ricerca e ai

Intelligenza artificiale: l’Italia deve imparare a fare squadra

Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, l’Italia vanta eccellenze sul lato della ricerca e dell’industria. Quello che manca è la cultura della collaborazione e del fare squadra. Una lacuna che ci impedisce di competere con le altre potenze mondiali pur avendone le capacità. Ecco il ruolo di ricerca, aziende e Governo

Pubblicato il 24 Lug 2019

Piero Poccianti

past president AIxIA

intelligenza artificiale

A livello mondiale, si respira un nuovo, grande entusiasmo per l’Intelligenza Artificiale. Le singole nazioni, i singoli laboratori e ricercatori mettono in atto strategie volte ad emergere in un terreno estremamente competitivo. Accanto a queste azioni, stanno però nascendo strategie di collaborazione attraverso le quali varie entità si aggregano e uniscono le forze per raggiungere l’obiettivo.

Anche il mondo della ricerca italiano deve unire le forze: smettere di competere e cominciare a collaborare. Il nostro Paese può infatti vantare potenzialità elevate e di grande qualità, ma per emergere ed essere davvero competitivi abbiamo bisogno di un significativo gioco di squadra.

Solo così potremo affermare e confermare il nostro ruolo nel mondo della ricerca e mostrare quella creatività a livello imprenditoriale che ci ha sempre contraddistinto.

Evoluzione e rivoluzione simbiotica

«La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate “selezione naturale” o “sopravvivenza del più adatto”. Le variazioni che non sono né utili né nocive non saranno influenzate dalla selezione naturale, e rimarranno allo stato di elementi fluttuanti, come si può osservare in certe specie polimorfe, o infine, si fisseranno, per cause dipendenti dalla natura dell’organismo e da quella delle condizioni»
Charles Darwin, L’origine delle specie, 1869 (V edizione)

L’evoluzione è guidata quindi da due forze: la competizione che seleziona i più adatti e la cooperazione che spinge organismi diversi ad unirsi e creare entità più forti capaci di sopravvivere in condizioni avverse, dove il singolo non avrebbe avuto possibilità di resistere. La rivoluzione simbiotica, raccontata da Lynn Margulis (biologa americana famosa per aver formulato la teoria dell’endosimbiosi, particolare forma di simbiosi nella quale un organismo (di solito unicellulare) vive all’interno di un altro organismo), definisce la simbiosi come: “vivere insieme in una condizione di reciproco beneficio mediante la condivisione permanente di cellule e corpi”.

Una collaborazione che deve crearsi non solo nel mondo stesso della ricerca, ma anche e soprattutto tra la ricerca e le aziende.

Esaminando con attenzione la prima aggregazione necessaria, ossia all’interno della ricerca stessa, si può constatare già una presenza attiva e in continuo divenire sul nostro territorio. Troviamo infatti delle significative collaborazioni tra:

  1. Le università e gli enti di ricerca, è di recente istituzione il Laboratorio Nazionale di Artificial Intelligence and Intelligent Systems che ha proprio l’obiettivo di riunione tutti i laboratori e gli enti di ricerca italiani in modo da permettere una sinergia fra i suoi nodi;
  2. I laboratori e le università. Molti corsi universitari sono associati ad un laboratorio di ricerca e a tal proposito l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA) ha realizzato una mappa, in costante aggiornamento, dei corsi di IA che vengono svolti sul territorio italiano;
  3. Le associazioni. Oltre ad AIxIA, in Italia sono attive una serie di associazioni che si occupano di singoli paradigmi di IA o di discipline informatiche collegate in qualche forma all’Intelligenza Artificiale. Tali associazioni collaborano fra di loro realizzando eventi in comune e promuovendo l’interscambio di conoscenze e di esperienze.

Aggregazioni però non solo nazionali, ma anche internazionali. AIxIA ad esempio è anche il membro italiano di Eurai (European Association for Artificial Intelligence), l’associazione europea che riunisce tutte le associazioni presenti nel Vecchio Continente. Ma non solo Eurai.

A livello internazionale, troviamo anche AAAI (Association for the Advancement of Artificial Intelligence precedentemente nota come American Association of Artificial Intelligence) o recenti iniziative come ELLIS (European Lab for Learning and Artificial Intelligence) e CLAIRE (Confederation of Laboratories for Aritificial Intelligence Research in Europe) nate sempre con lo scopo di aumentare la collaborazione tra i laboratori a livello europeo. Entrambe i movimenti cercano infatti di aggregare risorse, ottenere finanziamenti e creare una infrastruttura di cooperazione.

La frattura tra ricerca e imprese in Italia

Analizzando invece la seconda forma di aggregazione possibile e assolutamente imprescindibile, ossia la collaborazione tra il mondo della ricerca e il tessuto imprenditoriale, è evidente e palese una profonda e allarmante lacuna.

Nel nostro Paese esiste una frattura tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, manca un linguaggio comune che permetta di condividere metodologie, obiettivi e conoscenze. A nostro avviso questo è un problema che abbiamo l’obbligo di superare se vogliamo competere in un panorama estremamente agguerrito.

Noi, come Associazione, abbiamo voluto lanciare un primo segnale organizzando a Milano lo scorso 12 aprile l’AI Forum – Intelligenza Artificiale per le imprese. Un evento pensato e realizzato proprio con l’obiettivo di illustrare le più concrete soluzioni AI per le imprese e creare un’intelligente e proficua sinergia tra il mondo della ricerca e quello imprenditoriale.

Siamo infatti consapevoli dell’importanza di questo ponte per la sopravvivenza e l’evoluzione del Paese, una stretta collaborazione fondamentale non da ora, ma da sempre come dimostra anche la Storia.

Cosa può fare il Governo per la ricerca

Cito ad esempio la lettera che il presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt inviò al proprio consigliere scientifico Vannevar Bush, nel novembre del 1944. Scritto in cui sollecitava la realizzazione di uno studio che permettesse di rendere pubblici i risultati prodotti dalla scienza nel periodo bellico e “che cosa può fare il Governo da qui in avanti per favorire la ricerca scientifica tramite organizzazioni pubbliche e private? Occorre considerare attentamente il ruolo della ricerca pubblica e privata, analizzando il rapporto fra le due realtà. È possibile proporre un programma efficace volto a individuare e sviluppare il talento scientifico nei giovani americani, per garantire la continuità della ricerca scientifica in questo Paese a livelli comparabili con quelli raggiunti nel periodo bellico?”. Nel luglio del 1945, in risposta, Vannevar Bush consegnò al presidente un rapporto di 70 pagine redatto da una commissione di esperti con le raccomandazioni economiche, politiche e scientifiche. Il rapporto si intitolava “Scienza: la frontiera senza confini” e in estrema sintesi recitava così:

“Caro Presidente,

è iniziata la sfida per il futuro. Dobbiamo decidere il ruolo che avrà il nostro Paese nel nuovo ordine mondiale. Se vogliamo che sia di primo piano, come ci compete, dobbiamo puntare sulla scienza, che è la leva per lo sviluppo economico, oltre che per la sicurezza sanitaria e militare delle nazioni.

Noi non abbiamo un programma nazionale di sviluppo scientifico. Nel nostro Paese la scienza è rimasta dietro le quinte, mentre andrebbe portata al centro dell’attenzione, perché ad essa si legano le speranze per il futuro. Non possiamo attenderci che questa lacuna venga colmata dall’industria privata. L’industria si occupa di altro. L’impulso alla ricerca può venire solo dal Governo. È il Governo che deve investire molto di più e molto meglio se vogliamo vincere la sfida del futuro”.

Oggi come allora, la ricerca, in particolare quella di base, dovrebbe essere portata avanti dagli enti accademici e finanziata dallo Stato, senza pensare ad un ritorno e obiettivi immediati. Così viene finanziata, ad esempio, la ricerca sulla fisica delle particelle elementari al CERN. E dal trasferimento dei risultati della ricerca di base dovrebbe poi nascere la ricerca applicata con il contributo sia delle aziende che degli enti accademici.

Il ruolo delle aziende

Lo strumento che suggeriamo per realizzare questo ponte è quello dei dottorati di ricerca svolti e supportati dalle aziende. Questa modalità di trasferimento di conoscenze è adottata in molti paesi europei, mentre è quasi ignorata nel nostro. Il costo di un dottorato è molto basso rispetto ad un corso avanzato o ad una consulenza (per fornire un ordine di grandezza possiamo pensare a 70.000 per un dottorato triennale) e, spesso, porta a risultati migliori. Il dottorato dovrebbe essere indirizzato a risolvere un problema aziendale tangibile, ma anche a trasferire e ad acquisire conoscenze.

Difficilmente questo trasferimento porterà però a realizzazioni complete. Esiste quindi la necessità di inserire nel processo, aziende che realizzino sistema di integrazione fra il sistema informativo dell’azienda e le nuove funzioni di IA, che mantengano il sistema negli anni, e raffinino quanto creato in laboratorio per arrivare ad un progetto finito. L’università e il mondo della ricerca possono produrre sperimentazioni, trasferire conoscenze, costruire prototipi, ma il prodotto finito, con le esigenze di evoluzione e manutenzione è competenza di altre realtà industriali che devono essere inserite nel circuito virtuoso fin da subito.

Non dimentichiamo poi che il nostro Paese, più di altri, è connotato da un terreno industriale fatto di PMI e artigiani. Anche a questo livello è necessaria una maggior coesione e aggregazione di forze attraverso il ricorso alle associazioni di categoria o modelli di aggregazione variegati (pensate ai distretti industriali che hanno avuto, in passato, un momento di entusiasmo e successo).

Ricerca: dalla competizione alla collaborazione

Come già accennato anche il mondo della ricerca deve unire le proprie forze. Bisogna passare da un mondo competitivo ad uno collaborativo. E per farlo è necessaria la creazione di una mappa delle competenze condivisa e trasparente che permetta un interscambio di conoscenze e l’aggregazione dei vari paradigmi. Questa mappa permetterebbe anche alle aziende di individuare il o i partner adatti alle proprie esigenze non basandosi solo su conoscenze locali o individuali.

L’Italia ha punti di forza ed eccellenze sul lato della ricerca e dell’industria, quello che manca è proprio quella cultura della collaborazione e del fare squadra che invece è diffusa nei Paesi anglosassoni.

Se riuscissimo a coniugare eccellenze e creatività con collaborazione e sinergia, avremo tutte le carte in regola per aggregare le nostre risorse con quelle che auspichiamo emergano in Europa e competere con Usa e Cina che in questo momento rischiano di divenire le uniche realtà dominanti sul terreno della rivoluzione dell’IA.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4