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It Alert, cos’è e a cosa serve il servizio di allerta “salva-vita”



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Partito IT-Alert, il sistema di allarme pubblico nazionale è arrivato e ci avviserà con notifica cellulare in caso di problemi gravi sul territorio dove si trova l’utente. I complottisti temono per la privacy, ma è timore infondato

Pubblicato il 28 giu 2023



italert

IT-Alert, il sistema di allarme pubblico nazionale è arrivato e ci avviserà con notifica cellulare in caso di problemi gravi sul territorio dove si trova l’utente.

Ci darà anche raccomandazioni su cosa fare.

Cosa è It-Alert

It-Alert un sistema di allarme pubblico gestito dalla Protezione Civile. Al momento è in sperimentazione, che durerà tutto il 2023.

Protezione civile, mercoledì 28 giugno il primo test regionale di IT-alert

Manda notifiche tempestive a tutte le persone che si trovano in zone dove è in corso o è in arrivo una catastrofe naturale (terremoto, inondazione) o di altro tipo (incidenti a stabilimenti pericolosi, nucleari…).

Ricordiamo comunque che It Alert non sarà il solo sistema di avviso alla popolazione.

Dov’è attivo It-Alert

Dal 28 giugno 2023 il servizio funziona in Toscana, sempre in via sperimentale. Seguiranno: Sardegna il 30 giugno, in Sicilia il 5 luglio, in Calabria il 7 luglio e in Emilia Romagna il 10 luglio. Entro la fine del 2023, tutte le altre regioni e province autonome. Dal 2024 il servizio sarà attivo a regime.

In quali situazioni di emergenza saranno inviate le notifiche di It-alert?

L’elenco è questo al momento:

  • maremoto generato da un sisma;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105 (Direttiva Seveso);
  • precipitazioni intense.

L’elenco potrà variare nel 2024, finita la sperimentazione.

Cosa deve fare l’utente per ricevere It-Alert

Niente: la notifica appare in automatico se si presentono le condizioni (l’allerta e la presenza dell’utente, geolocalizzata, nella zona interessata); a patto che il cellulare sia acceso e connesso alla rete mobile. Non basta la connessione Wi-Fi. Supportati iPhone e cellulari Android. Non serve avere credito cellulare.

Al momento saranno ricevute notifiche sperimentali di test, quindi senza un reale allarme, quando il servizio diventerà attivo nella propria regione. Non dobbiamo scaricare app né registrarsi al servizio. Se riceviamo messaggi che ci chiedono di farlo, si tratta di truffa con probabile furto di dati personali.

Come appare l’alert

It-Alert appare non come sms ma come notifica sul cellulare. Quando appare blocca tutte le funzioni del cellulare, per sbloccarlo dovremo toccare la notifica. Per rileggerla possiamo cercare nei messaggi di allerta accessibili in una apposita impostazione del cellulare.

Il messaggio conterrà l’avviso in questione (“allarme inondazione”, ad esempio), il mittente Protezione civile, e le raccomandazioni da seguire.

Come funziona tecnicamente It-alert?

Gli avvisi si basano sulla tecnologia cell-broadcast, una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo supportata dalle reti di telefonia cellulare e da tutti i dispositivi.

Grazie a questa tecnologia, i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’evento, previsto o in corso.
L’aspetto positivo di questa tecnologia è che funziona anche in casi di poco segnale o di saturazione della rete.

I limiti sono due: non funziona senza campo cellulare; non è geograficamente super precisa, in particolare nelle zone rurali dove ci sono poche antenne. Si legge sul sito ufficiale: “Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert. Quindi ad esempio, sebbene l’area test sia la Toscana è possibile che messaggi arrivino anche sui dispositivi presenti in Liguria, nel Lazio o nelle altre regioni limitrofe. Per i limiti del sistema potrà inoltre avvenire che dispositivi presenti in zone interessate dal test non ricevano il messaggio”.

Che fare dopo avere ricevuto l’allerta

Leggiamola (se questo non ci espone a rischi, ad esempio se siamo alla guida) e seguiamone le istruzioni. Se è il messaggio di test possiamo ignorarlo o – meglio – compilare il questionario associato per migliorare il servizio.

It-Alert è un pericolo per la privacy?

Sui social i complottisti parlano di minaccia per la privacy, perché It-Alert traccerebbe la nostra posizione e movimento. Sbagliato: è una tecnologia broadcast come la tv, invia messaggi a tutti quelli che si trovano in una certa zona individuata dalla cella a cui è connesso il cellulare; non c’è e non ci può essere un tracciamento, che prevede la comunicazione di ritorno (dallo smartphone al servizio) sui dati (la posizione) dell’utente.

Disattivare It-Alert

Gli stessi complottisti consigliano di disattivarlo, nelle impostazioni del cellulare (sotto una voce, che può cambiare a seconda del modello: allerta, emergenza…). Non ha senso farlo però; l’unico effetto è togliere la notifica (potenzialmente salva vita). La torre cellulare continuerà gioco forza a sapere dove siamo e quindi a “tracciarci”. È inevitabile se usiamo un cellulare. Gli attivisti che non vogliono essere tracciati da regimi dittatoriali lasciano a casa il cellulare prima di fare attività pericolose. Ma non è certo il caso dell’Italia.

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