scuola e testi

Leggere su internet e dislessia: pro e contro

Che cosa distingue la lettura della pagina di un libro dalla lettura di un testo online su uno schermo, quali sono le competenze necessarie per comprendere un testo online e perché questo è più accessibile per le persone con DSA. Il ruolo della scuola nel formare lettori forti e responsabili

Pubblicato il 23 Ott 2018

Daniela Di Donato

Docente di italiano (Liceo scientifico), PhD in Psicologia sociale, dello sviluppo e della Ricerca educativa presso Sapienza Università di Roma, esperta di metodologie didattiche, inclusione e uso delle tecnologie digitali a scuola.

171055-636270903340152563-16x9

Leggere online può e deve rappresentare una delle forme di lettura, ma non può essere l’unico accesso al testo e la scuola deve preoccuparsi che sia così. E allora, come educare lettori consapevoli, anche se hanno un Dsa, che non amano leggere e fanno fatica?

Come Nelson aveva anticipato quella che oggi è la rete

Se si vuole trattare l’argomento della lettura ipertestuale in rete è necessario partire da Ted Nelson[1]. Non era un ingegnere informatico, né un matematico, ma un filosofo e un sociologo e parlava di lettura e scrittura e delle potenzialità delle connessioni tra ciò che leggiamo, ciò che sappiamo, che abbiamo già letto o conosciuto e di tutto ciò che nella lettura è implicito, ma è indispensabile per la comprensione. Il suo progetto aveva l’obiettivo di creare un modello di lettura non sequenziale, una lettura potenziata e aumentata. Nell’indagare il processo di costruzione della lettura infinita, Nelson aveva anticipato pro e contro anche della lettura online.

Ecco perché  da lui. Quando Nelson, l’ideatore del World Wide Web (anche se Tim Berners Lee è stato l’uomo che l’ha resa possibile) scrisse Literary Machines 90.1. Il progetto Xanadu, nessuno avrebbe mai immaginato che quel libro e quel progetto visionario sarebbero diventati il presente (e il futuro) di ciascuno di noi. Era il 1960 e il sistema ipertestuale Xanadu doveva essere una nuova forma di archiviazione dei dati. Nelson scriveva nel suo libro che il ruolo preponderante e la pervasività degli schermi in ogni aspetto della nostra vita sarebbe divenuto via via più chiaro a tutti. Per questo incredibile protagonista dell’archeologia della rete, gli ipertesti sullo schermo sarebbero stati la letteratura di domani: “Si potrà richiamare sul proprio schermo qualsiasi opera, o qualsiasi sua parte. Si potranno tracciare collegamenti (a note personali, o altri tipi di collegamenti) fra porzioni di documenti, seguire questi legami e addirittura pubblicarli[2]. I diritti d’autore saranno accreditati automaticamente a ciascun autore. Ogni documento potrà citarne qualsiasi altro perché la citazione sarà trasferita (e comprata) dall’originale al momento della richiesta, con accredito automatico dei diritti d’autore alla fonte”.

A Nelson dobbiamo le parole ipertesto, che definì come “un testo scritto in maniera non sequenziale, che si dirama e fornisce opzioni al lettore, meglio se letto su uno schermo interattivo” e ipermedia, coniate intorno al 1965. Descrisse la rete, che non esisteva; diffuse l’idea della condivisione tra testi e persone; pensò ai computer non più come giganteschi ingombranti calcolatori (quali erano all’epoca), ma come dispositivi che sarebbero divenuti presto personali. Nel 1963 inventò il termine transclusion per descrivere il copia-incolla: “un modo per includere e per citare parti di un documento elettronico senza perdere il contesto corrente e senza che esso diventasse una parte fisica del nuovo testo”. Insomma, una copia virtuale di una parte di un documento da infilare in un secondo documento, ma l’originale rimane intatto nel doc di provenienza. Nel suo libro Computer Lib, pubblicato nel 1974, propose l’idea che queste nuove esperienze mediali fossero messe in una rete di pubblicazione aperta e libera.

Oggi tutto questo è la rete, così come noi la conosciamo. Una letteratura, come la chiamava Nelson, cioè un sistema di scritti interconnessi, un acquedotto della mente: “gli schermi sono il rubinetto, che fornisce ciò di cui abbiamo bisogno quando giriamo la manopola”.

Lettura in rete, dal dialogo al triangolo

Che cosa distingue allora la lettura della pagina di un libro dalla lettura di un testo online su uno schermo? Non è la stessa identica operazione; non più.

La lettura sulla pagina ha dei confini, i bordi fisici della carta, mentre i confini dello schermo sono fluttuanti: ci si sposta su e giù e leggiamo solo quello che lo schermo riesce ad ospitare in quel momento.

Nella comunicazione analogica c’è l’autore e c’è il lettore: si è sostanzialmente in due, una coppia. Il testo digitale è promiscuo perché nasce per avere almeno due strutture esplicite: una profonda e una superficiale. La prima è creata per parlare alla rete e ai motori di ricerca (SEO), nella logica del database; la seconda parla al lettore. Dal dialogo si è passati al triangolo.

La lettura è un’invenzione dell’uomo: non siamo biologicamente progettati per essere dei lettori ed è una delle attività più complesse che il nostro cervello debba compiere. Nonostante il carico cognitivo sia già alto, la lettura di un testo online prevede in parte carichi aggiuntivi: è necessario leggere valutando costantemente la validità di quello che viene scritto. Quindi la competenza non è più solo interpretativa, ma anche valutativa. La lettura digitale non è solo testo. Esiste un fenomeno, che chiamiamo Code switching: si può iniziare col testo scritto e poi passare all’audio o a un video, nello stesso contesto comunicativo. Il testo in rete è un testo reticolare e non lineare.

Lettura ipertestuale in rete e DSA

Più leggiamo più impariamo a leggere (vale per tutti, ma non proprio per chi abbia un Dsa). Perché a chi ha un Disturbo specifico dell’apprendimento, soprattutto la dislessia, spesso non piace leggere? Un lettore esperto impiega meno risorse nel processo di decodifica e quindi può effettivamente dedicarsi alla parte più piacevole e interpretativa della lettura: fare inferenze, cogliere meta significati, avviare presupposizioni, collegare al mondo conosciuto.

Un lettore con Dsa rischia costantemente di rimanere invischiato nella fase di decodifica, senza mai approdare alla lettura dilettevole: ci si consuma al primo gradino della lunga scala verso la comprensione e l’interpretazione di un testo. Il testo in rete in qualche modo lo salva per farlo annegare.

La minore separazione tra oralità e scrittura gli rende il contenuto maggiormente accessibile, il testo spesso è breve, ben segnato dagli hashtag che gli indicano le parole chiave, spesso è cooperativo quindi offre molte interpretazioni aggiuntive alla propria. Lo schermo costringe un po’ ad un effetto lista, che rende il testo più scorrevole e leggibile, raccolto per punti e dovrebbe favorire il processo di comprensione e di connessione tra significati. La pratica dello Snippet quando si cerca qualcosa nei motori di ricerca fornisce il titolo, un Url di riferimento e una breve descrizione di quel che sto cercando e così posso farmi un’idea sul contenuto e se valga la pena arrivare lì: non spreco troppe energie, che ad un lettore con Dsa servono a far altro.

Per non parlare della sintassi di molti dei testi online: periodi coordinati tra loro, invece di subordinate manzoniane, minore coesione (logica grammaticale). Queste sono le ancore di salvezza, ma possono diventare delle zavorre, tanto da far affogare un lettore fragile. Il corpo leggero e la struttura dinamica del testo online danno la sensazione di poter navigare a vista, con buoni risultati, ma c’è il trucco. L’ipertesto si trasforma spesso in ipotesto, incompleto e povero, che toglie invece di potenziare le possibilità e le connessioni. La minore coesione può compromettere la ricchezza del linguaggio e impoverire le nostre possibilità espressive e logiche. La sovrabbondanza di contenuti spesso impliciti costringe a fare troppe inferenze, che non tutti possono reggere e coordinare.

La sintesi è utile e bella, ma serve anche la capacità di elaborazione e allora bisogna pianificare un viaggio di andata e ritorno: dalle parole chiave risalire indietro per capire come sono state generate, dal Tweet arriviamo a un discorso che sopporti la lingua in cui è scritto, nel quale la chiarezza espositiva e la capacità argomentativa sono fluide e convincenti.

La distanza dalla complessità non può essere cronica: il viaggio nel testo deve comprendere entrambe le direzioni, altrimenti stiamo addestrando analfabeti digitali e non cittadini (e lettori) consapevoli.

Quale può essere una conclusione? Non c’è. Se non educhiamo lettori forti e responsabili, non ci sarà digitale che tenga. E non faremmo un buon servizio ai nostri studenti.

_______________________________________________________________

Bibliografia

Massimo Palermo, Italiano scritto 2.0. Testi e ipertesti, Carocci Roma, 2017

Aidan Chambers, Il lettore infinito. Educare alla lettura tra ragioni ed emozioni, Equilibri, Modena, 2015

  1. Ted Nelson (1937) è ancora vivo. Sito ufficiale: http://www.xanadu.net/. Canale Youtube: https://www.youtube.com/user/TheTedNelson
  2. Prima di lui, come scrive lo stesso Nelson, fu Vannevar Bush a parlarne nel 1945 col suo Memex: un sistema di editoria, che avrebbe immagazzinato tutto ciò che veniva scritto, e che avrebbe permesso a ogni nuovo utente di aggiungere collegamenti (che Bush chiamava piste) allo scopo di mettere in collegamento i materiali e chiarire i significati.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2