Il divieto dell’uso degli smartphone nel biennio delle scuole superiori, annunciato dal ministro Valditara, è una scelta necessaria, ha riacceso il dibattito sull’uso della tecnologia in ambito scolastico e si inserisce in un contesto europeo dove molti Paesi stanno adottando misure simili per regolamentare l’uso dei dispositivi mobili nelle scuole.
Un provvedimento che sostiene il valore educativo della relazione in classe, lasciando spazio a deroghe per le materie che utilizzano strumenti digitali a fini didattici e di salute.
Indice degli argomenti
Educazione all’uso responsabile dei cellulari: il ruolo di scuola e famiglia
La vera questione è un’altra: se i ragazzi fossero educati a un uso responsabile del cellulare, questo divieto non servirebbe e anche questa educazione non può ricadere esclusivamente sulla scuola perché la responsabilità primaria rimane in capo alla famiglia che, troppo spesso, abdica al proprio ruolo lasciando che smartphone e piattaforme digitali diventino babysitter, educatori e compagnia quotidiana.
La scuola interviene per contenere una deriva già in atto, ma il problema, come spesso accade, nasce molto prima del suono della campanella.
L’educazione alla cittadinanza parta dalle famiglie
Parlare di educazione digitale significa parlare di cittadinanza digitale, cioè, formare cittadini consapevoli, critici e responsabili, capaci di abitare lo spazio digitale con la stessa dignità e attenzione con cui si vive quello fisico. Questo percorso che deve partire dalla famiglia, si rafforza a scuola e coinvolge l’intera comunità educante.
Divieto di smartphone a scuola: cosa succede nel resto d’Europa
Lo sguardo europeo ed extra europeo ci dice che diversi Paesi hanno già introdotto restrizioni sull’uso degli smartphone nelle scuole e che le iniziative di divieto o di limitazione riflettono una crescente preoccupazione per l’impatto negativo dell’uso eccessivo degli smartphone sul rendimento scolastico e sul benessere degli studenti.
- Francia: dal 2018 è vietato l’uso dei cellulari nelle scuole primarie e secondarie inferiori, salvo per scopi didattici o in caso di disabilità;
- Paesi Bassi: dal gennaio 2024 è in vigore un divieto all’uso non didattico degli smartphone nelle scuole primarie e secondarie;
- Danimarca: è stato proposto il divieto di utilizzare smartphone nelle scuole per studenti fino a 17 anni;
- Germania: non esiste una legge nazionale, ma molte scuole hanno introdotto nei loro regolamenti restrizioni sull’uso dei dispositivi mobili;
- Regno Unito: la maggior parte delle scuole secondarie ha già limitato l’uso dei telefoni cellulari, rimandando ai singoli istituti il grado di divieto;
- Finlandia: ha introdotto restrizioni sull’uso dei telefoni cellulari durante l’orario scolastico, consentendone l’uso solo per scopi educativi o per esigenze di salute.
Divieto di smartphone a scuola nel mondo
- Australia: tutti gli stati australiani, a eccezione del Territorio della Capitale Australiana (ACT), hanno implementato un divieto sull’uso dei telefoni cellulari nelle scuole, con l’obiettivo di migliorare i risultati dell’apprendimento e ridurre le distrazioni causate dall’uso dei telefoni cellulari;
- Canada: molte province hanno adottato politiche che vietano l’uso dei telefoni cellulari durante l’orario scolastico, con l’obiettivo di aiutare gli studenti a concentrarsi, ridurre le distrazioni e incoraggiare un uso positivo dei social media;
- Stati Uniti: diversi distretti scolastici, come il Los Angeles Unified School District e le scuole pubbliche di New York, hanno implementato politiche che vietano l’uso dei telefoni cellulari durante l’intera giornata scolastica, per affrontare il forte aumento dell’ansia giovanile, del cyberbullismo e delle distrazioni in classe legate ai social media;
- Brasile: una nuova legge federale limita l’uso degli smartphone nelle scuole, vietandone l’uso in classe e nei corridoi, salvo per scopi educativi o esigenze di salute e accessibilità;
- Cina: dal 2021, è vietato l’uso dei telefoni cellulari nelle scuole, a meno che non vi sia un consenso scritto dei genitori;
- Nuova Zelanda: dal 30 aprile 2024, è in vigore un divieto sull’uso dei telefoni cellulari nelle scuole, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni accademiche degli studenti e incoraggiare l’interazione sociale.
Un’alleanza tra scuola e famiglia in nome di una cittadinanza responsabile
Seppur risulti fondamentale che anche le scuole debbano stabilire regole sull’uso dei dispositivi mobili, la responsabilità primaria nell’educare i giovani a un uso consapevole della tecnologia ricade sulle famiglie chiamate ad allearsi con la comunità scolastica, perché, come sottolineato da Dame Rachel de Souza, Commissaria per l’infanzia in Inghilterra, “i genitori non sono amici dei propri figli, ma sono coloro che devono proteggerli e definire i limiti”.
Infatti, l’educazione digitale inizia a casa, dove i genitori possono insegnare ai figli a gestire il tempo trascorso davanti agli schermi, a distinguere tra uso ricreativo e uso educativo della tecnologia e a comprendere le implicazioni delle loro azioni online, così da non demonizzare l’introduzione delle restrizioni sull’uso degli smartphone nelle scuole che non mira certamente a incriminare la tecnologia tout court, bensì a promuovere una cittadinanza digitale responsabile basilare per offrire ai ragazzi la possibilità di riflettere sui propri diritti in rete, sulle proprie responsabilità e riflettere sugli effetti della loro vita on line con la consapevolezza che vivere e lavorare in una società sempre più interconnessa è di fatto la loro dimensione culturale.
In questo senso, le scuole, in alleanza con le famiglie, devono fornire agli studenti le competenze necessarie per navigare nel mondo digitale in modo sicuro ed etico, comprendendo l’importanza della privacy, del rispetto degli altri e della costante verifica delle informazioni.
Divieto di smartphone alle superiori: meno distrazioni negli ambienti di apprendimento
Il divieto dell’uso degli smartphone nel biennio delle scuole superiori italiane, con le dovute eccezioni per i fini didattici, rappresenta un passo importante verso la promozione di un ambiente di apprendimento più concentrato e meno distratto. Tuttavia, per affrontare efficacemente le sfide poste dalla tecnologia, è essenziale un impegno congiunto di scuole e famiglie nell’educare i giovani a un uso consapevole e responsabile dei dispositivi digitali, ponendo le basi per una cittadinanza digitale matura e informata.





































































