CASI EUROPEI BANDA LARGA

Svezia: 100 Megabit al 90% della popolazione entro il 2020

La Strategia nazionale è finalizzata alla diffusione delle reti a banda larga soprattutto nelle aree rurali particolarmente esposte al rischio di digital divide. Vediamo come

Pubblicato il 15 Lug 2014

Angelo Alù

studioso di processi di innovazione tecnologica e digitale

svezia-140323102226

Il Piano nazionale svedese in materia di banda larga persegue l’obiettivo di dotare almeno il 90% della popolazione di un accesso a reti a banda larga con una velocità minima di almeno 100 Mbps entro il 2020, nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda digitale per l’Europa.

Il Ministero delle imprese, dell’energia e delle comunicazioni (Näringsdepartementet) è l’organo politico competente a promuovere iniziative e progetti per lo sviluppo delle infrastrutture e della tecnologia dell’informazione, per contribuire al miglioramento delle reti a banda larga disponibili nel territorio nazionale.

Il National Post e Authority Telecom (Post-och Telestyrelsen) rappresenta l’autorità che controlla e regola il settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi postali.

Il Bredbandsforum opera come centro di competenza nazionale dal 2010, con la specifica funzione di coordinare la comunicazione tra il governo, le autorità pubbliche e le imprese attive nel mercato della banda larga svedese, fornendo altresì informazioni riguardani la disponibilità delle reti e delle tecnologie a banda larga in Svezia, per garantire il costante monitoraggio dello stato di diffusione delle infrastrutture digitali a livello nazionale.

Gli interventi

Per realizzare gli obiettivi prefissati, è stata predisposta la Strategia nazionale a banda larga, adottata nel 2009 ed in vigore fino al 2020, allo scopo di favorire l’evoluzione e la modernizzazione del quadro giuridico normativo per incentivare l’espansione delle reti a banda larga e favorirne la diffusione soprattutto nelle aree rurali extraurbane particolarmente esposte al rischio di digital divide.
Il governo ha inoltre lanciato un Forum per favorire il dialogo e la collaborazione tra governo, enti pubblici, organizzazioni ed imprese nell’ambito del processo decisionale attraverso il quale vengono definite soluzioni specifiche per la diffusione della banda larga.

Il Forum svedese a banda larga è parte integrante del “Agenda digitale per la Svezia”, per promuovere l’utilizzo delle ICT in modo che il 90% di tutte le famiglie e le imprese abbia accesso alla banda larga ad una velocità di almeno 100 Mbps entro il 2020.

La strategia di innovazione mira a realizzare un impegno a lungo termine fino al 2020 per mantenere e sviluppare ulteriormente la posizione di leader della Svezia nel settore ICT, aumentando la competitività e e la qualità dei servizi pubblici.

Per affrontare tali sfide, il governo svedese intende potenziare le opportunità offerte dalla digitalizzazione, mediante la predisposizione di un’agenda digitale per rendere la Svezia il miglior paese al mondo nello sfruttamento dei benefici derivanti dalla diffusione generalizzata delle tecnologie ICT.

In particolare, la Broadband strategy for Sweden è finalizzata a rendere la Svezia una nazione leader nel settore delle ICT, partendo dal presupposto che l’infrastruttura digitale rappresenta un requisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo, al fine di incrementare la competitività, l’economia e l’innovazione.

Per tale ragione, il governo svedese ha elaborato una strategia a banda larga per realizzare una specifica politica adattata alla concreta situazione esistente e alle specifiche sfide da affrontare, in modo da migliorare la concorrenza e le condizioni per gli operatori del mercato, per realizzare l’obiettivo di dotare il 90% della popolazione di reti con una velocità minima di 100 Mbps entro il 2020.

L’accesso alla banda larga è generalmente buono in Svezia: infatti la Svezia è uno dei paesi con la più alta percentuale di abbonamenti a banda larga tramite reti wireless e fibra in Europa. La rete che raggiunge la maggior parte delle famiglie e delle imprese è la rete telefonica fissa che offre banda larga utilizzando la tecnologia xDSL. Quasi il 98% delle famiglie e il 95% delle imprese è raggiunta da questa rete. Altre reti a banda larga abbastanza diffuse a livello nazionale sono le reti wireless 3G che coprono il 99% della popolazione. Reti via cavo e le reti in fibra sono utilizzate principalmente nelle aree urbane.

La Svezia è caratterizzata da condizioni geografiche e demografiche particolari che rendono tale paese particolarmente grande nell’estensione della sua superficie con una popolazione relativamente bassa, che vive principalmente nelle aree urbane: infatti, circa l’85% della popolazione vive in aree urbane, mentre il 3% vive in piccole città e circa il 12% è concentrato nelle zone rurali.

In base a tali caratteristiche geografiche e demografiche, in base alla strategia nazionale in materia di banda larga risulta necessario concentrare gli investimenti nelle aree più scarsamente popolate a rischio digital divide, anche perché nelle zone più densamente popolate è possibile ottenere ed utilizzare la banda larga con velocità più elevate.

Circa l’83% di coloro che vivono nelle aree rurali può ottenere un abbonamento attraverso la rete telefonica fissa (xDSL), mentre per coloro che vivono nelle aree urbane la stessa possibilità raggiunge un dato superiore è pari al 97%. Le zone rurali nel nord della Svezia, in particolare, hanno scarso accesso alla banda larga fissa.

Anche se a livello generale l’accesso alla banda larga registra risultati attuali tendenzialmente positivi, la tecnologia si svilupperà rapidamente nel corso dei prossimi anni alla luce della continua evoluzione del settore. Pertanto, in base alla strategia nazionale, occorre realizzare tre specifiche azioni:

· aumentare la domanda e l’offerta di reti a banda larga con velocità più elevate per poter beneficiare di nuovi e più efficienti servizi via Internet;

· rendere possibile l’accesso ai servizi Internet in qualsiasi momento e ovunque, e mediante dispositivi fissi e mobili;

· garantire agli operatori risparmi sui costi per migliorare la concorrenza e rendere la tecnologia a banda larga più efficiente.

Un problema estremamente attuale riguarda il digital divide, dal momento che si registra maggiore interesse a fare investimenti in aree densamente popolate, mentre la sfida più importante e decisiva per ridurre il divario digitale consiste nel considerare prioritaria la diffusione della banda larga nelle parti remote e rurali del paese dove sussistono storicamente condizioni meno favorevoli per la distribuzione dell’infrastruttura e l’aggiornamento delle tecnologie.

Per tale ragione la Svezia intende realizzare una strategia nazionale finalizzata alla diffusione graduale della copertura della banda per dotare entro il 2020 almeno il 90% di tutte le famiglie e delle imprese di un accesso alla banda larga ad una velocità minima di 100 Mbps, mentre nel 2015 almeno il 40% della popolazione dovrebbe avere accesso alla banda larga ad una velocità minima di 100 Mbps.

In questo modo è stato predisposto un ambizioso obiettivo a lungo termine che può contribuire al miglioramento della competitività, della crescita sostenibile, dell’innovazione e della produttività.

Il modo più importante per realizzare questi obiettivi è quello di rendere i mercati efficienti, mediante un reale incremento della concorrenza tra operatori del mercato.

Per tale ragione, la strategia nazionale prevede l’elaborazione di un regolamento contenente norme speciali nel settore delle comunicazioni elettroniche con l’obiettivo di creare una concorrenza effettiva, mediante una revisione delle norme UE per rafforzare la concorrenza e la tutela dei consumatori.

Il ruolo principale del governo centrale è quello di rendere il mercato funzionante in modo efficiente per fornire buone condizioni in cui operare e per assicurare che le famiglie e le imprese soprattutto nelle zone più remote del paese dispongano di efficienti tecnologie di accesso.

La strategia nazionale configura un’importante piattaforma per favorire la distribuzione a banda larga mediante l’erogazione di finanziamenti pari 250 milioni, dall’inizio del 2010 fino alla fine del 2012, allo scopo di aumentare la disponibilità della banda larga nelle aree remote e rurali del paese, in modo che ogni cittadino svedese sia nelle condizioni di partecipare attivamente alla società dell’informazione.

Per realizzare questi obiettivi, il governo ha anche avviato un forum di dialogo e di collaborazione in materia di accesso e distribuzione della banda larga per individuare soluzioni costruttive che contribuiscano alla distribuzione delle infrastrutture, mediante una reale collaborazione tra il settore privato e il settore pubblico per condividere esperienze e buone pratiche.

Nel novembre 2011 è stata lanciata “ICT for Everyone – A Digital Agenda for Sweden”. Lo scopo dell’Agenda digitale è quello di realizzare una concreta strategia per diffondere tutte le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei servizi, evidenziando la necessità di nuove infrastrutture digitali indispensabili per promuovere la crescita e lo sviluppo, mediante un concreto intervento statale funzionale ad innovare il settore delle nuove tecnologie e ad evidenziare gli straordinari benefici derivanti dalla diffusione generalizzata dei servizi ICT.

In base agli ultimi dati aggiornati del Quadro di Valutazione dell’Agenda Digitale per l’Europa 2014, per quanto riguarda la specifica situazione della Svezia, è possibile evidenziare significati miglioramenti delle condizioni di accesso e di disponibilità dei servizi Internet rispetto al panorama europeo.

I dati aggiornati

Alla fine del 2013, la banda larga fissa copre il 99% delle case in Svezia (rispetto al 97% nell’UE). Nelle zone rurali, la banda larga fissa copre il 92% delle case. La quota di connessioni ad alta velocità (con almeno 30 Mbps) è superiore alla media UE (38% rispetto al 21% nell’UE), mentre le connessioni ultra-veloci (che forniscono almeno 100 Mbps) rappresentano il 31% di tutti gli abbonamenti (rispetto al 5% nell’UE). Sul lato mobile, la tecnologia di quarta generazione (LTE) è disponibile per il 99% della popolazione (rispetto al 93% nel 2012).

Nel 2013, il 92% della popolazione svedese ha utilizzato servizi Internet almeno una volta alla settimana, registrando un dato al di sopra della media UE pari al 72%. Nel 2013, il 4% della popolazione non ha mai usato Internet; registrando un dato inferiore a quello del 2012 e significativamente inferiore alla media UE del 20%.

Per quanto riguarda la diffusione di competenze digitali, nel 2012, il 25% della popolazione svedese ha acquisito competenze digitali basse, rispetto al 47% della media UE, facendo emergere un dato estremamente contenuto di digital divide reale rispetto al panorama europeo.

Nel 2013, il 73% degli svedesi ha acquistato beni o servizi online, rendendo l’e-Commerce ben al di sopra della media UE pari al 47%. Nel 2013, il 50% delle grandi imprese venduto online, con un dato inferiore rispetto al 2012 e molto superiore rispetto alla media UE pari al 35%.

Nel 2013, il 78% degli svedesi ha utilizzato servizi di eGovernment, registrano lo stesso risultato nel 2012 e molto al di sopra della media UE del 41%.

Nel 2013, il 100% degli ospedali svedesi risulta dotato di una connessione a banda larga con una velocità superiore a 50Mbps, registrando un dato ben al di sopra della media UE pari al 36%.

Nel periodo 2007-2013 i progetti europei cofinanziati in Svezia nel settore delle ICT hanno ottenuto un totale di 273 milioni di euro, coinvolgendo 176 organizzazioni che hanno partecipato a 498 progetti e coordinato 59 progetti.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4