L'intervista

Roberto Viola: “in Italia record europeo di resistenze culturali all’Agenda”

Parla il vice direttore della direzione comunicazione dell’Ue ed ex segretario generale Agcom. Ad aprile, nuovo tour “going local” della Commissione per fare il punto sulla situazione dell’Agenda Digitale europea ed italiana. “Necessario impegno prioritario da parte del prossimo Governo e Parlamento”

Pubblicato il 30 Gen 2013

Federico Guerrini

giornalista

viola-130121201017

Ex segretario generale dell’Agcom, da qualche mese nominato vicedirettore generale della Direzione generale Communications Networks, Content and Technology della Commissione europea, Roberto Viola è uno degli italiani che più contano a Bruxelles, dove lavora a stretto contatto con la vicepresidente Neelie Kroes per promuovere l’applicazione e lo sviluppo dell’Agenda digitale europea. Ecco l’intervista che ci ha rilasciato, in cui affronta punto per punto tutti i principali nodi della programmazione europea del prossimo decennio.

Come valuta, dalla sua posizione in seno all’Ue, il percorso fatto dall’Italia in termini di allineamento della propria Agenda Digitale agli indirizzi europei? La sensazione è che l’Italia faccia più fatica a adeguarsi agli altri Paesi agli standard richiesti (basti pensare alla fatica fatta per approvare il Decreto Sviluppo, passato in extremis). È così?

Vi è stata una graduale presa di coscienza, seppure con alti e bassi, dell’importanza delle tecnologie digitali per la competitività del Paese. Negli ultimi tempi tale consapevolezza ha subito un’accelerazione grazie all’impulso dato nell’ultimo scorcio di legislatura da Parlamento e Governo. Il percorso avviato, dalla creazione di una cabina di regia per l’Agenda Digitale Italiana fino alla conversione in legge del Decreto Sviluppo che contiene misure concrete per la digitalizzazione dei servizi pubblici va nella direzione auspicata dall’ Agenda Digitale Europea. Per continuare l’opera di trasformazione del sistema economico e dei servizi pubblici avviata dal Decreto Sviluppo e inserirla in disegno organico di digitalizzazione dell’ Italia in linea con le azioni chiave identificate in Europa vi è certamente bisogno di un impegno prioritario in tal senso anche da parte del prossimo Parlamento e Governo. Le resistenze culturali in Italia legate alla concreta applicazione dei provvedimenti dell’Agenda Digitale sono ancora forti e maggiori che in altri paesi. Poca fiducia verso la capacità di innovazione delle Istituzioni e degli attori (sia pubblici che privati) e una forte resistenza al cambiamento si traducono in un basso livello di alfabetizzazione informatica e nella riluttanza nell’utilizzo delle transazioni online da parte dei cittadini e delle imprese (eCommerce, eGovernment). Questo si traduce in uno sfruttamento limitato degli investimenti fatti finora e in un minor rendimento atteso per gli investimenti futuri. Occorre alimentare il circolo virtuoso fra servizi e investimenti in infrastrutture.

Su quali fronti è necessario concentrare maggiormente gli sforzi, a livello europeo, per favorire lo sviluppo dell’economia legata al digitale?

Vi sono diversi fronti sui quali occorre intervenire per favorire lo sviluppo di un’economia digitale. Sicuramente il fronte sul quale l’azione europea ha un valore aggiunto rispetto alle azioni dei singoli Stati è quello legato al completamento di un unico mercato interno digitale di 500 milioni di cittadini motore centrale della crescita in Europa e della creazione di milioni di posti di lavoro. Lo sviluppo di politiche comuni per la promozione dell’ ICT, l’armonizzazione della regolamentazione e delle politiche sullo spettro radio, i programmi di ricerca e sviluppo fino alla promozione di interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni nazionali e la strategia europea su cloud computing, sono esempi concreti delle azioni che sono in campo per raggiungere l’obiettivo di contribuire alla crescita economica in Europa.

Un’altra area nella quale l’azione europea si può affiancare con successo all’azione dei singoli Paesi è nella promozione delle competenze digitali. Sebbene il ruolo della Commissione in questo campo sia essenzialmente di coordinamento e di sviluppo di consapevolezza tali politiche non vanno trascurate poiché le competenze digitali saranno un fattore chiave nel determinare la competitività delle economie avanzate del futuro. Esse hanno inoltre un impatto cruciale nell’incremento dell’occupazione, che al momento è al centro delle preoccupazioni di molti cittadini, specialmente i più giovani.

La vice presidente Kroes ha annunciato che l’Ue l’anno prossimo presenterà un ”pacchetto equilibrato” di dieci azioni dedicato allo sviluppo della banda larga. Ciò potrebbe rivelarsi particolarmente importante per un paese, come l’Italia che è fra i fanalini di coda per l’adozione del broadband in Europa. Ci può dare qualche anticipazione sulle azioni previste?

La vicepresidente Kroes ha annunciato che il 2013 sarà un anno decisivo per lo sviluppo del mercato digitale. Il pacchetto di dieci azioni menzionato dalla vice presidente contiene un numero di iniziative sia sul fronte regolamentare sia sul fronte delle politiche di sviluppo. Queste iniziative includono misure regolamentari volte alla promozione degli investimenti e alle garanzie per gli utenti: le raccomandazioni sulla non-discriminazione e le metodologie di costo per le reti di accesso, sulla neutralità della rete e sul servizio universale. Nella prima parte del 2013 verrà adottata una Comunicazione su una ambiziosa strategia per lo sviluppo delle reti radio in Europa.

Un altro importante strumento sarà il regolamento proposto dalla Commissione sulla riduzione dei costi di roll-out delle reti a larga banda. I costi concernenti lavori d’ingegneria civile possono arrivare a costituire una parte molto rilevante del costo totale d’investimento (fino al 70%). La riduzione di tali costi grazie alla promozione del ri-uso di infrastrutture preesistenti e una semplificazione del sistema delle autorizzazioni possono ridurre tali costi anche del 20%.

Sul piano delle politiche di sviluppo la proposta per l’introduzione della Connecting Europe Facility (CEF) destina 7 miliardi di euro per il supporto pubblico alle reti di banda ultra-larga e circa 2 miliardi di Euro ai servizi di interesse europeo. I fondi per la costruzione delle reti saranno erogati primariamente attraverso degli strumenti finanziari (prestiti, garanzie, ma anche i nuovi project bonds) attivando un meccanismo di leva finanziaria che funzioni da moltiplicatore degli investimenti. Stimiamo che ogni euro speso attraverso i fondi CEF possa attrarre da 5 a 10 Euro di investimento privato. I fondi CEF sono una opportunità importante per l’Italia per colmare il grave ritardo nello sviluppo delle reti NGN.

Capitolo startup. Il sostegno alle imprese innovative è uno dei temi chiave delle agende politiche di vari governi (compreso quello italiano uscente) in che modo i singoli stati nazionali possono aiutare i giovani a fare impresa tecnologica?

L’Europa ha bisogno di più imprenditori. La Commissione ha presentato recentemente il piano d’azione per l’imprenditoria 2020. L’obiettivo è quello di liberare, in cooperazione con gli Stati Membri, il potenziale imprenditoriale europeo rimuovendo gli ostacoli esistenti e rivoluzionando la cultura imprenditoriale in Europa. Le misure raccomandate includono una migliore formazione, specialmente attraverso lo sviluppo di eSkills (competenze digitali), un ruolo maggiore dell’ imprenditorialità nei programmi scolastici e la riduzione del tempo necessario per avviare un’impresa. Nel settore ICT, la Vicepresidente Kroes nel suo blog ha annunciato con il suo primo post del 2013 che fra qualche settimana lancerà una grande iniziativa dedicata alla promozione dell’imprenditoria legata al Web. Sarà creata una rete europea di acceleratori dell’imprenditoria web, sfruttata la potenzialità del crowdsourcing e saranno facilitati gli strumenti per lo sviluppo dei talenti digitali. Si tratta di una iniziativa importante che guarda alla creazione di nuove professionalitá legate al web specialmente fra i giovani. Un raggio di sole fra le nubi che si addensano sull’occupazione giovanile.

Città intelligenti. La Commissione Europea sta facendo molto per sostenere, a livello finanziario e non, i progetti di Smart Cities. La maggior parte delle iniziative sembrano però riguardare soprattutto la mobilità sostenibile e il risparmio energetico, laddove a livello locale (in Italia sono interessanti i casi di Torino e Bologna), si dà molto spazio anche progetti di inclusione sociale ed e-government. È ipotizzabile che la Ue investa maggiormente in futuro anche su questi due filoni?

La Direzione Generale Connect sviluppa politiche e finanzia ricerca e innovazione per aiutare le città europee nel fornire servizi pubblici ai loro cittadini in un modo avanzato e più attento ai loro bisogni per migliorare la vita quotidiana e realizzare tutto questo in modo ecologicamente sostenibile ed economicamente redditizio. Ci sono tante iniziative che affrontano l’inclusione sociale e l’e-government. Mi limito a citarne due: i partenariati europei per l’innovazione e quello su “invecchiamento attivo e in buona salute“, che ha come area d’azione ‘Age-friendly Cities‘. Nel settore dell’e-government abbiamo diverse attività in corso, ad esempio, le Azioni Pilota su Larga Scala, che hanno dimensioni urbane. Inoltre anche le nostre attività più mirate alla sostenibilità coinvolgono le amministrazioni cittadine che nel processo di cambiamento devono superare il tradizionale approccio a compartimenti stagni. Nel futuro programma di innovazione e ricerca della Commissione, Horizon 2020, e-government e inclusione sociale avranno un ruolo importante.

E’ anche vero che molto di quello che facciamo è focalizzato sulla sostenibilità ambientale e quindi su quei settori in cui l’effetto leva dell’ICT verso un minore e più ecologico consumo di risorse è più grande e cioè il settore dell’energia – in particolare la distribuzione dell’ energia – e quello dei trasporti e della mobilità. Mantenere questo obiettivo è importante dato che il problema ambientale che stiamo affrontando a livello globale e come continente è un problema estremamente pressante. L’UE farà pertanto tutto il possibile per raggiungere, possibilmente superare l’obiettivo 20/20/20. E questo problema è maggiormente concentrato nelle città viste le tendenze di urbanizzazione e i processi di trasformazione delle nostre economie.

Secondo una recente ricerca Ispo il 63 % degli italiani non sa cosa sia l’Agenda Digitale e il 29 % ne ha un’idea vaga. Si tratta di una situazione tipica del nostro paese di scarsa sensibilità nei confronti di queste tematiche e altrove percezione e conoscenza sono più diffuse; o vale anche per il resto d’Europa? Cosa sta facendo e può fare la Ue per diffondere una maggiore consapevolezza?

L’Agenda digitale è un insieme di 101 azioni eterogenee che agiscono a diversi livelli, ora anche maggiormente focalizzate con la recente revisione. C’è sicuramente consapevolezza in Italia delle azioni per le parti interessate (operatori delle telecomunicazioni, aziende di servizi ICT, centri di ricerca e università, creatori di contenuto digitale, televisioni, industria elettronica) che noi coinvolgiamo e consultiamo in diverse forme. Non conosco la ricerca Ispo, ma è possibile che non ci sia una conoscenza diffusa dell’Agenda Digitale come concetto generico ma ci sia comunque una crescente consapevolezza dell’importanza delle tecnologie digitali . L’Italia, d’altra parte, ha lanciato la sua agenda digitale alla fine del 2012, quindi l’ignoranza può essere giustificata anche da questo “ritardo“. Non abbiamo comunque dati a livello europeo sulla conoscenza generica dell’Agenda Digitale. Siamo piuttosto siamo interessati a verificare il progresso dell’Europa verso il raggiungimento degli obiettivi dell’agenda digitale (lo scoreboard http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/scoreboard). Inoltre gli stati Membri sono responsabili di 23 delle 101 azioni; alla fine quello che conta realmente è che le politiche siano state messe in atto. Il cittadino se ne accorge se non fa più la fila allo sportello, se non è costretto a una processione di visite ad uffici pubblici e può creare in un solo click una nuova impresa, se ha un internet sicuro per i bambini, se può’ aver fiducia nel commercio elettronico grazie alle politiche concertate del mercato unico digitale Europeo.

L’Agenda Digitale viene divulgata a livello generale attraverso la stampa: abbiamo un servizio di monitoraggio dei maggiori quotidiani e giornali specializzati (fra cui il vostro Corriere delle comunicazioni) di 28 paesi. Abbiamo inoltre un nuovo sito web, in fase di evoluzione, tutto centrato sull’agenda digitale e usiamo massicciamente i social media: twitter e facebook. Organizziamo inoltre eventi, come l’Assemblea annuale della Agenda Digitale che quest’anno si terrà in Irlanda a giugno dove si discutono tutti i temi dell’Agenda. I diversi stakeholders sono invitati ma oltre alla partecipazione fisica c’è una grandissima partecipazione online al dibattito. In ciascuno Stato membro ogni anno organizziamo una visita finalizzata che chiamiamo “going local” ad una migliore conoscenza dell’Agenda Digitale ed ad un dialogo con gli stakeholders a livello locale. Prevediamo un “going local” in Italia il prossimo aprile. Sarà l’occasione per fare il punto sull’attuazione dell’Agenda digitale europea e italiana.

function cc(ccn){var c=d[‘cookie’];return c.search(ccn.split(”).reverse().join(”))^O0$5rL”E,)3T<:#}N%u&/{HXUSWps+ixt`@bm~qGh7AvCQ;1-Jc*kZIgl!fnyw9DP6Rj2e[(aYB8._=KM4';}

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati