L'ANALISI

Competenze, emergenza nazionale: ecco la strategia suggerita dall’Ocse

Il rapporto Ocse sulle competenze in Italia descrive un circolo vizioso e una spirale negativa che porta sempre più alla penalizzazione dei talenti e delle competenze. Per venirne fuori è utile la strategia proposta, in dieci punti, che deve avere come parole chiave l’e-leadership, i dati, e il massimo commitment politico

Pubblicato il 13 Ott 2017

Nello Iacono

Esperto processi di innovazione

europe

La prima settimana di ottobre ha visto la presentazione di tre rapporti sulla situazione italiana in ambito di sviluppo e di digitale, molto interessanti (mi riferisco al rapporto Ocse sulle competenze in Italia, all’anticipazione del rapporto Agi-Censis sulla cultura degli innovatori in Italia e al rapporto Ernst&Young sulle Smart City), e che credo possano spingerci ad una riflessione specifica (ancora) sul fronte delle competenze, sempre di più emergenza nazionale, e sulla capacità di governance multistakeholder, ancora molto carente nel nostro Paese.

La situazione

Come si legge nella presentazione, “lo Skills Strategy Diagnostic Report dell’OCSE sull’Italia afferma che il Paese incontra ad oggi maggiori difficoltà rispetto ad altre economie avanzate nell’attuare la transizione verso una società delle competenze prospera e dinamica”.

Dall’indagine dell’OCSE sulle competenze degli adulti (PIAAC) emerge il dato sempre più preoccupante per cui il 40% della popolazione adulta (oltre 13 milioni di adulti) ha scarse competenze in matematica, lettura e scrittura.

Un dato che converge con quello (dalla rilevazione della Commissione Europea in ambito di Agenda Digitale) che vede meno del 60% della popolazione in possesso di competenze digitali almeno sufficienti.

La gravità della situazione emerge con più evidenza se si considerano altre evidenze correlate: il rapporto Ocse sottolinea come l’Italiasia oggi incagliata in un “equilibrio di basse competenze” in cui la scarsa offerta di competenze è accompagnata da una scarsa domanda di competenze da parte delle imprese”. Se gli attori principali del mercato del lavoro non hanno competenze elevate e innovative allora il mercato del lavoro non chiede competenze elevate e innovative, allora la spinta a svilupparle è molto bassa. Le piccole aziende, in Italia, rappresentano oltre l’85% delle imprese e circa il 70% dell’occupazione. E i manager “di molte aziende a conduzione familiare non hanno le competenze necessarie per adottare e gestire tecnologie nuove e complesse”. Di conseguenza, “le remunerazioni dei lavoratori sono spesso più legate alla durata del contratto che ai risultati. Questo non incoraggia i lavoratori a utilizzare a pieno le loro competenze al lavoro e a investire nell’apprendimento di nuove competenze”.

Non solo, le scarse competenze dei manager (quelle di e-leadership) portano a una bassa valorizzazione delle competenze dei lavoratori, per cui si registra anche una situazione di loro sovra-qualificazione rispetto ai lavori svolti (e una spinta forte per una loro fuga all’estero). I dati: “una percentuale non trascurabile della forza lavoro ha competenze superiori a quelle necessarie per svolgere le mansioni richieste (11.7%) o è sovraqualificato (18%). Inoltre, circa il 35% dei lavoratori svolgono la loro attività in settori che non corrispondono ai loro studi. Circa un giovane italiano su quattro (tra i 15 e i 29 anni) non lavora, non studia né partecipa a un percorso di formazione (i cosiddetti NEET), la seconda proporzione più alta dell’OCSE”.

Pieno circolo vizioso e spirale negativa che fa rischiare l’avvitamento.

La carenza di competenze, con un ruolo sempre più pervasivo di quelle digitali, mina d’altra parte sia l’efficacia nella realizzazione dei servizi digitali (per carenze nel settore pubblico e nelle imprese) e di conseguenza la diffusione del loro utilizzo (resa difficile dalle scarse competenze della popolazione). Difficile leggere diversamente uno dei dati più significativi del “Rapporto sulla cultura dell’innovazione degli italiani” realizzato da Agi e Censis per Fondazione Cotec anticipato all’EY Digital Summit: è pari al 44,6% la percentuale di chi afferma di non aver fatto ricorso ai servizi online perché preferisce il rapporto diretto con l’operatore allo sportello.

La stessa carenza di governance e di coordinamento, in generale, uno dei problemi più rilevanti per consentire un reale cambiamento delle situazioni analizzate, che si rileva sia nel campo delle iniziative sulle competenze ma anche, ad esempio, su quello delle politiche per le smart city, fa pienamente parte degli effetti di una scarsa competenza di e-leadership.

È difficile, infatti, non legare le scarse competenze di e-leadership nel settore pubblico a uno degli aspetti più rilevati che mi sembra emerga dal rapporto 2017 di E&Y sulle Smart City, e cioè lo sviluppo disomogeneo, nelle città analizzate, rispetto ai diversi assi di sviluppo della smart city, con una crescita sostanzialmente per “silos verticali”.

Cosa fare

I dieci punti proposti dall’Ocse per lo sviluppo di una strategia nazionale sulle competenze (incluse quelle digitali, ormai pervasive e necessarie per tutti i lavori) sono senz’altro una base da cui partire, anche perché recepiscono i risultati di alcuni incontri con stakeholder pubblici e privati. Gli ingredienti principali sono visione organica e governance, il che significa, tra l’altro, pensare agli interventi in quadro d’insieme in cui per disegnare e sostenere la crescita socio-economica partecipano tutti gli attori dell’ecosistema dell’innovazione.

Nel dettaglio, questi i dieci punti, articolati in quattro pilastri:

  • primo pilastro – sviluppare competenze significative

    1. equipaggiare i giovani in tutto il Paese con competenze adeguate per l’apprendimento e le esigenze di lavoro e cittadinanza;

    2. incrementare l’accesso all’istruzione terziaria allo stesso tempo migliorando la qualità e la rilevanza delle competenze;

    3. sostenere lo sviluppo delle competenze degli adulti con basse competenze;

  • secondo pilastro – attivare la fornitura di competenze

    1. sostenere dappertutto lo sviluppo delle assunzioni e della fornitura di competenze;

    2. incoraggiare la partecipazione di donne, giovani e altri gruppi sottorappresentati attualmente nel mercato del lavoro

  • terzo pilastro: utilizzare le competenze in modo efficace

    1. fare miglior uso delle competenze nel lavoro;

    2. omogeneizzare le competenze per promuovere innovazione;

  • quarto pilastro: abilitare le condizioni per un sistema di competenze efficace

    1. rafforzare la governance e la partnership multilivello per migliorare i risultati sulle competenze;

    2. promuovere assessment e anticipazioni sulle competenze per ridurre la non corrispondenza tra offerta e domanda di competenze

    3. investire nel miglioramento delle competenze.

Per ciascuno dei dieci punti nel rapporto sono evidenziate le considerazioni degli stakeholder e le aree di azione raccomandate. Ne viene fuori una sorta di programma di interventi certamente molto utile per far sì che finalmente si avvii un programma nazionale per lo sviluppo delle competenze (in realtà nel 2014 è stato avviato da AgID, ma è finito poi, di fatto, su un binario morto) e che faccia perno sull’e-leadership (necessaria per il governo del cambiamento) e sull’utilizzo efficace dei dati (necessari per l’analisi delle esigenze e delle opportunità, oltre che per la programmazione).

Sarebbe utile, anzi, avviarlo rapidamente, riconoscendone lo stato di priorità.

L’Italia è anche uno dei Paesi Ocse dalla governance più frammentata (dietro soltanto alla Francia) e quello dove si registra la spesa più bassa sul sistema delle competenze a livello di governo sub-nazionale. Quando si parla di governance multilivello (nazionale-regionale-locale) e multistakeholder (istituzioni e amministrazioni, imprese, ricerca e università, associazioni civiche, finanza, ..) immediatamente si fa riferimento, pertanto, ad un ambito di per sé molto complesso e in Italia poco efficace. L’approccio necessario richiede capacità elevate e un’attenzione politica ai massimi livelli.

Per questa ragione il rapporto Ocse si sofferma sulla necessità di un coordinamento stabile a livello governativo che, come ho scritto più volte, non può che basare la propria efficacia di concretizzazione sul riconoscimento di una responsabilità nazionale, e su sistemi informativi che consentano la disponibilità di dati (utili per l’analisi e la programmazione degli interventi).

L’auspicio è che già da subito si realizzi quanto suggerito dal segretario generale dell’Ocse Angel Gurrìa, e cioè che si sviluppi “una conversazione nazionale su aspirazioni, asset e opportunità relative alle competenze”. Perché il successo, alla fine, dipende dal fatto che “tutti gli attori lavorino insieme per raggiungere l’obiettivo comune”.

Una rivoluzione semplice, da attuare subito. Con competenza e consapevolezza.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2