nuovo governo

Perché sia (davvero) il Governo della svolta: ecco i tre punti dove innovare

Il futuro del lavoro. La trasformazione digitale dell’economia. La modernizzazione della Pubblica Amministrazione e il rilancio dei servizi pubblici e del welfare. Sono le priorità che il nuovo Governo deve avere al centro, per lo sviluppo dell’Italia. E garantire tutele e diritti sociali a tutti gli italiani

Pubblicato il 06 Giu 2018

Mariano Corso

Presidente P4I e membro del Board Scientifico Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano

PNRR

Il tempo della propaganda elettorale e delle facili promesse è finito. Il Paese è sfinito, ma è arrivato – finalmente – il tempo dei fatti. Basta slogan iper-semplificatori, basta critiche strumentali a tutto quanto è stato fatto o a quanto dice l’avversario politico, basta promesse che si sanno irrealizzabili, basta pensare solo a come lucrare consenso per le prossime elezioni. Basta. Ora è il tempo dei fatti

Lavorare pensando alle prossime generazioni

Adesso chi è al governo inizi a lavorare senza alibi, pensando di dover rispondere non solo agli elettori di oggi, ma anche ai cittadini di domani. Adesso chi è all’opposizione inizi a esercitare i propri diritti di rappresentanza politica in parlamento, con responsabilità, vigilando con spirito critico, ma senza demonizzare e strumentalizzare ogni sforzo e senza creare inutili tensioni e veleni nel Paese.

Ognuno, nel suo ruolo ma con un comune senso di responsabilità, dovrà da adesso in avanti sostenere lo sforzo di chi si trova oggi a guidare il Paese in un sentiero stretto. Un sentiero reso oggi ancor più impervio dalla necessità di trovare un difficile bilanciamento tra i vincoli legati all’avere il terzo debito in valore assoluto più alto al mondo (i primi due sono di USA e Giappone, Paesi con economie ben più grandi e forti della nostra), le legittime aspettative create negli elettori e la responsabilità verso le prossime generazioni a cui – anche prendendosi carico di qualche decisione impopolare – bisognerà restituire un Paese in salute.

Il sentiero stretto del ministro dell’economia

Lo sappiamo tutti e le vicende delle ultime settimane lo hanno confermato, la maggior difficoltà riguarda certamente il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Giovanni Tria è persona seria e a lui devono andare non solo la nostra stima e comprensione, ma anche il nostro supporto, perché quel sentiero stretto va percorso con capacità e attenzione, perché andare fuori strada sarebbe comunque peggio, per tutti!

Il governo Conte nasce su un contratto di governo che rappresenta un delicato compromesso tra forze che, in un sistema elettorale pasticciato, non prevedevano di dover governare assieme e che oggi hanno dovuto convergere su un sottoinsieme di priorità – ahimè comunque troppe e parzialmente incoerenti – molte delle quali condivisibili anche da chi non ha votato per quegli schieramenti.

Tre priorità per una “svolta costruttiva”

Nel perseguire queste priorità c’è da auspicare che il governo “del cambiamento” si riveli soprattutto un governo “della svolta costruttiva”, evitando di “buttar via il bambino con l’acqua sporca”, ma avendo il buon senso di correggere o avviare quanto di sbagliato o incompiuto ci lascia la precedente legislatura, senza per questo rinunciare a valorizzare e portare a termine quanto di buono e utile è stato intrapreso in questi anni.

Tre a mio parere sono i grandi temi su cui il Governo, supportato da tutte le migliori energie presenti nel Paese, dovrebbe adesso concentrarsi:

  1. il futuro del lavoro;
  2. lo sviluppo economico e l’accompagnamento della trasformazione digitale dell’economia;
  3. la modernizzazione della Pubblica Amministrazione e il rilancio dei servizi pubblici e del welfare.

Investire in competitività e occupabilità

Le prime due priorità sono inscindibilmente legate ed è senz’altro lodevole che si siano voluti accorpare i due dicasteri del Lavoro e dello Sviluppo Economico: senza una visione congiunta, nessuna di queste due sfide può essere affrontata efficacemente. In Italia abbiamo un sistema del Lavoro malato, che è stato troppo a lungo ostaggio di corporativismo, assenza di visione e contrapposizioni ideologiche sterili. In un mercato che non può che essere quello globale non ci sono scorciatoie o barriere, occorre investire in competitività e occupabilità, modernizzare il lavoro dipendente e dare maggior tutela al lavoro autonomo. Fenomeni come la disoccupazione tecnologica, gli squilibri territoriali e di genere e l’emergere della gig economy (i lavoratori intermediati da piattaforme come Uber o deliveroo ndr), impongono ragionamenti seri su previdenza, fiscalità, salario minimo, politiche attive a sostegno di occupazione e imprenditorialità. Sono temi essenziali che avrebbero dovuto trovare ben altro spazio e metodo scientifico nel confronto tra le forze politiche, ma che non è mai troppo tardi iniziare ad affrontare con senso di responsabilità.

Occorre in particolare da subito affrontare lo skill mismatch, lo spiazzamento di competenze e professionalità dovuto a un’imprenditorialità debole e a un sistema educativo inadeguato che – schiavo dell’interesse di chi insegna e non di chi dovrebbe apprendere – non forma le nuove professionalità né apporta a quelle attuali le giuste competenze per affrontare il futuro.

Modernizzare la PA e il sistema di welfare

Al vice premier Luigi Di Maio, che coraggiosamente ha voluto assumersi la responsabilità del nuovo dicastero, devono andare il nostro incoraggiamento ed un appello: farsi aiutare, copiare da chi, anche all’estero, sta ottenendo risultati significativi e non buttare al vento gli sforzi fatti negli ultimi anni. Non portare avanti i percorsi innescati da programmi quali Industria 4.0, Jobs Act, Smart Working, Buona Scuola, sarebbe un enorme spreco e andrebbe a compromettere anche i fragili risultati sin qui raggiunti.

Ma lavoro e sviluppo economico nel nostro Paese non si otterranno senza porre mano seriamente ad una modernizzazione della Pubblica Amministrazione e del sistema di welfare. Occorre smetterla con la retorica dei “furbetti del cartellino” e del “Pubblico = Corrotto + Inefficiente”. La Pubblica Amministrazione in Italia non è quell’ipertrofico ricettacolo di corrotti e fannulloni che in tanti hanno interesse a dipingere. Dopo anni di soffocamento, tagli lineari e blocchi del turnover, la PA italiana non è affatto sovradimensionata, quanto piuttosto anziana, sotto pagata, mal attrezzata e, in molti casi purtroppo, sfiduciata. Occorre tornare a investire nella PA in tecnologia e formazione, ma anche in managerialità e merito. Anche in questo caso non bisogna dissipare, ma anzi dare seguito e accelerare, quanto di buono fatto negli scorsi anni su Agenda Digitale e Riforma della PA. Occorre assolutamente abbandonare il pregiudizio e la presunzione di corruzione che generano lentezze e adempimenti che finiscono per non colpire affatto i corrotti, ma per avvantaggiare burocrati e pigri e, paradossalmente, colpire proprio gli onesti e coloro che avrebbero voglia di impegnarsi, di assumersi responsabilità e di seguire regole semplici e trasparenti.

Occorre recidere il legame malsano tra politica e amministrazione: i dirigenti apicali delle Amministrazioni devono rispondere dei risultati e non essere nominati per appartenenza e fedeltà politica in uno spoil system che mortifica la managerialità e impedisce di investire sul futuro. Bisogna investire in particolare in servizi pubblici essenziali come Salute, Scuola e Giustizia che rappresentano “infrastrutture” di competitività e civiltà essenziali senza la cui modernizzazione non si potrà dare vero impulso al lavoro e allo sviluppo economico e sociale.

Un particolare sforzo dovrà riguardare la creazione di servizi e condizioni di welfare a sostegno delle famiglie e della natalità. In sei anni 115 mila neomamme sono state costrette a uscire dal mercato del lavoro per l’impossibilità di conciliare la propria carriera con la cura di un figlio.

Incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro

Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’Italia perde ogni anno il 15% del proprio Pil (240 miliardi) perché non riesce a incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Parallelamente sono innumerevoli in Italia le donne che, per le stesse pressioni, si trovano costrette a rinunciare alla maternità. Ed è così che mentre la disoccupazione femminile resta altissima, una delle natalità più basse al mondo pone serie minacce alla sostenibilità del nostro stato sociale. Creare condizioni per le quali essere madri non pregiudichi la possibilità di restare sul mercato del lavoro e fare carriera non è solo un fatto etico, ma una vera e propria emergenza economica e sociale per il nostro Paese.

L’innovazione ed in particolare quella digitale dovranno essere la leva fondamentale su cui agire per ottenere questi risultati. Innovazione digitale che, dopo il deludente silenzio della campagna elettorale, trova finalmente spazio nel discorso programmatico di Conte al Senato. Certo sono ancora promesse ed auspici, ma almeno ci lasciano sperare che nel nuovo Governo le politiche per il digitale trovino una guida politica unitaria ed autorevole!

Ciò che importa comunque è che il tempo della propaganda elettorale e delle facili promesse sia finito, e che sia iniziato finalmente il tempo dei fatti. Ad attenderlo c’è un Italia positiva, che non vede l’ora di mettere da parte veleni e pregiudizi per rimettersi in moto e dimostrare che il Paese è diverso e migliore di come dall’estero, o dalla stessa classe politica italiana, lo si vuole immaginare e rappresentare.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3