Digital Innovation Hubs

L’IA per lo sviluppo digitale della PA italiana: il progetto AI-Pact



Indirizzo copiato

AI-PACT mira a fornire strumenti, servizi e competenze per la progettazione, lo sviluppo e l’attuazione di servizi pubblici digitali basati sull’IA. Gli obiettivi del progetto nel contesto del programma di finanziamento Digital Europe Programme e dei centri europei di innovazione digitale (European Digital Innovation Hub – EDIH)

Pubblicato il 17 nov 2023

Federico Arcuri

Legal Consultant · P4I – Partners4Innovation



Le sfide della Smart Mobility nell'era del Data Act

Nel contesto dei poli europei per l’innovazione digitale (European Digital Innovation Hub – EDIH), il progetto AI-PACT si impegna a fornire un sostegno fondamentale a tutti gli attori coinvolti nel settore pubblico o che interagiscono con esso, inclusi enti governativi, start-up innovative, piccole e medie imprese e le principali aziende del settore gov tech.

L’obiettivo primario è quello di mettere a disposizione strumenti, servizi e competenze idonee per la progettazione, lo sviluppo e l’implementazione di servizi pubblici digitalizzati basati sull’intelligenza artificiale.

Approfondiamone gli obiettivi, nell’ambito delle iniziative europee volte a sfruttare le opportunità e affrontare le sfide derivanti dall’intelligenza artificiale.

Il Digital Europe Programme

È un dato ormai incontrovertibile come negli ultimi anni le tecnologie digitali abbiano profondamente la nostra vita quotidiana, il nostro modo di lavorare, il modo in cui comprendiamo e utilizziamo le nostre risorse naturali, l’ambiente e il modo in cui le persone interagiscono e comunicano.

In questo contesto di forte sviluppo tecnologico, le istituzioni europee vogliono capitalizzare le prospettive e gestire le complessità scaturite dall’intelligenza artificiale promuovendo e finanziando lo sviluppo e la diffusione di tale tecnologia, nel rispetto dei valori dell’Unione Europea.

L’obiettivo è perciò quello di beneficiare del potenziale dell’IA, creando e sostenendo centri di ricerca di eccellenza e start-up innovative, per rafforzare la posizione dell’Unione Europea come attore globale.

Per sostenere e gestire questa evoluzione, l’Unione Europea ha realizzato il Digital Europe Programme.

Esso è un nuovo programma di finanziamento dell’UE incentrato sull’introduzione della tecnologia digitale nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni. Il programma ha l’obiettivo di fornire finanziamenti strategici per rispondere alle sfide poste dalle tecnologie digitali, sostenendo progetti in cinque aree chiave: supercalcolo, intelligenza artificiale, sicurezza informatica, competenze digitali avanzate e garantendo un ampio uso delle tecnologie digitali in tutta l’economia e la società, anche attraverso i Digital Innovation Hubs.

Il programma contribuisce, inoltre, al raggiungimento degli obiettivi perseguiti dalla normativa di recente emanazione del legislatore europeo (tra cui data governance act, digital services act e digital markets act), ossia la creazione di uno spazio digitale più sicuro, tutelando i diritti fondamentali di tutti gli utenti dei servizi digitali.

I poli europei per l’innovazione digitale (European Digital Innovation Hub – EDIH)

Per assolvere a tale compito, l’Unione Europea ha istituito un network di poli europei per l’innovazione digitale (European Digital Innovation Hub – EDIH), che hanno il compito di fornire direttamente alle aziende private e pubbliche in tutta Europa, competenze tecnologiche e strutture di sperimentazione, come attrezzature e strumenti software, allo scopo di rendere possibile la trasformazione digitale dell’industria, nonché agevolare l’accesso ai finanziamenti.

I Digital Innovation Hubs rivestono così un ruolo fondamentale per supportare le aziende e il settore pubblico nella transizione digitale, fornendo accesso a competenze tecniche e innovazioni sperimentali, nonché la possibilità alle aziende pubbliche e private di testare i propri prodotti prima di immetterli sul mercato.

I progetti selezionati in Italia

In Italia la Commissione Europea ha selezionato 30 progetti che costituiranno la rete dei poli di innovazione digitale.

I progetti sono stati valutati e assegnati in base ai seguenti criteri:

  • rilevanza: ovvero l’allineamento con gli obiettivi e le attività descritte nel bando oppure il contributo agli obiettivi politici a lungo termine, alle politiche e alle strategie pertinenti;
  • maturità del progetto: intendendo con ciò la solidità del piano di implementazione, l’uso efficiente dei fondi e la capacità dei richiedenti di portare a termine il lavoro proposto;
  • Impatto: ovvero il grado di raggiungimento dei risultati attesi e dei deliverable indicati nel bando.

Dei 30 progetti scelti, 13 progetti sono stati finanziati al 100% (50% dalle istituzioni europee e 50% dalle istituzioni nazionali) mentre i restanti 17 sono stati finanziati al 50% da parte delle istituzioni nazionali.

A questi ultimi 17 progetti è stato posto il sigillo di eccellenza (Seal of excellence), ovvero un marchio di qualità attribuito alle strutture che hanno partecipato alla selezione per i poli di innovazione digitale e che si prefissano l’obiettivo di favorire la transizione digitale.

Il ruolo del progetto AI-Pact per le pubbliche amministrazioni

Il legislatore europeo e nazionale stanno rivolgendo una particolare attenzione al processo di digitalizzazione ed evoluzione tecnologica per le pubbliche amministrazioni.

A tal proposito, il libro bianco sull’intelligenza artificiale evidenzia come i sistemi di IA semplificano il rapporto dei consociati con la PA, rendendo più efficiente e trasparente il lavoro dei governi e delle loro agenzie. Tale tecnologia, infatti, può essere utilizzata con profitto nel sistema sanitario, scolastico, giudiziario, nel pubblico impiego, nella sicurezza e, più in generale, nella gestione delle relazioni coi cittadini, che possono venire semplificate e rese allo stesso tempo più efficaci, veloci ed efficienti.[1]

Tra i poli europei per l’innovazione digitale (EDIH) a cui è stato attribuito il sigillo di eccellenza e che hanno il compito di facilitare l’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale per la trasformazione digitale delle amministrazioni pubbliche, è presente il progetto AI-PACT (Intelligenza Artificiale per le Pubbliche Amministrazioni connesse).

AI -PACT persegue il compito di supportare attori pubblici – o che interagiscono con i servizi pubblici, quali amministrazioni pubbliche, start-up, PMI e grandi aziende dell’industria gov tech – con lo scopo di fornire strumenti, servizi e capacità adeguate a progettare, sviluppare e adottare servizi pubblici digitali basati sulle tecnologie di IA.

Gli obiettivi di AI-Pact

Nello specifico, AI-PACT si pone i seguenti obiettivi:

  • sostenere le PA nel migliorare la loro capacità di valutare le esigenze dei loro beneficiari in materia di servizi pubblici digitali e di progettare, testare e implementare soluzioni basate sull’IA;
  • facilitare il consolidamento di start-up, PMI e grandi imprese operanti nel settore ICT e govtech che abbiano la capacità di implementazione adeguata a collaborare con le PA ai fini della loro trasformazione digitale;
  • facilitare l’adozione delle tecnologie AI per la trasformazione digitale delle amministrazioni pubbliche, supportando gli attori degli ecosistemi dei servizi pubblici: amministrazioni pubbliche, start-up, PMI e grandi aziende dell’industria GovTech con strumenti, servizi e capacità adeguati a progettare, sviluppare, adottare e replicare servizi pubblici digitali basati sulle tecnologie AI.[2]

AI-PACT si basa su un’architettura a quattro livelli, che rappresenta l’infrastruttura necessaria per offrire servizi adatti allo scopo di sostenere la realizzazione della propria missione.

Vediamo in ordine tali livelli, che sono tra loro strettamente interconnessi:

  • il primo riguarda le infrastrutture cloud necessarie per realizzare il secondo livello, 
  • il secondo livello riguarda le architetture tecnologiche originali, necessarie per progettare e strutturare il terzo livello,
  • quest’ultimo a sua volta si concentra sullo sviluppo di nuove metodologie e algoritmi che in ultima analisi possono innescare lo sviluppo di funzionalità e servizi dedicati, sviluppati nel quarto livello.[3]

Quattro sono anche gli ambiti verticali di servizi, allineati con le missioni del piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (PNRR):

  • AI per i servizi pubblici ai cittadini
  • AI per l’analisi fiscale e la rilevazione delle frodi
  • AI per il turismo
  • AI per l’alimentazione e l’agricoltura sostenibile

Conclusioni

In conclusione, l’Unione Europea ha l’ambizione di realizzare un modello di riferimento costruendo una società che, grazie anche all’utilizzo di dati, disponga di nuovi strumenti per adottare decisioni migliori.

A tal proposito, non sorprende che il panorama normativo oggi delineato (tra cui ad esempio Data ACT e Data Governance ACT) sia chiamato a svolgere un ruolo centrale nella governance dell’UE della trasformazione digitale, in cui emerge l’importanza di un dominio digitale in modo indipendente ed efficace, per la tutela degli interessi vitali dell’UE e dei suoi Stati membri.

Note


[1] https://libro-bianco-ia.readthedocs.io/it/latest/doc/sintesi.html

[2] https://www.mimit.gov.it/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/poli-di-innovazione-digitale/edih

[3] Ibidem

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati