CASI EUROPEI BANDA LARGA

Regno Unito: ulteriori fondi nazionali per gli obiettivi 2017

Interventi, strategie, programmi e iniziative per fornire la banda larga super veloce su quasi tutto il territorio del Regno Unito entro tre anni

Pubblicato il 24 Giu 2014

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

regno-unito-140622143530

La Strategia nazionale a banda larga del Regno Unito è finalizzata a promuovere la disponibilità della banda larga superveloce, nel rispetto degli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale per l’Europa, sulla base di un programma di innovazione delle infrastrutture digitali nel Regno Unito per garantire una copertura del 95% con 24 Mbps entro il 2017.

Il Dipartimento Governo per la Cultura, Media e Sport (DCMS) è l’organo responsabile della direzione del programma nazionale in materia di banda larga. Nel rispetto della strategia nazionale, le amministrazioni decentrate sviluppano e gestiscono programmi locali a banda larga utilizzando i fondi di finanziamento da utilizzare all’interno dei rispettivi territori.

In particolare, il Governo scozzese è responsabile della gestione delle reti a banda larga in Scozia, in base al programma Scozia Digital Future per sfruttare tutte le opportunità economiche, sociali e ambientali offerti dall’era digitale e promuovere la connettività, la diffusione di servizi pubblici digitali, un’economia digitale fiorente ed un libero accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Il Governo gallese provvede alla gestione delle reti a banda larga in Galles, sulla base del programma Superfast Cymru di investimento nel settore dell’Information and Communication Technology (ICT) e delle infrastrutture a banda larga, per sostenere un processo di inclusione economica e digitale, garantendo l’accesso alla banda larga superveloce entro il 2016.

Il Dept of Enterprise, Trade and Investment, dell’Irlanda del Nord è responsabile della gestione delle reti a banda larga in Irlanda del Nord, il cui programma di governo (PfG) fissa una serie di priorità strategiche per il Paese per perseguire un’economia innovativa e produttiva e una società equa mediante la promozione di una connettività internazionale, la fornitura di infrastrutture di rete di nuova generazione e la stimolazione della banda larga.

La strategia nazionale Gran Bretagna Superfast Broadband Future è stata adottata nel 2010, è stata aggiornata nuovamente nel 2012 e nel 2013 e resterà in vigore fino al 2017. Per raggiungere gli obiettivi della strategia nazionale a banda larga sono previsti investimenti imponenti finalizzati a fornire, mediante un mix di tecnologie fisse, wireless e satellitare, la banda larga superveloce su tutto il territorio del Regno Unito.

Nel 2011, il governo ha stanziato un fondo urbano a banda larga di £100 milioni destinato a sviluppare dieci città super-connesse in tutto il Regno Unito, seguito nel 2012 da un ulteriore fondo di £ 50 milioni per ulteriori 12 città che hanno beneficiato di questo programma.

Il programma banda larga rurale eroga finanziamenti in favore degli enti locali (le amministrazioni decentrate, in Scozia, Galles e Irlanda del Nord), che hanno elaborato, stabilito ed attivato piani locali per fornire la banda larga. Nel corso del tempo è cresciuta la spesa della strategia nazionale a banda larga predisposta dal DCMS mediante il lancio del Programma banda larga rurale per un importo pari a £ 530 milioni di sterline, del Programma Superfast per un importo pari a £ 250 milioni, del Programma Competitive Broadband Fondo Pilots per un importo pari a £ 10 milioni, del Programma Super-Connected Cities per un importo pari a £ 150 milioni, prevedendosi un ulteriore fondo di finanziamento fino a £ 150 milioni di investimenti per migliorare la qualità e la copertura dei servizi di telefonia mobile e servizi dati (il cd. Progetto Mobile Infrastructure).

Attraverso tali interventi il Regno Unito sta fornendo sostegno finanziario ad importanti progetti a banda larga per garantire la fornitura di reti di nuova generazione superveloci anche all’interno delle comunità rurali marginali, a rischio digital divide, allo scopo di realizzare la copertura superveloce entro il 2017, con un minimo di 2 Mbps per tutti entro il 2015.

Gli interventi

Con la strategia nazionale a banda larga il governo intende realizzare una revisione globale di crescita e di sviluppo delle infrastrutture a banda larga, considerata un fattore indispensabile per il rilancio economico del paese, mediante un investimento di £530 milioni per avere la migliore rete a banda larga ultraveloce in Europa entro il 2015.

A tal fine, un mix di tecnologie – fissa, connessione wireless e satellitare – sarà necessario per fornire banda larga ultraveloce in tutto il territorio del Regno Unito, allo scopo di eliminare il digital divide esistente, per la presenza di una minima ma significativa percentuale di individui non in grado di utilizzare la stessa gamma di servizi e applicazioni a banda larga, a differenza della maggior parte delle persone nel Regno Unito, a causa di fattori geografici ed infrastrutturali che alimentano il divario digitale. L’accesso alla banda larga consente inoltre di incoraggiare una maggiore attività di innovazione per la diffusione di nuove idee e conoscenze, la trasformazione di modelli di business mediante una maggiore collaborazione tra imprese e mondo accademico attraverso reti virtuali e nuovi modi di lavorare.

Alla luce di tali linee guida, Investing in super-connected cities Programme è stato lanciato dal governo nel 2011, creando il Fondo Urbano per la banda larga (UBF) per un importo di £100.000.000 destinato a finanziare dieci città “super-connesse” nel Regno Unito. Nel 2012 fu istituito l’ulteriore fondo di 50 milioni di sterline per una “seconda ondata” di finanziamenti che copre ulteriori 12 città beneficiarie di questo programma. Le città supercollegate potranno usufruire di banda larga più veloce e migliore per le piccole imprese, saranno dotate di una copertura wireless nei centri urbani e all’interno di edifici pubblici, avranno connessioni a banda larga più affidabili presso i centri commerciali. Le città di super-connesse sono: Birmingham, Bristol, Brighton and Hove, Cambridge, Coventry, Derby, Leeds e Bradford, Londra, Manchester, Newcastle, Oxford, Portsmouth, Salford e York in Inghilterra; Aberdeen, Edimburgo e Perth in Scozia; Cardiff e Newport in Galles; Belfast e Derry/Londonderry in Irlanda del Nord.

Rural broadband programme è finalizzato a potenziare gli investimenti nelle infrastrutture digitali esistenti in aree rurali o nelle zone che sono più difficili da raggiungere, mediante l’erogazione di fondi per gli enti locali.

Nel giugno 2013 il governo ha lanciato il Superfast extension programme prevedendo un ulteriore fondo di £ 250m di finanziamenti per sostenere una maggiore copertura della banda larga superveloce al 95% dei locali del Regno Unito entro il 2017.

Il governo ha inoltre annunciato un supplemento di £10 milioni per un fondo competitivo attivo dall’inizio del 2014 destinato a realizzare soluzioni innovative volte a fornire servizi a banda larga superveloci nelle zone più difficili da raggiungere nel Regno Unito.

Peraltro, per migliorare i servizi a banda larga nelle zone rurali più difficili da raggiungere, il Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport (DCMS) e il Dipartimento per l’Ambiente (Food and Rural Affairs) hanno creato il Rural Community Broadband Fund, destinando £ 20.000.000 per aiutare i piccoli progetti comunitari finalizzati ad ottenere una velocità della banda larga superiore a 2Mbps.

Naturalmente, una così imponente strategia nazionale ha contribuito a realizzare traguardi particolarmente positivi, dal momento che secondo una recente ricerca del 16 aprile 2014 elaborata da Ofcom (l’Autorità nazionale indipendente di regolazione della concorrenza per il settore delle comunicazioni nel Regno Unito), una su quattro connessioni a banda larga fisse residenziali nel Regno Unito è ‘superfast’ e le relative velocità sono cinque volte più veloce rispetto a cinque anni fa. In particolare, la percentuale di connessioni superveloci – quelle che offrono una velocità di almeno 30Mbit/s o più – è passata dal 5% nel novembre 2011 al 25% nel novembre 2013. Allo stesso modo la velocità media di connessione superveloce ha continuato a crescere, raggiungendo 47.0Mbit/s nel novembre 2013, con un incremento del 47%, o 15.1Mbit/s dal maggio 2010.

A livello generale l’incremento della percentuale di crescita della velocità media di connessione, grazie a continuativi ed imponenti investimenti in materia di banda larga, genera senza dubbi rilevanti benefici per i consumatori, con risultati, tuttavia, irregolari e disomogenei nella misura in cui un numero significativo di famiglie, soprattutto nelle zone rurali, fruisce di una velocità notevolmente più lenta. In relazione a tali criticità, il 25 febbraio 2014 il Dipartimento per la Cultura, Media e Sport (DCMS) ha stabilito che i progetti locali in tutto il Regno Unito riceveranno un finanziamento aggiuntivo da un fondo di £ 250.000.000: un extra bonus di denaro pubblico potrà essere utilizzato per la banda larga superveloce, facilitando la creazione di imprese e di posti di lavoro soprattutto nelle aree rurali del Paese. Questo finanziamento si aggiunge ai 1,2 miliardi di sterline già investite dal governo centrale e locale per assicurare al 95% della popolazione del Regno Unito accesso alla banda larga superveloce entro il 2017. In questo modo sarà possibile realizzare il miglioramento della produttività delle imprese, creando ulteriori 56.000 posti di lavoro nel Regno Unito entro il 2024.

Il 13 maggio 2014 è stata annunciata la creazione di un nuovo fondo di 1 milione di sterline per aiutare le donne a promuovere il proprio business online. In questo modo, il governo ha realizzato concrete azioni per sostenere le donne a capo di start-up per creare più posti di lavoro e opportunità. Il fondo aiuterà le donne a sfruttare tutte le opportunità della banda larga superveloce per incrementare il proprio business, con ulteriori finanziamenti pari a1,6 milioni di sterline a sostegno delle imprese femminili nelle zone rurali.

I dati

Secondo la ricerca Ofcom, la media urbana di velocità di connessione nel novembre 2013 è stata 31.9Mbit/s, registrando un aumento del 21% dal maggio 2013, la media suburbana di velocità nel novembre 2013 è stata 21.8Mbit/s, con un aumento del 22% dal maggio 2013, mentre la velocità media nelle aree rurali aree è passata da 9.9Mbit/s a 11.3Mbit/s tra maggio e novembre 2013, a causa della limitata disponibilità di servizi a banda larga superveloci nelle zone rurali che incide sulla velocità inferiore di connessione che si registra rispetto alla media generale.

In tale prospettiva, la strategia nazionale a banda larga costituisce un programma fondamentale per il rilancio economico e per il futuro a lungo termine del Regno Unito, con un investimento pari a £ 780.000.000 per garantire che il 95% del Regno Unito abbia accesso alla banda larga superveloce entro il 2017.

Già nel dicembre 2010, il Dipartimento per la Cultura, Media e Sport (DCMS), in collaborazione con il Department for Business, Innovation and Skills, aveva pubblicato un documento strategico dal titolo Gran Bretagna Superfast Broadband Future per realizzare la migliore rete a banda larga superveloce in Europa entro il 2015, garantendo una velocità di almeno 2 Mbit/s entro il 2015. A tal fine, sono stati stanziati £ 530.000.000 per stimolare gli investimenti commerciali nella diffusione della banda larga ad alta velocità soprattutto nelle comunità rurali, allo scopo di misurare lo sviluppo della rete a banda larga del Regno Unito rispetto a quelli in altri paesi dell’UE, sulla base di quattro indicatori principali: la copertura e l’adozione, la velocità, il prezzo e la scelta. Nel mese di agosto 2012, il Segretario di Stato per la Cultura, Media e Sport ha confermato l’obiettivo di dotare il Regno Unito della banda larga più veloce rispetto a tutti i principali paesi europei entro il 2015. Rispetto a questi obiettivi, in base al Report di Ofcom European Broadband Scorecard, pubblicato il 12 marzo 2014, risulta che il Regno Unito occupa il primo posto della classifica rispetto alle cinque maggiori economie dell’UE nello sviluppo della banda larga mobile e fissa, in base a specifici indicatori. La relazione rileva che la disponibilità della banda larga superveloce è aumentata nel Regno Unito da circa il 60% dalla fine del 2011 al 73%. Peraltro, rispetto ai cinque grandi Paesi europei – “EU5” (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), il Regno Unito ha la massima diffusione della banda larga al 83%, la più alta percentuale di persone che hanno acquistato prodotti on-line per più di un anno (77%), il maggiore uso settimanale di internet (87%), la percentuale più bassa di persone che non hanno mai usato internet (8%).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3