pa digitale

Servizi pubblici digitali, come trasformare i cittadini nei migliori promoter col “referral”

I cittadini possono diventare i migliori promotori dei servizi digitali degli enti locali. Non però lasciando la comunicazione al passaparola ma partendo dai chi ha usufruito di quello specifico servizio, dando informazioni dettagliate e materiali affinché (in maniera controllata) stimoli altri cittadini. La strategia

Pubblicato il 04 Feb 2021

Andrea Marella

Consulente trasformazione digitale pa

cittadinanza_733582210

Il marketing istituzionale è uno strumento strategico per la promozione dei servizi degli enti pubblici locali, ma altrettanto importante è quello che viene chiamato “referral” dei cittadini, con questi ultimi che si trasformano in un potente veicolo di comunicazione dei servizi stessi.

Ma cos’è il referral? Per poterlo spiegare al meglio, occorre innanzitutto differenziarlo da quello con cui viene più spesso confuso: il passaparola.

Il passaparola è uno degli strumenti a diffusione organica più efficace per la promozione dei servizi, ma generalmente è:

  • incontrollato: lasciato al caso, al libero arbitrio dei cittadini;
  • incontrollabile: in quanto non presenta meccanismi univoci di controllo dell’informazione, col rischio altissimo di incappare nel più banale dei “telefoni senza fili” in cui l’informazione che hai comunicato inizialmente arriva distorta (o addirittura completamente diversa) al potenziale cittadino interessato.

Il referral, al contrario, è controllato (da chi veicola l’informazione) e provocato/intenzionale oltre che ingegnerizzabile.

Si tratta quindi, perciò, di sollecitare o provocare un passaparola controllato partendo dai cittadini che hanno usufruito di quello specifico servizio digitale, dando loro le informazioni dettagliate e i materiali affinché (in maniera controllata) stimolino altri cittadini target.

Ma come mai con tutti gli strumenti digitali che abbiamo a disposizione oggi dobbiamo parlare del referral come principale strumento per la propagazione dei tuoi messaggi?

Ci viene in aiuto una ricerca Nielsen di qualche anno fa, che ha dimostrato come il 92% delle persone, in fase di acquisto o fruizione di un servizio, si lasci influenzare positivamente dal consiglio di qualcuno che conosce, mentre il 70% dalle testimonianze online di altre persone che hanno acquistato o usufruito di quel servizio specifico.

Quindi, ancor prima spendere soldi o tempo in pubblicità o promozione del servizio attraverso i più moderni canali, bisogna sapere che i cittadini si fideranno di 2 cose:

  • il consiglio di un amico/parente/conoscente che ha già utilizzato il tuo servizio digitale
  • le testimonianze di altri cittadini target che hanno già utilizzato il tuo servizio digitale

Questo ci permette di concentrare le energie, il tempo e il budget su un pubblico di cittadini più ristretto, mettendo in atto una strategia di promozione dei servizi digitali più mirata.

I 3 benefici della promozione di un servizio tramite referral

Il popolo italiano è tra i più diffidenti dell’Europa, e non basterebbero 4 articoli per analizzare filosoficamente questa affermazione. Per questo, alla base delle azioni di marketing che bisogna adottare per promuovere un servizio digitale, è di fondamentale importanza conoscere i 4 benefici che può portare l’utilizzo dello strumento referral.

Una singola persona può aiutare a raggiungere più persone

In una società bombardata da pubblicità e messaggi promozionali, è cruciale tornare a rivalutare l’individuo come fonte di propagazione del messaggio.

Mai come nel 2020 abbiamo sperimentato quanto il contatto sociale sia stato veicolo di propagazione della pandemia che ci ha colpiti.

Si è parlato di Indice di Riproduzione (R0) ovvero il numero medio di infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto in una popolazione completamente suscettibile, cioè mai venuta a contatto con il nuovo patogeno emergente.

Un indice R0 = 2 significa che un individuo positivo può infettare altre 2 persone potenzialmente attaccabili.

Se riportiamo questa similitudine al marketing, possiamo dire che se il nostro indice di Propagazione (P0) è il numero medio di cittadini che utilizzano il servizio digitale grazie alla segnalazione di un cittadino estremamente soddisfatto del servizio che hai messo online.

Non possiamo ancora fare una stima scientifica di P0, ma possiamo comunque essere certi che un cittadino soddisfatto dei servizi digitali e con del materiale di marketing per promuoverlo ad un pubblico simile (cittadini del suo stesso “tipo”), farà una propagazione molto alta del messaggio.

Il “costo di acquisizione del cittadino” è inferiore

Come nel privato, in cui acquisire clienti a cui vendere il prodotto ha un costo, anche nel pubblico l’acquisizione di cittadini per l’utilizzo del servizio digitale non è gratuito. Immaginiamo infatti una campagna di comunicazione o di marketing ben strutturata, su vari canali (online ed offline), per la promozione dei servizi digitali: quanto costerebbe meno se il tutto fosse concentrato solo su una nicchia specifica di cittadini?

E quanto minore sarebbe ancora il costo se fossero gli stessi cittadini a veicolare il messaggio (controllato) attraverso materiali di marketing specifici?

I cittadini che arrivano tramite referral sono “più sani” perché

  • sono raccomandati da una persona che ha già provato/utilizzato un determinato servizio (e non è rimasto deluso)
  • Il fatto che ci sia una persona “in mezzo” che ci sta mettendo la faccia, è una garanzia in più nel combattere la diffidenza iniziale nell’utilizzo del servizio.

Quando non avviene il referral e come stimolarlo

Analizzati i benefici, è importante conoscere anche i limiti del referral, ovvero quando non può avvenire. Le casistiche potranno sembrare banali ma ci aiutano a capire perché prima di organizzare una campagna del genere è necessario creare dei materiali di marketing dedicati.

Quando non avviene il referral?

  • Quando a una persona – spontaneamente – non viene in mente di farlo. Semplicemente non è nella sua natura suggerire prodotti o servizi ma sicuramente, se non viene stimolato a farlo, non lo farà mai.
  • Quando una persona non è realmente o pienamente soddisfatta anche se continua ad utilizzare quel determinato servizio. Per questo, insieme alle strategie di promozione per la diffusione dei servizi digitali, è importante avere anche un meccanismo di feedback costante su quello che mettiamo online a disposizione dei cittadini.
  • Quando le persone non sanno esattamente cosa dire, o è troppo complicato da spiegare. A volte ci sono servizi digitali che sono complessi per un cittadino da spiegare ad un amico: perché non creare del materiale di promozione di semplice lettura (magari con utilizzo di infografiche e disegni) in cui si evidenziano le caratteristiche più importanti del servizio?
  • Se non capiscono quanto sono importanti, perché dovrebbero consigliarti a qualcuno? Spesso la comunicazione istituzionale risulta fredda e distaccata: avete mai provato a leggere le notifiche che inviano le grandi aziende come Zalando o Amazon dopo l’acquisto di un prodotto? Come pensiamo si potrebbe sentire un cittadino nel ricevere anche dalle piattaforme di comunicazione di un Ente messaggi meno formali e più “semplici”?

Per stimolare quindi il referral, occorre creare del materiale da dare ai cittadini in modo tale che possano condividerlo con le persone che conoscono.

I materiali di marketing e i canali che possono essere utilizzati per essere sempre nella mente dei cittadini devono variare tra online e offline, testando e analizzando (sempre) il ritorno.

Quindi, oltre alle classiche notizie sul sito istituzionale, pubblicazione sui social e email, sarebbe utile valutare l’utilizzo di video o webinar di presentazione dei servizi stessi.

Offline invece, si sottovaluta sempre l’utilizzo della carta (nonostante l’era digitale) per la promozione dei servizi.

Tra gli strumenti più efficaci troviamo i volantini, il “giornale del comune” (pratica ahimè quasi in disuso ma che suggerisco di riesumare) o la creazione di guide specifiche del servizio.

L’importante è che, qualsiasi materiale o canale decidiate di usare, rispetti queste 5 semplici regole.

Le 5 cose che non possono mancare all’interno dei materiali di marketing

Utilizzo di un linguaggio semplice e chiaro

Tutte le informazioni necessarie a spiegare le caratteristiche di quel determinato servizio/corso/evento devono essere scritte in maniera semplice, come se si stesse spiegando a un bambino di 5 anni.

Casi studio/prove

Interviste a cittadini che hanno già utilizzato quel determinato servizio (video o trascritte) in cui viene raccontata un’esperienza d’uso, oppure dati e analisi di come magari, grazie a quel servizio digitale, il tempo di istruttoria di una pratica è sceso da 30 a 10 giorni.

Testimonianze

La parola (video o trascrizione) di cittadini estremamente soddisfatti di aver usufruito di un determinato servizio, stimolati in maniera automatica dal sistema attraverso domande specifiche volte ad abbattere la diffidenza dei cittadini che ancora non hanno provato quel servizio specifico.

CTA (Call to action)

All’interno del materiale deve esserci sempre l’invito a un’azione semplice, chiara e ben visibile. L’utente (cittadino) deve essere portato verso l’azione che vogliamo che compia (che sia l’iscrizione al portale online o la richiesta di testimonianza stessa).

La carta

E’ il materiale più potente per generale referral. In un mondo in cui l’individuo è martellato da promozioni digitali, un invito cartaceo (seppur più costoso) genera sicuramente un ritorno maggiore.

Più il materiale ed i suoi contenuti sono belli, più sarà complesso per il cittadino cestinarlo, rimanendo quindi nell’ambiente per molto più tempo di una mail o un sms.

Da dove cominciare a costruire i materiali di marketing per la promozione dei servizi digitali?

E’ indispensabile la costruzione di un database dei cittadini (CRM) che contenga le informazioni per poterlo contattare offline ma anche online, sempre nel rispetto del Regolamento europeo per la protezione dei dati.

I cittadini poi devono essere targettizzati: bisogna identificare chi sono i cittadini-tipo che potrebbero usare quel determinato servizio servizio digitale.

Per questo, solitamente, si usa il concetto di Personas, ovvero dei profili inventati che descrivono le diverse tipologie di utenti di un servizio, raccontando le loro motivazioni, aspettative, bisogni e attitudini.

Ci viene in aiuto il progetto “Personas” di Designers Italia (Dipartimento per la trasformazione digitale).

Prima di lanciare “in produzione” un servizio digitale e promuoverlo, occorre affrontare una fase di test, sfruttando l’esercizio delle Personas.

Occorre identificare un gruppo ristretto di cittadini target a cui far testare il servizio, in un breve periodo, raccogliendo poi informazioni attraverso 2 strumenti: i sondaggi e le testimonianze.

I sondaggi

I primi serviranno per trovare le persone giuste a cui mandare il materiale di marketing in modo da propagare il messaggio.

Attraverso dei sondaggi tra i cittadini che hanno già usufruito del servizio digitale che si vuole promuovere, si potranno trovare quelli che sono più idonei alla promozione delle informazioni. Sono quelli che (stimolati con le domande giuste) si lasceranno andare a lunghe opinioni sul servizio che hai messo online.

Le testimonianze

Le testimonianze, invece, serviranno per 2 attività:

  • sistemare eventuali problemi sul servizio digitale, migliorando l’esperienza d’uso dell’utente
  • abbattere la diffidenza di altri cittadini durante la fase di marketing.

Impostare una strategia di marketing per promuovere un servizio digitale diventerà fondamentale nei prossimi anni. Se non sapete da dove partire, provate a fare una chiacchierata con me, è gratis!

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati