mobilità sostenibile

L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico



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Gli studenti dell’Istituto Avogadro di Torino, tramite il progetto OpenAVO, hanno monitorato l’implementazione del Biciplan finanziato dal FESR. L’iniziativa mira a potenziare la rete ciclabile cittadina, passando da 270 a 310 km, migliorando la qualità della vita urbana e promuovendo la mobilità sostenibile

Pubblicato il 18 lug 2024

Alba Garavet

Responsabile Centro di informazione europea Europe Direct Torino e docente a contratto del corso Politiche di Coesione e strategie di comunicazione dei territori all’Università degli Studi di Torino



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La Politica di Coesione dell’Unione Europea rappresenta uno degli strumenti più potenti per promuovere l’integrazione e lo sviluppo regionale.

Con miliardi di euro destinati a ridurre le disparità economiche e sociali tra le regioni, la trasparenza nella gestione e nell’allocazione di questi fondi si rivela cruciale. Il monitoraggio civico emerge, quindi, come un pilastro fondamentale per assicurare che tali risorse siano utilizzate efficacemente.

La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia

L’esempio del Biciplan 6 illustra perfettamente come il finanziamento può essere orientato verso obiettivi specifici, mentre la metodologia Monithon offre uno schema dettagliato su come questo tipo di monitoraggio possa essere implementato per valutare impatti reali e proporre miglioramenti concreti.

In questo contesto, anche la comunicazione gioca un ruolo essenziale nel garantire che i cittadini comprendano e apprezzino i risultati dei progetti finanziati, contribuendo così a creare una base solida per le future iniziative di monitoraggio civico legate ai fondi UE.

Il caso del Biciplan 6: finanziamento e obiettivi

Biciplan 6 connessione rete ciclabile – strade a priorità ciclabile finanziamento europeo per 2.800.000 euro dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2014-2020. Programma PON FESR FSE Città metropolitane – Asse Ripresa verde, digitale e resiliente (REACT-EU FESR)”. Obiettivo specifico Transizione verde e digitale delle città metropolitane“.

Questi i dati che tutti possono recuperare su Opencoesione.it, il portale nazionale che raccoglie in formato aperto i dati dei progetti finanziati con i fondi della Politica di Coesione nato come iniziativa coordinata dal Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato a garantire trasparenza sull’utilizzo delle risorse pubbliche secondo il principio dell’open government.

Visti così possono sembrare invero un po’ asettici e danno riscontro della portata dell’intervento, ma non del suo reale ed effettivo impatto sul territorio. Quale è il contesto, l’origine del progetto, quali le attività previste e lo stato di avanzamento ed eventualmente quali i punti di forza e di debolezza del progetto e infine quale è la valutazione dell’impatto sul territorio, sulle comunità e sui cittadini?

Il ruolo del monitoraggio civico nella trasparenza dei fondi

A questo hanno lavorato gli studenti dell’Istituto di scuola superiore Avogadro di Torino, coinvolti come gruppo OpenAVO nell’iniziativa A Scuola di Open Coesione (ASOC)* finalizzata a promuovere nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali per la coesione.

Metodologia Monithon: come funziona il monitoraggio?

Il loro “report” di monitoraggio civico, disponibile pubblicamente sulla piattaforma Monithon.eu, permette di identificare nel Biciplan in questione un ambizioso piano strategico cruciale per promuovere e potenziare la mobilità sostenibile incentivando l’uso della bicicletta, con l’obiettivo di portare la rete ciclabile della città da 270 km a 310 km in 10 anni, al fine di contribuire non solo alla riduzione dell’inquinamento, ma anche al miglioramento della salute e della qualità della vita nelle aree urbane.

La creazione di spazi più sicuri ed accessibili è fattore fondamentale per aumentare la vivibilità e la sostenibilità ambientale cittadina. Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di puntare ad aumentare la percentuale degli spostamenti in bicicletta dal 3 al 15% trasformando significativamente il modo in cui le persone si spostano nella città.

Risultati del monitoraggio: impatti e miglioramenti proposti

Seguendo la metodologia Monithon** il report dei giovani studenti torinesi è stato in grado di evidenziare, nel contesto in cui è nato il progetto, i bisogni specifici a cui risponde, identificando tra questi non solo la riduzione di inquinamento urbano e la mobilità sostenibile, ma anche la sicurezza stradale, l’accessibilità e l’inclusione sociale. Hanno dato contezza dello stato di avanzamento dei lavori, alla data di realizzazione del Monitoraggio (marzo 2024), e hanno identificato i punti di forza e di debolezza, arrivando anche a proporre suggerimenti e idee per una migliore attuazione e implementazione, rilevando, ad esempio, la necessità di un maggior coinvolgimento della cittadinanza nell’attuazione e sviluppo del Piano.

Nel corso del lavoro il gruppo OpenAVO ha incontrato amministratori pubblici locali, esperti e associazioni con le quali approfondire le tematiche specifiche della mobilità sostenibile, così come dell’impatto dell’inquinamento ambientale nelle città, o la valutazione della dimensione programmatoria della spesa pubblica.

Un’esperienza di cittadinanza attiva

Una esperienza di cittadinanza attiva ma anche un fattivo strumento di partecipazione che permette alla collettività di aumentare la consapevolezza su obbiettivi e risultati delle politiche pubbliche, in particolare quelle della Politica di Coesione europea, presidiarne l’attuazione e formare il giudizio sull’efficacia degli interventi, raccogliendo anche idee e proposte da riportare alle amministrazioni.

Il monitoraggio civico come si legge sullo stesso sito di Monithon.eu, significa verifica, controllo, raccolta di idee e proposte da parte delle comunità civiche nei confronti delle decisioni pubbliche, a partire dai dati e dalle informazioni rese disponibili dalle Amministrazioni responsabili. È una forma di partecipazione attiva alla vita pubblica, di cittadinanza consapevole, fare monitoraggio civico su progetti che ricevono il sostegno di risorse pubbliche vuol dire raccogliere dati, evidenze, informazioni, news, intervistare gli attori coinvolti nell’ideazione e attuazione degli interventi, visitare luoghi e cantieri, favorire la trasparenza e la collaborazione, formulare proposte. Inoltre, il monitoraggio aiuta a sensibilizzare le comunità locali su tematiche riguardanti il territorio in cui vivono e a rafforzare i legami sociali al loro interno.

C’è bisogno di sostenere e rafforzare la partecipazione dei cittadini, c’è bisogno di comunicare di più e meglio al territorio l’impegno pubblico e le risorse ottenute e ben spese, in particolare quelle provenienti da fonte europea.

L’importanza della comunicazione efficace dei progetti finanziati

I Fondi della politica di coesione sostengono migliaia di progetti in tutta Europa e rappresentano la più tangibile manifestazione dell’UE sul campo. Una comunicazione più efficace di questi interventi contribuisce a rafforzare la conoscenza dei vantaggi forniti dall’UE alla vita delle persone e a migliorare l’immagine pubblica dell’Unione, e contribuire in modo positivo sull’atteggiamento dei cittadini nei confronti del progetto europeo.

È un dovere e al tempo stesso un’opportunità. Comunicare l’Europa deve essere una responsabilità comune, condivisa tra le istituzioni europee, nazionali e locali. Tanto più nel caso della politica di coesione, dove si applica il principio della gestione condivisa. È un’opportunità perché migliorare la visibilità dei risultati dei finanziamenti dell’UE giova alla reputazione delle istituzioni nazionali e locali, che sono in ultima analisi responsabili della realizzazione dei programmi.

Prospettive future per il monitoraggio civico e i fondi UE

Per questo l’esperienza del Monitoraggio Civico come quella del gruppo OpenAVO è utile e significativa e va promossa ed incentivata anche da parte delle stesse amministrazioni pubbliche coinvolte nel circuito programmatorio della Politica di Coesione, per contribuire concretamente ad aumentare la consapevolezza dell’impatto dei fondi europei per i territori.


Note

Il gruppo OpenAVO dell’Istituto Tecnico Industriale AVOGADRO di Torino si è classificato al 1° posto dell’edizione 2023_2024 di A Scuola di OpenCoesione, che ha visto la partecipazione di oltre 150 gruppi da istituti di scuola superiore di II grado provenienti da tutto il territorio nazionale.

*“A Scuola di OpenCoesione” è realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e in partnership con Istat e con la rete degli “Amici di ASOC”, organizzazioni e associazioni del terzo settore che affiancano gli studenti nelle diverse attività previste nel corso delle 4 lezioni di ASOC (Progettare, Analizzare, Esplorare, Raccontare), svolte in modalità Massive Online Open Course – MOOC selezionando dal portale OpenCoesione i progetti da monitorare secondo criteri di prossimità territoriale e di rilevanza per la comunità di riferimento.
** Monithon è un’iniziativa indipendente di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici nata nel 2013. Si occupa in particolare dei progetti finanziati dalle politiche di coesione, ed è basata sulla disponibilità di dati aperti. Oggi Monithon – uno strumento comune e aperto a tutti – è una piattaforma che consente di sviluppare report di monitoraggio civico e rappresenta un presidio metodologico per pianificare e strutturare la curiosità civica. Si rivolge a comunità locali, giornalisti e semplici cittadini che vogliano impegnarsi ad osservare progetti pubblici, dalla programmazione dell’intervento alla sua realizzazione.

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