Le tecnologie assistive rappresentano un elemento chiave per promuovere l’accessibilità digitale e l’inclusione delle persone con disabilità, siano esse temporanee o permanenti.
Definite dalla legge 4/2004, queste tecnologie non vanno considerate come soli dispositivi medici, ma come strumenti che potenziano le capacità individuali e migliorano la qualità della vita di chi le utilizza, nei contesti quotidiani e in ambito lavorativo. Grazie alla loro diffusione, le barriere che storicamente impedivano l’integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità stanno progressivamente cadendo. L’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) le utilizzerà per allestire un Laboratorio presso la sua sede
Che cosa sono le tecnologie assistive
Secondo la definizione contenuta nella legge n.4/2004, conosciuta anche come “Legge Stanca”, le tecnologie assistive (TA) sono strumenti e soluzioni tecniche, hardware e software, che permettono alle persone con disabilità di accedere alle informazioni e ai servizi erogati dai sistemi informatici, superando o riducendo le condizioni di svantaggio che derivano dalla propria condizione fisica o intellettiva.
L’innovatività di questa definizione risiede nel fatto che il concetto di “disabilità” non è più considerato un “assoluto” della persona, ma è visto come qualcosa che riguarda il rapporto tra la persona stessa e l’ambiente in cui si colloca. In questa prospettiva, acquisita anche dalla classificazione ICF dell’OMS e dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006), le tecnologie assistive sono prima di tutto strumenti per abbattere barriere, riducendo il grado di disabilità qualunque sia il suo genere.
Le diverse tipologie di tecnologie assistive
Non è un caso, infatti, che esistano moltissime tipologie di tecnologie assistive. Di solito si pensa a quelle per le disabilità visive, come gli screen reader; uditive, come i software per la sottotitolazione automatica; o motorie, come i sistemi di scrittura predittiva. Tutte tecnologie che sono entrate da tempo nella vita quotidiana di chiunque, facilitandola.
Eppure, esistono tanti altri tipi di TA: per orientarsi in questa ricchezza, le tecnologie assistive sono state classificate secondo lo standard internazionale ISO 9999, che le suddivide in base alle loro funzionalità. Questa classificazione permette di comprendere la vastità delle soluzioni disponibili, tutte accomunate da un unico scopo: migliorare l’autonomia delle persone, consentendo loro di partecipare attivamente al mondo del lavoro e alla vita sociale.
Non ausili medici, ma strumenti di autonomia
Non bisogna quindi considerare le tecnologie assistive come semplici ausili medici. Il loro utilizzo si estende ben oltre: esse, infatti, supportano le persone con disabilità nella loro interazione con l’ambiente circostante, in contesti sia di vita quotidiana sia di vita professionale.
Grazie a questi strumenti, ad esempio, chi ha una disabilità può eccellere professionalmente e sfruttare appieno le proprie competenze, usando i dispositivi digitali con la stessa efficacia dei colleghi e delle colleghe senza disabilità o accedendo a posti di lavoro che in passato sarebbero stati inconcepibili.
È quanto dimostrano le numerose storie di successo che raccontano dei vantaggi per le organizzazioni pubbliche e private che si dotano di tecnologie assistive.
Tecnologie assistive e inclusione lavorativa
L’inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro rappresenta ancora una sfida significativa per molte aziende. Tra le principali difficoltà ci sono l’assenza di strumentazione adeguata, la mancanza di adeguamenti degli ambienti di lavoro e la scarsa consapevolezza sui benefici che le tecnologie assistive possono apportare.
Tuttavia, quando queste barriere vengono superate, le aziende scoprono che l’integrazione di persone con disabilità, resa possibile anche attraverso le tecnologie assistive, ha ricadute positive in diversi ambiti organizzativi, comprese le politiche di reclutamento e gestione del personale. L’introduzione, infatti, di nuove competenze e sensibilità innesca un aumento della creatività, induce a una maggiore flessibilità, porta a un generale miglioramento del clima aziendale e all’incremento della reputazione interna ed esterna.
Tecnologie assistive e progettazione accessibile by design
Le tecnologie assistive non si limitano a supportare le persone con disabilità nell’uso di strumenti digitali o a consentire l’immissione di nuove competenze nei contesti lavorativi. Esse rivestono un ruolo cruciale anche nella progettazione by design di servizi accessibili, inclusivi e centrati sull’utente, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dal Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.
L’adozione di un approccio by design consente la creazione di servizi accessibili sin dalla loro progettazione, riducendo la necessità di successivi adattamenti o modifiche. Nella pratica, questo significa che l’accessibilità non è un elemento aggiuntivo da considerare alla fine di un progetto, ma una componente fondamentale che guida la progettazione.
Le tecnologie assistive, in questo contesto, offrono una visione concreta delle esigenze degli utenti con disabilità e permettono ai progettisti di sviluppare interfacce e funzionalità che siano fruibili da chiunque, rispondendo in modo proattivo alle diverse possibili esigenze.
Ciò, a sua volta, migliora l’esperienza utente e apre a nuove possibilità di business, in quanto garantisce pari opportunità di accesso alle informazioni e alle risorse per tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità.
Il Laboratorio di accessibilità di AgID e il nuovo portale tematico
Nell’ambito delle attività per promuovere l’accessibilità digitale previste dalla misura PNRR 1.4.2, AgID ha recentemente pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per il conferimento di tecnologie assistive finalizzate all’allestimento di un Laboratorio di accessibilità presso la sua sede.
Il Laboratorio non sarà solo uno spazio in cui esperti, ricercatori e imprese potranno testare soluzioni atte a migliorare la vita di tutte le persone. Esso sarà anche un luogo che AgID utilizzerà per organizzare dimostrazioni pratiche, corsi di formazione e momenti di divulgazione sull’utilizzo in contesti reali delle tecnologie assistive. Eventi in cui saranno coinvolti i produttori e i distributori di TA che avranno aderito all’avviso di manifestazione di interesse (qui tutte le informazioni).
Queste iniziative offriranno inoltre l’opportunità di presentare soluzioni innovative e mostrare concretamente come le tecnologie assistive possono migliorare l’accessibilità nei contesti lavorativi e sociali, sensibilizzando opinione pubblica e mondo imprenditoriale sull’impatto positivo che esse hanno nella vita delle persone e per il miglioramento dei servizi digitali. Non solo come strumenti di civiltà, ma anche come fattori concreti di innovazione e di competitività.
A tutti gli eventi, incontri ed attività sarà data visibilità anche attraverso il nuovo portale tematico di AgID sull’accessibilità digitale: un sito che vuole diventare il punto di riferimento per l’accessibilità digitale in Italia.
Strutturato per rispondere alle esigenze di diversi utenti, esso offre infatti notizie, contenuti, vademecum e risorse diversificati e specifici per Pubbliche Amministrazioni, soggetti privati, cittadini, designers e developers.
In costante arricchimento anche la sezione dedicata alla formazione, con corsi, video pillole e documenti sull’accessibilità digitale e sulle tecnologie assistive.
Sensibilizzare istituzioni e aziende sull’importanza dell’accessibilità digitale
Le tecnologie assistive rappresentano uno strumento fondamentale per l’inclusione delle persone con disabilità, permettendo a queste ultime di accedere a nuove opportunità lavorative e sociali. AgID, attraverso iniziative come il Laboratorio di accessibilità, la misura PNRR 1.4.2 e il Piano Triennale per l’informatica nella PA gioca un ruolo centrale nel promuovere lo sviluppo e l’adozione di queste tecnologie. Tali iniziative mirano non solo a garantire che le persone con disabilità possano usufruire dei servizi digitali in modo equo e senza discriminazioni, ma anche a sensibilizzare le istituzioni e le aziende sull’importanza dell’accessibilità digitale, per una società più giusta e inclusiva.