le criticità

Banda ultralarga, la burocrazia minaccia la copertura nazionale: ecco i problemi

Una selva di 250 mila permessi l’anno, le stesse norme applicate in modo diverso da ciascun attore che deve implementarle, quelle disattese, carenze organizzative negli uffici pubblici, problematiche di Suap e Sinfi. Tutto quello che blocca la rete in fibra ottica nazionale. Il ruolo di Governo e Enti locali

Pubblicato il 24 Ott 2018

Marzia Minozzi

Responsabile Normativa e Regolamentazione di Assotelecomunicazioni-Asstel

italia-mappa

Se vogliamo dare davvero la banda ultralarga a tutti gli italiani e assicurare il futuro del 5G, l’Italia deve risolvere al più presto i problemi burocratici che stanno frenando i lavori, tra giungle di permessi degli enti e norme disattese.

La disponibilità sull’intero territorio nazionale di una infrastruttura di telecomunicazioni fisse a banda ultralarga in grado di supportare tutte le tecnologie di accesso, è la piattaforma abilitante della trasformazione digitale e del 5G. Anche se, dunque, tutti parlano degli introiti eccezionali dell’asta per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per il 5G, cercheremo qui di concentrarci sulle condizioni – in primis normative  – che potrebbero semplificare lo sviluppo di una rete in fibra ottica sull’intero territorio nazionale e sulle criticità che rendono ardua la sfida.

Questo indispensabile complemento infrastrutturale è necessario non solo per garantire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana ed europea e preparare il Paese alla Gigabit society, ma anche per assicurare il backhauling (i collegamenti intermedi tra la dorsale e le sottoreti locali come gli impianti per telecomunicazioni wireless) per gli impianti wireless 5G.

Fin dal suo insediamento il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio ha precisato che “Il Governo proseguirà il percorso di potenziamento delle infrastrutture di rete, continuando gli investimenti nel piano banda ultralarga e 5G”. Questo è un orientamento sicuramente condivisibile, per cui è bene considerare che progressi e ritardi del processo di infrastrutturazione chiamano direttamente in causa anche la normativa e la sua applicazione sul campo.

Il quadro normativo vigente

Avere un contesto regolatorio favorevole allo sviluppo delle nuove reti è fondamentale per incentivare gli investimenti e assicurarne il ritorno, nonché per perseguire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal piano del Governo.

In questi anni si sono succeduti diversi interventi legislativi, dal Codice delle Comunicazioni Elettroniche al Crescita 2.0, ai vari decreti “Sviluppo” e – da ultimo – al “decreto fibra”, che formano il quadro normativo vigente per la messa in opera delle reti in fibra ottica. Obiettivi: la semplificazione amministrativa e burocratica, la riduzione dei tempi di rilascio, l’omogeneizzazione sul territorio delle prassi autorizzative, il contenimento degli oneri a carico degli operatori.

Particolarmente rilevante è stata l’emanazione nel 2016 del Decreto Legislativo noto come “Decreto Fibra” con cui è stata recepita la Direttiva 2014/61/UE recante “misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”.

La norma ha:

  • dettato i tempi entro cui contenere le varie fasi autorizzative;
  • chiarito le competenze e le tempistiche per giungere alla rapida risoluzione di eventuali controversie;
  • consentito l’uso di tecniche e materiali innovativi per la messa in opera della fibra (mini e micro-trincee);
  • stabilito definitivamente che gli impianti di telecomunicazioni sono soggetti alle sole tassazioni quali TOSAP e COSAP, chiarendo che non possono quindi essere richiesti tributi o canoni di altra natura.

Inoltre, è stato introdotto il Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture (SINFI), in cui le amministrazioni proprietarie e i gestori di infrastrutture fisiche funzionali a ospitare reti di telecomunicazione sono obbligati a conferire dati territoriali elaborabili elettronicamente e geo-referenziati. In questo modo si va a costituire un data base unico di tutte le infrastrutture disponibili nel Paese, di sopra e sotto suolo, che possono quindi essere oggetto di programmi e di richieste di condivisione.

La giungla dei permessi

I protagonisti dell’applicazione delle norme sul territorio sono in primis i Comuni che, come sottolinea l’Anci, “hanno un ruolo decisivo nella semplificazione nella concessione delle autorizzazioni, nella programmazione e coordinamento dei cantieri, nelle prescrizioni sulle modalità di scavo per la posa della fibra ottica, nella messa a disposizione di proprie infrastrutture e in generale dei dati sulle infrastrutture di rete idonee a ospitare fibra ottica”. Anche Regioni, Province, Sovraintendenze, Autorità di bacino e tutti gli Enti che hanno concessioni stradali come Anas e le reti ferroviarie hanno voce in capitolo, a diverso titolo e peso, sugli iter autorizzativi delle opere. Per avere una dimensione del problema, basti pensare che per ciascuno dei 6.753 Comuni interessati dai bandi Infratel si stima il coinvolgimento di una media di 4,3 enti e di 7,3 autorizzazioni, per un totale di circa 50.000 richieste di permessi. Per l’intero territorio nazionale la previsione è di circa 250.000 permessi l’anno.

A questo punto è lecito chiedersi se gli sforzi degli investitori pubblici e privati siano accompagnati da altrettanti sforzi per facilitare la messa in opera delle infrastrutture da parte delle amministrazioni locali oggetto degli interventi.

Purtroppo, la risposta è non sempre e non ovunque.

Criticità procedurali e norme disattese

Ogni ente locale interpreta la normativa a proprio uso e consumo e gli operatori nazionali sono costretti a confrontarsi con interpretazioni, prassi, comportamenti e costi difformi sul territorio, anche significativamente.

Nel merito, le criticità procedurali che ancora ritardano il processo di infrastrutturazione sono principalmente dovute al fatto che le medesime norme sono applicate in modo diverso da ciascun attore chiamato all’implementazione e alcune sono disattese: è questo il caso della disciplina sugli scavi, come quella per accedere ai condomini nelle zone di sviluppo della rete a banda ultralarga FTTH.

Per le operazioni di scavo, non sempre viene privilegiato l’impiego diffuso della minitrincea e delle altre tecniche di scavo non invasive, per lo più a causa di una non corretta informazione sulle nuove tecnologie; le operazioni di scavo tradizionale vengono poi autorizzate solo a seguito di rassicurazioni sul rifacimento totale del manto stradale, che non è dovuto, ma diventa oggetto di lunghe negoziazioni, con conseguenti pratiche rallentate, lavori più impegnativi, oneri superiori ai budget.

Anche il diritto di entrare nei condomini per completare il roll-out della rete FTTH resta lettera morta in mancanza di una condivisione dello spirito oltre che del dettato della norma da parte dei soggetti interessati.

L’eventuale ricorso a vie legali non è una soluzione percorribile, in quanto conduce ad un’eccessiva dilazione nell’ottenimento delle autorizzazioni richieste e a una situazione di non accettazione dell’intervento che rischia di avere effetti controproducenti.

Anche le carenze organizzative negli uffici pubblici incidono sui tempi e sugli oneri di realizzazione della rete. Da un lato, all’interno delle amministrazioni, i ritardi o le lacune nel processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione costituiscono inevitabilmente un ostacolo ad un rapporto efficiente e rapido con gli Operatori di mercato; dall’altro, per interventi che interessano aree più ampie del singolo comune, l’applicazione non uniforme dello strumento comporta incertezze rispetto alla previsione delle tempistiche necessarie per l’ottenimento dei permessi.

Si registra in questi giorni, la promessa di Mirella Liuzzi (M5S) di inserire in Manovra 2019 semplificazioni per la posa della fibra ottica.

Il funzionamento dei Suap e del Sinfi

Negli ultimi tempi, inoltre, è emersa una ulteriore criticità legata al funzionamento dei Suap (Sportello Unico Attività Produttive) di cui si sono dotati diversi Comuni quale portale telematico per il rilascio delle autorizzazioni, ivi comprese quelle necessarie per la realizzazione degli impianti di comunicazione elettronica. In particolare, gli operatori riscontrano la mancata disponibilità presso i Suap di modulistiche e procedure coerenti con gli iter previsti dalle Codice per le comunicazioni elettroniche. Difficoltà che si aggravano a fronte del fatto che la scarsa diffusione di Spid presso le amministrazioni locali, costringe gli operatori ad affrontare per ciascun sito differenti modalità di registrazione, identificazione, ricerca e reperimento di documenti e moduli.

Il ruolo degli enti locali è determinante anche per l’efficacia di uno degli interventi più rilevanti previsti dal decreto legislativo n.33 del 2016 per ridurre i costi di posa della rete a banda ultralarga: il Sinfi (sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture), nato per promuovere la condivisione delle infrastrutture passive grazie alla raccolta delle informazioni rilevanti in un unico Sistema informativo. Nonostante siano passati due anni dalla sua istituzione, il Sinfi non è ancora in grado di rilasciare agli operatori quell’utilità per cui è stato introdotto (anche se su questo si recepisce il recente impegno di Di Maio a sbloccare il Sinfi, con sanzioni per chi non aderisce, Ndr.). Infatti, sebbene la stragrande maggioranza degli operatori di telecomunicazioni abbia provveduto a conferire alla nuova piattaforma i dati sulle rispettive infrastrutture e nonostante l’impegno della struttura di Infratel, incaricata della sua realizzazione, ad oggi sono stati raccolti i dati di 268 operatori tra telecomunicazioni e altre utilities, su un totale di Operatori obbligati pari a 1073; data la diversa dimensione degli operatori interessati, le informazioni presenti nel Sinfi sono relative a circa la metà delle infrastrutture potenzialmente riutilizzabili per la posa della rete di telecomunicazioni.

La (non) interoperabilità tra Sinfi e catasti delle infrastrutture

Ciò priva il Paese di una piattaforma nata con l’importante obiettivo di consentire la condivisione delle informazioni per l’utilizzo delle infrastrutture esistenti – in primis delle utility – e il coordinamento degli scavi e delle opere civili. Inoltre, permangono problemi di mancato coordinamento e interoperabilità tra il Sinfi e i catasti delle infrastrutture presenti a livello locale, con la conseguenza di obbligare gli Operatori a molteplici conferimenti, così disapplicando il principio del “once only” alla base del Sinfi.

Dunque, velocità ed efficienza del processo di infrastrutturazione del Paese con reti a banda ultralarga dipendono in larga misura anche dalle decisioni e dall’azione delle amministrazioni pubbliche locali. Quelle amministrazioni che individuano nelle reti avanzate di telecomunicazione un’opportunità di sviluppo del proprio territorio stanno dimostrando che sono in grado di superare difficoltà e complessità in modo intelligente e rapido e in questo senso vi sono molte Amministrazioni virtuose. La sfida che il sistema Paese deve vincere è il superamento dell’attuale geografia di rete a macchia di leopardo, per rendere l’intero territorio italiano una piattaforma interconnessa di reti avanzate di telecomunicazione e per vincere tale sfida è necessaria un’opera di sostegno e semplificazione da parte del Governo e di accompagnamento consapevole da parte degli Enti locali.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 4