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Blockchain e mercato immobiliare: i vantaggi degli smart contract

Numerose start up stanno investendo nell’applicazione della blockchain al mercato immobiliare, ideando sistemi per tokenizzare le risorse del settore. Operazioni rese possibili dall’utilizzo di smart contrada crittografici, che portano tra l’altro a transazioni più efficienti e all’eliminazione degli intermediari

Pubblicato il 25 Feb 2019

Eloisa Marchesoni

ICO advisor, Hbtc Consulting

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La blockchain può aumentare sicurezza e redditività nel mercato immobiliare, aprendo le porte a un mercato globale che a molti oggi sembra poco trasparente. Diverse start up immobiliari basate su blockchain hanno proposto soluzioni innovative, avendo messo a punto sistemi per tokenizzare risorse immobiliari, assegnando un sottostante reale a token crittografici, così da garantire che i venditori siano realmente proprietari della proprietà e che l’acquirente disponga dei fondi per coprire l’investimento.

Tutto ciò, in particolare, è reso possibile tramite i cosiddetti smart contract crittografici, che, grazie alla blockchain, riescono a verificare immediatamente tutti quei dati, riducendo il tempo e il costo totale della transazione. La tokenizzazione potrebbe completamente rivoluzionare il settore, perché fornisce il 100% di liquidità 24 ore su 24, offrendo al pubblico la possibilità di entrare e uscire da un investimento in qualsiasi momento. C’è tuttavia ancora un problema di regolamentazione.

Blockchain e valore del mercato immobiliare

La blockchain impedisce qualsiasi manipolazione dei dati, una volta che le informazioni sono presenti nel registro distribuito. Di conseguenza, tale tecnologia registra i dati in modo permanente, efficiente e trasparente, in modo che tutte le parti coinvolte possano vedere la cronologia delle transazioni. Inoltre, è molto difficilmente attaccabile, proprio per la sua stessa natura decentralizzata e distribuita. Tutte queste caratteristiche hanno incoraggiato lo sviluppo di transazioni peer-to-peer con criptovalute, come ben si sa, ma è anche bene notare che, dall’avvento delle prime criptovalute, gli investitori hanno cercato modi per tokenizzare, altri tipi di asset, tra cui quelli immobiliari.

Tuttavia, la regolamentazione della tokenizzazione immobiliare è ancora qualcosa che deve ancora essere pienamente stabilita, ma questo molto probabilmente non influirà sui valori delle proprietà, in quanto il valore sarà sempre legato alla valuta nazionale e non al token stesso. Se un dollaro si apprezza contro una criptovaluta, difatti, la liquidità della criptovaluta consente un aggiustamento immediato che non offre alcun arbitraggio.

Naturalmente, se gli immobili vengono coì scambiati più come un titolo o un’obbligazione, i prezzi potrebbero sì aumentare per effetto della maggiore liquidità, ma allo stesso modo potrebbero cadere a causa di maggiori volatilità e rischio. Inoltre, seguendo la teoria che afferma che il sistema bancario si basa sul valore patrimoniale netto mark-to-market degli asset, gli investitori che non volessero solo detenere titoli e obbligazioni potrebbero soffrire di un rendimento inferiore a causa della mancanza di diversificazione.

Le start up pionieristiche: il case study di Propy

Nonostante questi rischi, ci sono state molte start up che hanno tentato di cogliere le opportunità di successo. Queste aziende sono alcuni dei pionieri del settore e le loro esperienze devono essere d’ispirazione per qualunque imprenditore che cerchi di avventurarsi nella tokenizzazione immobiliare.

Con una initial coin offering che ha raccolto oltre 15 milioni di dollari USA di investimenti, Propy è sicuramente un’azienda da tenere d’occhio in ambito immobiliare. Fondata nel 2015, la società consente agli investitori di acquistare proprietà attraverso blockchain in numerose località, tra cui le più importanti sono negli Stati Uniti, Dubai, Europa e Hong Kong. L’obiettivo di Propy è quello di automatizzare il processo di acquisto nelle transazioni immobiliari, che è tuttora inutilmente complicato e poco standardizzato, in quanto diverso in ogni giurisdizione. La blockchain è la tecnologia perfetta per un trasferimento di valore come quello dei diritti di proprietà.

Nel 2017, Propy ha annunciato il completamento della prima transazione immobiliare su blockchain, avente per oggetto un appartamento a Kiev, in Ucraina, acquistato dall’americano Michael Arrington, fondatore di TechCrunch. Questa prima transazione si è configurata come un acquisto da remoto, reso possibile grazie all’esistenza di una piattaforma di transazione che supporta gli smart contract per eseguire acquisti online. Avendo sviluppato ulteriormente il prodotto e avendolo personalizzato per il mercato ucraino, dopo che il 10 agosto dello stesso anno è stato firmato un memorandum d’intesa con il Ministero della Giustizia dell’Ucraina, il team Propy è stato in grado di assistere l’acquirente e il venditore nel completamento di questa prima transazione sulla piattaforma sopracitata. Il pagamento per la proprietà è stato effettuato in Ether, attraverso uno smart contract, senza dunque ricorrere né a Propy, né a notai, né tantomeno a conti di garanzia. Una volta soddisfatte le condizioni del contratto digitale, ovvero una volta che i diritti di proprietà sono stati trasferiti su blockchain e poi registrati presso il registro agrario dell’Ucraina, il compenso è entrato in possesso del venditore dell’appartamento.

I vantaggi degli smart contract

Gli smart contract si presentano come dei contratti digitali auto-esecutivi, con i termini dell’accordo fissati tra l’acquirente e il venditore. I protocolli degli affari sono presenti in un formato elettronico, il quale soddisfa i termini contrattuali essenziali e trasferisce le informazioni. Gli sviluppatori di smart contract possono progettare il sistema in modo tale che, nel caso in cui i termini e le condizioni non vengano soddisfatti, esso non esegua altre operazioni fino a quando il contratto non viene adempiuto. Il processo è in grado di funzionare perfettamente in un ambiente decentralizzato, senza intervento umano, riducendo il divario tra il mondo fisico e il mondo digitale.

Tra i più importanti vantaggi dell’utilizzo della tecnologia blockchain e degli smart contract nel settore immobiliare troviamo:

  • Sistema non basato sulla fiducia. La società di sviluppo dello smart contract garantisce che l’accordo sia sempre rispettato secondo i termini e le condizioni. Questo protocollo consente a entità diverse di lavorare insieme senza doversi necessariamente fidare l’una dell’altra, e dunque senza che le entità coinvolte debbano aver avuto precedenti rapporti commerciali, in tal modo riducendo l’avversione al rischio.
  • Transazioni più efficienti. Generalmente, diverse transazioni relative più parti, come inquilini, proprietari e operatori di gestione finanziaria, fanno parte dello stesso database, comportando per le società immobiliari il problema della separazione delle numerose fatture. Invece, grazie alla tecnologia blockchain, gli smart contract separano automaticamente le transazioni tra le parti, migliorando notevolmente l’efficienza del processo di fatturazione.
  • Database non modificabili. Nell’ecosistema immobiliare, più parti partecipano alla gestione delle proprietà. Grazie agli smart contract, ciascuna delle parti coinvolte ha continuo accesso al contratto, con la possibilità di modificarne i termini, secondo le condizioni accordate, in maniera del tutto trasparente, sotto il controllo di tutte le altre.
  • Eliminazione degli intermediari. Gli intermediari fidati, come broker e notai, non sono più obbligatori, in quanto la transazione può essere automaticamente convalidata e verificata in modo indipendente. Inoltre, il lungo processo di conferma e approvazione del contratto viene ridotto a due semplici passaggi, oltre al fatto che le tasse bancarie e le commissioni di agenzia posso essere facilmente evitate grazie a questo sistema di transazione diretta.

In conclusione, la tecnologia blockchain è pronta a irrompere in un mercato che, come quello immobiliare, ha urgente bisogno di aggiornarsi. Tale rivoluzione non avverrebbe solo a livello nazionale, poiché si ha buona ragione di attendersi che gli investimenti immobiliari transfrontalieri aumentino in seguito alla riduzione del rischio percepito dovuta alla decentralizzazione del mercato.

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