolto dallo SDI nel veicolare le fatture elettroniche, quanto piuttosto nella capacità dei provider (e.g. software house, conservatori, operatori EDI, banche, ecc) a individuare ed offrire nuovi servizi connessi alla fatturazione elettronica, in grado di convincere le imprese ad abbandonare la carta per passare ai modelli digitali.

Il Decreto Legislativo n.127 poteva certamente essere più “coraggioso”, ma è chiaro che getta le basi per un’ulteriore spinta verso l’innovazione del sistema economico del nostro Paese, ed è proprio per questo, così come è già stato con riguardo alla fattura elettronica verso la PA, che è necessario ascoltare le posizioni e gli interessi dei diversi stakeholder, senza però perdere di vista gli obiettivi primari, cioè semplificare i processi amministrativi, ridurre i costi di tax compliance, spingere le imprese verso soluzioni finanziarie innovative – ed eventualmente alternative ai tradizionali canali creditizi – e monitorare in modo più efficiente i contribuenti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3