Fattura elettronica: ecco perché i commercialisti sbagliano a vederla come un peso

Molti colleghi percepiscono quest’obbligo come se fosse solo un ulteriore adempimento burocratico. Ma non comprendono che questa non è una semplice informatizzazione di un processo esistente. E’ piuttosto un vero e proprio profondo cambiamento che non potrà non impattare sulle basi della nostra professione. E chi non ne farà parte sarà presto fuori dai giochi

Pubblicato il 24 Nov 2014

Umberto Zanini

Responsabile Area tecnico-normativa dell’Osservatorio Digital B2b

uzanini2-141118100305

Temo che la mia categoria di appartenenza, quella dei dottori commercialisti, non abbia ancora capito a pieno quali saranno gli impatti, sulle nostre attività professionali, del crescente orientamento verso l’Innovazione Digitale che imprese e PA del nostro Paese stanno vivendo. Guardiamo, per esempio, all’obbligo di Fatturazione Elettronica verso la PA: nonostante da anni se ne parli e se ne studino impatti e benefici, anche per i Commercialisti, pochi sono i colleghi che stanno cavalcando l’opportunità, e la nostra categoria ha fatto finora poco o nulla.

L’obbligo di fatturazione elettronica verso la PA è visto da molti colleghi come un peso, un ulteriore adempimento che non può generare alcun reale beneficio, né per i clienti dello studio professionale (spesso piccoli imprenditori e liberi professionisti, ecc.), né per loro stessi, che non intravedono vantaggi economici dall’offrire ai clienti servizi legati a questo ambito. Mi capita spesso anche di incontrare colleghi che dimostrano disappunto e contrarietà verso queste innovazioni, in quanto le interpretano come un ulteriore onere che grava sulle imprese e porta valore solo alle PA, che, per esempio, ricevendo fatture elettroniche strutturate possono eliminare il data entry dei dati, i costi derivanti da errori nel data entry e cercare, trovandole, le fatture archiviate, più velocemente rispetto a quanto avveniva nei processi di gestione del documento cartaceo.

Eppure, nonostante siano percepiti ancora poco, i vantaggi della Fatturazione Elettronica sono ben presenti anche per i fornitori delle PA, compresi quelli di piccole dimensioni. Per esempio, grazie alla Fatturazione Elettronica è più semplice accedere alla piattaforma di certificazione dei crediti che sancisce se un credito è certo, liquido ed esigibile e consente di poterlo smobilizzare in banca tramite una cessione o un anticipo fattura. Vi potranno anche essere banche renitenti, che preferiranno rifiutare crediti certi certificati dalle PA, tuttavia molte altre stanno già guardando con favore a questa opportunità (un elenco di banche già impegnate su questo fronte è facilmente rintracciabile online in pochi secondi, usando qualsiasi motore di ricerca). Inoltre, la gestione delle fatture in elettronico consente di risparmiare sui costi di trasmissione e di avere la certezza che la fattura è arrivata in un ben definito giorno alla PA. Infine, la Fatturazione Elettronica apre in modo forte una “finestra culturale” verso le opportunità dell’innovazione digitale anche nelle imprese meno sensibili a questi temi: fare Conservazione Digitale degli archivi fiscali significa risparmiare soldi rispetto a tenere la carta; capire che inviare file in formato elettronico strutturato (come lo è la Fattura inviata alla PA) significa offrire un’interessante opportunità al proprio cliente; e in ultima analisi, ma non meno importante, sapere che fatturare in formato elettronico strutturato (alle PA, per esempio) è fattibile e facile, può spingere a richiedere a tanti fornitori un analogo trattamento lato passivo, per internalizzare gli stessi risparmi di processo cui ambisce la PA con questo sistema.

La Fatturazione Elettronica può essere vista quindi come parte di un più ampio percorso orientato all’Innovazione Digitale. Ecco, è opportuno chiarire subito e bene che l’innovazione digitale, consapevole e ragionata, crea sempre maggiore competitività. Prendiamo un esempio, tra i moltissimi disponibili: è recente la pubblicazione da parte della Banca Mondiale dell’annuale rapporto “Doing Business”, con l’Italia che è stata promossa dal 65° al 56° posto. Un elemento che ha impattato su questo salto in graduatoria è stato l’informatizzazione dei processi di deposito degli atti immobiliari da parte dei notai. Conquistare preziose posizioni in questa classifica significa diventare un Paese più competitivo e quindi più attraente per gli investitori stranieri, a vantaggio di tutti noi in termini di occupazione e di ricchezza (compresi anche quelli che sono indiscriminatamente contrari a ogni forma di innovazione).

Di fronte a tutte queste considerazioni, che denotano la presenza di opportunità concrete, sebbene spesso non evidenti (e che quindi avrebbero bisogno di essere spiegate e accompagnate nelle aziende anche da quei fidati interlocutori impegnati a generare vero valore per gli imprenditori loro clienti, cioè i commercialisti), non si può non riflettere sull’attuale rapporto che proprio molti commercialisti hanno verso l’Innovazione Digitale e le sue dinamiche.

Guardando alla mia attività professionale, negli ultimi anni molte “apparenti” innovazioni digitali che ho visto introdurre sono state sin dall’inizio “innovazioni deboli”: cioè, non hanno creato o modificato pesantemente attività professionali. Per esempio, la trasmissione telematica dei dichiarativi, cosi come tante altre innovazioni introdotte per informatizzare la trasmissione dei dati tributari, hanno senz’ombra di dubbio generato dei benefici di efficienza sia per la categoria che per l’Agenzia delle Entrate, tuttavia non hanno aggiunto, alle nostre tradizionali attività professionali, anche nuovi spazi in cui poter offrire innovativi servizi ai nostri clienti.

Molti colleghi percepiscono anche l’obbligo della fatturazione elettronica alla PA in linea con queste “innovazioni deboli”, ovvero come se fosse solo un ulteriore adempimento. Ma non comprendono che questa non è una semplice informatizzazione di un processo esistente, è piuttosto un vero e proprio profondo cambiamento che non potrà non impattare sulle basi della nostra professione, trasformando le informazioni che da sempre gestiamo nelle attività di contabilità in dati strutturati a disposizione di tutti quei nuovi attori che stanno facendo il loro ingresso nei processi da sempre presidiati dalla mia categoria: provider ICT, banche, software house, nuovi hub, ecc. Ecco perché ritengo che l’approccio passivo verso la Fatturazione Elettronica, emblematico rappresentante di un inarrestabile percorso verso l’Innovazione Digitale, e quanto tutto questo comporta, possa risultare deleterio per la mia categoria. Molto più efficace sarebbe iniziare a seguire le esperienze portate avanti da alcune Associazioni di Commercialisti all’estero, come per esempio l’AICPA (American Institute of Certified Public Accountants) che da anni ha istituito il Certified Information Technology Professional (CITP), ovvero un Dottore Commercialista (CPA) con una profonda specializzazione e riconosciute capacità e competenza nel coniugare le tecnologie ICT con i processi di business. Le aree in cui opera il CITP vanno dalle attività legate alla gestione dei sistemi informativi aziendali alla pianificazione strategica dell’ICT, dall’audit dei rischi informatici alla security dei sistemi, dagli strumenti di analisi dei dati alla compliance normativa, dalle soluzioni di eBusiness alla consulenza sugli emergenti sistemi ICT, ecc. Diventare un CITP non è semplice: richiede almeno 5 anni di comprovata esperienza in ambito ICT, superare un esame e, una volta conseguita la certificazione, seguire una costante attività formativa.

Non è più tempo di lasciare ad altri attori la gestione delle attività professionali legate all’innovazione digitale, in particolare con riferimento a quelle attività che per loro natura sono prossime alle “nostre” aree di azione e competenza; così come non è più tempo di lasciare alla solitaria iniziativa di volenterosi colleghi il compito di divulgare l’importanza delle innovazioni digitali nel creare valore per i nostri studi professionali, per le imprese e, in definitiva, per tutto il Paese.

E’ necessario che la nostra categoria ripensi in modo costruttivo al rapporto che abbiamo con l’informatica: è vero che i Commercialisti “usano” la tecnologia per svolgere le tradizionali attività professionali, ma è anche vero che la stessa attività professionale svolta dal Commercialista può “generare” stimoli all’innovazione digitale nelle imprese.

Questa è, secondo me, la vera sfida che ci attende nei prossimi anni. Se non riusciremo a comprendere che cavalcare le molteplici opportunità dell’innovazione digitale (per i nostri studi, per i nostri clienti, per i partner dei nostri clienti, verso le Istituzioni, ecc.) può essere parte integrante della nostra attività professionale, finiremo col lasciare ad altri importanti occasioni di business e di crescita, perdendo una straordinaria chance di evoluzione per ciascuno di noi e per tutta la nostra professione: occasione che difficilmente si ripresenterà in futuro.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2