euroconsumers

Per un’IA etica ed ecologica serve l’impegno di tutti: la strada per una leadership Ue

Solo se operatori di mercato, consumatori e organizzazioni uniranno le forze per condividere idee e obiettivi si potrà creare un ecosistema digitale più equilibrato e più adatto a rispondere alle sfide pressanti del pianeta. L’intelligenza artificiale offre molte opportunità, ma occorre un quadro di riferimento solido

Pubblicato il 08 Ott 2021

Marco Pierani

Direttore Public Affairs & Media Relations - Euroconsumers

green tech

La fiducia dei consumatori e dei cittadini è diventata un valore vie più rilevante nei tempi speciali che stiamo vivendo, ora che abbiamo la possibilità e l’onere di ricostruire la nostra economia in modo più responsabile e sostenibile, dopo la crisi pandemica.

Coloro che sono pronti a dar prova di leadership dovrebbero pertanto assicurarsi, sia nel mondo imprenditoriale, sia nelle istituzioni e nella società civile, che le rispettive organizzazioni comprendano il potenziale e i rischi dell’intelligenza artificiale, e dispongano di un quadro di riferimento solido perché tali tecnologie possano contribuire a raggiungere obiettivi ambiziosi di sostenibilità, rispettando al contempo i diritti della persona. Questo è il momento di unire le forze e costruire un mondo migliore per il futuro.

Ed è anche per questo che il recente riconoscimento, da parte della Pontificia Accademia per la Vita, di Euroconsumers, insieme ad organizzazioni private come Microsoft e IBM e Istituzioni come la FAO e il Ministero per l’Innovazione italiano, quali ambasciatrici della Rome Call for AI Ethics, per promuovere e incarnare con i loro stessi comportamenti un approccio etico ed antropocentrico all’intelligenza artificiale è per me motivo di personale orgoglio.

AI e dati, è caos etico: serve una metodologia standard

Un’IA in linea coi valori Ue

Come è noto, dopo intense discussioni, consultazioni con gli stakeholders e ampi lavori preparatori, il 21 aprile di questo anno la Commissione europea ha finalmente pubblicato l’attesa proposta di Regolamento intesa ad istituire un quadro giuridico uniforme per quanto riguarda lo sviluppo, la commercializzazione e l’uso dell’intelligenza artificiale in conformità ai valori dell’Unione europea. In tale ottica, è stato approntato in essa un approccio basato sul rischio, suddiviso in quattro livelli decrescenti e proporzionati di regole vincolanti, a seconda delle ripercussioni negative che potrebbero avere determinate applicazioni di intelligenza artificiale sulla sicurezza delle persone e sui loro diritti fondamentali. Al primo livello, previsto per sistemi di IA il cui rischio è ritenuto inaccettabile per l’Ordinamento europeo, corrispondono pertanto alcuni precisi divieti, per quanto concerne ad esempio: quei sistemi di IA che utilizzino tecniche subliminali al fine di falsare in misura rilevante il comportamento delle persone; quelli che sfruttino abusivamente vulnerabilità legate all’età o alla disabilità di particolari gruppi di persone; o anche l’uso dei cosiddetti sistemi di social scoring da parte di pubbliche autorità, per valutare o classificare l’affidabilità delle persone sulla base del loro comportamento sociale o caratteristiche della loro personalità. Al secondo livello ci sono i sistemi di IA il cui rischio è ritenuto elevato ed il cui utilizzo sarà possibile solo a seguito di una preventiva valutazione di conformità e nel rispetto di precisi requisiti obbligatori, in questa categoria rientrano ad esempio tutti i sistemi di identificazione biometrica remota. Infine, vi sono le applicazioni di IA con rischio basso o minimo, per le quali si prevedono ad ogni modo specifici obblighi di trasparenza, affinché i consumatori siano adeguatamente informati e resi consapevoli del fatto che stanno interagendo con una macchina.

Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile | Michela Milano | TEDxUdine

Intelligenza artificiale per lo sviluppo sostenibile | Michela Milano | TEDxUdine

Guarda questo video su YouTube

Garantire la certezza del diritto

Come spesso accade, dalla pubblicazione della proposta della Commissione europea è scaturito un ampio dibattito, questo ovviamente anche in considerazione del fatto che l’iter per l’approvazione definitiva è ancora lungo e che quindi i diversi stakeholders si impegneranno legittimamente a cercare di ottenere questa o quella modifica in linea con la massimizzazione degli interessi delle loro constituencies. Alcuni, in particolare, hanno sottolineato che il carattere spesso troppo ampio o vago costituisca un limite in molte parti della proposta, per quanto concerne la sua capacità prospettica di garantire la certezza del diritto in un ambito così delicato per i diritti fondamentali dei cittadini, senza fornire loro garanzie sufficienti che l’eventuale danno possa essere efficacemente identificato, impedito e/o risarcito. Si sono però anche sollevate voci di altri esperti che, per converso, hanno segnalato come l’ampiezza della categoria dei sistemi di IA riconosciuti come a rischio elevato determini una eccessiva onerosità in capo ai soggetti che saranno tenuti a rispettarne rigorosamente i connessi obblighi. In realtà, è convinzione di chi scrive che, al lordo di necessarie ed opportune modifiche in alcuni aspetti specifici, che saranno auspicabilmente apportate prima della sua approvazione finale, la proposta della Commissione europea sia solida e robusta e, quindi, adeguata a poter conferire quella fiducia necessaria a promuovere uno sviluppo dei sistemi di IA utili per la vita degli individui e per la società in generale.

La “terza via” della Ue tra Usa e Cina

Ma dietro a questo approccio normativo europeo etico ed antropocentrico all’IA vi è probabilmente di più. Nel suo richiamare con forza i valori fondamentali dell’Unione, stressandone gli aspetti di necessaria fiducia e affidabilità per il cittadino, così come di trasparenza, accuratezza, solidità e non discriminazione, non si può evitare di scorgere anche la volontà della UE di cercare di posizionare in chiave geopolitica il suo asset migliore, considerato che nella corsa globale all’intelligenza artificiale gli altri due attori principali, Stati Uniti e Cina, la surclassano invece di gran lunga in termini di capacità di investimento nel settore.

Ecco allora che se la strategia della Cina, ovviamente guidata centralmente dal governo che protegge e sostiene le sue imprese nazionali, incontra nel suo stesso approccio dirigistico i propri limiti ad una espansione globale e quella degli Stati Uniti, invece improntata a riconoscere, come di tradizione, un ruolo più rilevante al mercato e agli investimenti delle sue grandi aziende a fronte di una regolamentazione più leggera con ampio spazio per l’autoregolamentazione, comincia a scontare in termini di credibilità globale il peso ingombrante dei suoi campioni nazionali, l’Unione Europea sta cercando di fare leva invece sulla chiave normativa per aprirsi una terza via tra le due superpotenze, promuovendo l’intelligenza artificiale etica ed affidabile quale paradigma da esportare, come è già avvenuto con successo per il GDPR, ben oltre i propri confini.

I rischi, per l’innovazione, di una normativa troppo difensiva

Un punto d’attenzione per quanto concerne l’impatto della proposta di Regolamento sul mercato interno dell’Unione è invece quello inerente ai costi per ottenere le conformità, le pratiche burocratiche e i vari oneri amministrativi, che ricadranno sulle imprese quando il nuovo quadro normativo verrà ad essere applicato. Queste rischieranno peraltro di avere un particolare effetto negativo sulle imprese comunitarie di piccole e medie dimensioni, per non parlare delle start-up, e ciò potrebbe finire per ostacolare l’innovazione e la concorrenza nel settore. D’altra parte, nella proposta, al netto della parte in cui si incoraggiano le autorità nazionali a istituire sandbox regolamentari, sono poche le misure volte a sostenere l’innovazione. La nuova regolamentazione rimane prevalentemente difensiva, ovvero intesa – come si è detto in precedenza – a sminare i possibili impatti negativi dell’IA sui diritti fondamentali: in questo la UE sta ponendo un quadro solido, e non possiamo attenderci legittimamente più di questo dal legislatore comunitario.

Torniamo allora al punto di partenza: l’intelligenza artificiale ha potenzialità al momento ancora solo in parte esplorate per risolvere i problemi che già affliggono l’umanità e che, se non appresteremo entro breve adeguati accorgimenti in maniera sinergica e collettiva, si aggraveranno e rischieranno di essere esiziali. Dovremo essere noi, come singoli individui e come società in generale, a creare una governance adeguata di queste tecnologie per poter fare in modo che i benefici siano fruibili in maniera sempre più esponenziale, diffusa e democratica.

L’IA per la sostenibilità ambientale

L’intelligenza artificiale offre, in effetti, nuove soluzioni per l’analisi dei dati, per la predizione intelligente e per l’ottimizzazione dei processi a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale. Occorre, allora, stimolare il sistema produttivo, in particolare le piccole e medie imprese, a integrare i propri processi con l’uso di sistemi di intelligenza artificiale in chiave predittiva, che possano rendere la produzione più efficiente e sostenibile sotto il profilo ambientale. Per altro verso, le grandi aziende globali del comparto tecnologico, nel riconoscere in maniera più esplicita il proprio ruolo rilevante nell’ambito dell’ecosistema digitale, dovrebbero assumersi più responsabilità per il modo in cui alcune loro infrastrutture, ad esempio per l’indicizzazione di pubblicità e il ranking delle informazioni, possano anche inavvertitamente complicare la transizione verso la sostenibilità. Tale auspicabile impegno si inquadra in ciò che più ampiamente potremmo descrivere come una sorta di give back digitale in favore della sostenibilità. Ovvero dell’atteggiamento che sarebbe auspicabile assumessero in maniera sempre più consistente imprese che, grazie alla loro intraprendenza e innovazione, hanno ormai acquisito posizioni dominanti nel mercato e che, pertanto, invece di sfruttare ulteriormente l’ambiente e la società che ha consentito loro tale sviluppo, dovrebbero al contrario cercare di migliorarli, restituendo alla collettività parte di quanto ricevuto.

Intelligenza Artificiale per lo sviluppo sostenibile: casi d’uso e prospettive

Conclusioni

Siamo all’alba di una nuova era: la ricostruzione dell’economia e della società post-covid19 potrà dare i propri frutti solo se gli operatori di mercato saranno in grado di unire le loro forze con i consumatori e le loro rispettive organizzazioni, per condividere idee e obiettivi. Solo in questo modo si potrà creare un ecosistema digitale più equilibrato e più adatto a rispondere alle sfide pressanti del pianeta.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3