scenari

Boom dei data center: Italia hub strategico per l’Europa meridionale



Indirizzo copiato

L’Italia si afferma come hub strategico per i data center nell’Europa meridionale, con infrastrutture modulari che rispondono alla crescente domanda di archiviazione dati, bilanciando performance elevate e impegno verso la sostenibilità

Pubblicato il 2 mag 2025

Luca D’Alleva

Head of Service for Cost Management Italia & Iberia, BCS Italia



datacenter (1)

Il panorama dei data center sta vivendo una trasformazione senza precedenti, un’evoluzione dinamica che ridisegna il modo in cui le aziende gestiscono e archiviano i propri dati. L’Italia si sta posizionando con determinazione come hub strategico per l’Europa meridionale, un crocevia cruciale per il flusso di informazioni digitali.

La domanda di archiviazione e gestione dei dati cresce esponenzialmente, alimentata da un motore inarrestabile: l’esplosione dell’intelligenza artificiale e la crescente digitalizzazione della nostra società. Ogni aspetto della nostra vita, dal lavoro al tempo libero, è sempre più intriso di tecnologia, generando un volume di dati senza precedenti. In questo contesto in rapida evoluzione, le aziende cercano soluzioni rapide, flessibili e sostenibili per soddisfare le proprie esigenze, bilanciando performance e responsabilità ambientale. La capacità di adattarsi a questo cambiamento è ormai un fattore critico di successo.

La velocità di implementazione nei data center in italia

La velocità di implementazione è diventata l’imperativo categorico per i clienti italiani. In un’era in cui la domanda di archiviazione dati cresce a ritmi vertiginosi, spinta dall’inarrestabile ascesa dell’intelligenza artificiale, il tempo è diventato un lusso che pochi possono permettersi e le aziende non possono attendere anni per la realizzazione di un data center. Ma anche i lunghi tempi di costruzione di queste infrastrutture è ormai un ricordo del passato, di un’epoca in cui i progetti erano complessi, dispendiosi in termini di tempo e spesso soggetti a ritardi imprevisti.

Oggi il focus è sulla modularità, un concetto che sta rivoluzionando l’approccio alla progettazione dei data center nel Bel paese. L’idea è semplice quanto efficace: creare moduli di data hall standardizzati e replicabili, come tasselli di un puzzle che si incastrano alla perfezione. Questi sistemi, pre-ingegnerizzati e testati, possono essere assemblati rapidamente per creare un data center su misura. Questa strategia consente di accelerare notevolmente i tempi di realizzazione, trasformando il data center da un progetto unico e irripetibile in un insieme di componenti modulari, assemblati con precisione ed efficienza. Si tratta di un cambiamento radicale rispetto al passato, che permette alle aziende di entrare in funzione in tempi record. È una nuova era per il settore, in cui la velocità si sposa con l’innovazione per rispondere alle sfide di un mondo sempre più digitale. La capacità di implementare rapidamente un data center offre un vantaggio competitivo significativo, consentendo alle aziende di sfruttare le opportunità del mercato in modo tempestivo.

I vantaggi della modularità nei data center

La modularità offre un vantaggio anche in termini di flessibilità, in quanto le aziende italiane possono partire con un data center di dimensioni ridotte per poi espanderlo facilmente di pari passo con la nascita di nuove esigenze.

Questo approccio scalabile consente di adattare l’infrastruttura alle reali necessità, evitando investimenti eccessivi o strutture sottodimensionate. Invece di dover prevedere la domanda futura con anni di anticipo, le aziende possono aggiungere capacità man mano che ne hanno bisogno, ottimizzando i costi e massimizzando l’efficienza. Un data center modulare può essere ampliato in modo rapido e semplice, senza interrompere le operazioni esistenti. A livello locale, stiamo assistendo a un’evoluzione delle dimensioni dei data center, che vedono i data hall passare da 500 kW a 8 megawatt, con campus che possono raggiungere i 200 megawatt di potenza. Questi aumenti riflettono la crescente domanda di capacità di elaborazione e archiviazione dati, spinta dall’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, il cloud computing e l’Internet of Things.

Sostenibilità energetica dei data center in Italia

L’impatto ambientale dei data center è un tema sempre più centrale a livello globale, ma anche nel nostro Paese. Il consumo energetico è enorme, soprattutto per il raffreddamento dei server. I data center, infatti, richiedono una grande quantità di energia per mantenere i server a temperature operative ottimali. In questo contesto, l’efficienza energetica diventa un obiettivo imprescindibile e si stanno esplorando diverse soluzioni, come l’utilizzo di materiali isolanti e sistemi di raffreddamento più efficienti per ridurne il consumo.

Le aziende stanno investendo in tecnologie innovative per ridurre l’impronta di carbonio dei propri data center. In Italia, si sta anche puntando sull’integrazione di fonti rinnovabili, come pannelli solari installati sui tetti dei data center per produrre, e di conseguenza utilizzare, energia pulita. Quella solare, ad esempio, può ridurre significativamente la dipendenza dalla rete elettrica e contribuire a un futuro più sostenibile. Tuttavia, è necessario accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili per garantire la sostenibilità di questa crescita, poiché attualmente l’Italia importa più del 50% del suo fabbisogno energetico dall’estero.

L’Italia come hub strategico per i data center

Il nostro Paese si sta posizionando come hub strategico per i data center nell’Europa meridionale, offrendo un’eccellente infrastruttura elettrica, una normativa favorevole e una crescente disponibilità di aree idonee. La posizione geografica dell’Italia, al centro del Mediterraneo, ci rende un punto di snodo ideale per il traffico dati tra Europa, Africa e Medio Oriente.

La legge italiana favorisce il riutilizzo di aree industriali dismesse (brownfield) rispetto alla costruzione su terreni vergini (greenfield), il che presenta sia vantaggi che svantaggi. Da un lato, la bonifica di queste aree può essere costosa a causa della presenza di amianto e altri materiali pericolosi, dall’altro, il riutilizzo di questi spazi contribuisce alla riqualificazione del territorio e alla prevenzione di potenziali rischi ambientali e sanitari. La bonifica di aree industriali dismesse può essere un processo complesso e costoso, ma offre anche l’opportunità di creare nuovi posti di lavoro e di migliorare la qualità della vita nelle comunità locali.

Il futuro promettente dei data center in Italia

In conclusione, il futuro dei data center in Italia è roseo e caratterizzato da velocità, modularità e sostenibilità. Le aziende che sapranno adattarsi a questo nuovo paradigma e investire in soluzioni innovative avranno un vantaggio competitivo significativo.

La capacità di implementare rapidamente data center modulari ed efficienti dal punto di vista energetico sarà un fattore chiave di successo nel mercato del futuro. Il nostro Paese ha il potenziale per diventare un leader europeo nel settore grazie alla sua posizione strategica, all’infrastruttura elettrica ben sviluppata e alla crescente attenzione verso la sostenibilità. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è necessario accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili e affrontare le sfide legate alla bonifica delle aree industriali dismesse. Solo così potremo conciliare la crescente domanda di dati con la necessità di proteggere l’ambiente, creando data center efficienti e sostenibili, che contribuiscano a un futuro più prospero e rispettoso del pianeta. La collaborazione tra aziende, istituzioni e comunità locali sarà fondamentale per realizzare questa visione.

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
L'ANALISI
INIZIATIVE
ANALISI
PODCAST
Video&podcast
Analisi
VIDEO&PODCAST
Video & Podcast
Social
Iniziative
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
INNOVAZIONE
Fondi Ue, motore della digitalizzazione delle imprese italiane
COMPETENZE
Software developer, il caso Apple Academy tra innovazione e rigenerazione urbana
I PROGETTI
Laboratori ad alta tecnologia, l’Emilia-Romagna spinge l’innovazione delle imprese
INNOVAZIONE
Smart Cities, digitalizzazione e sostenibilità urbana con i fondi Ue
L'APPROFONDIMENTO
Open Data, più trasparenza e innovazione con i fondi Ue
IL WHITE PAPER
Verso una Sicilia sostenibile: innovazione e rigenerazione urbana
Le proposte
Riforma della politica di coesione Ue: nuove priorità per sfide globali
IL WHITE PAPER
AMBIENTE: i progetti finanziati dalla politica di coesione
INNOVAZIONE
Agricoltura e rinnovabili: agrivoltaico come simbiosi tra energia e food
SCENARI
Sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili: Sicilia capofila
IL PROGETTO
Economia blu sostenibile: BYTHOS trasforma gli scarti di pesce per la salute umana
IL WHITE PAPER
Innovazione e coesione: la trasformazione digitale della Campania con il PO FESR
BANDA ULTRALARGA
Piano Italia 5G, i fondi coesione driver di innovazione
IL PROGETTO
5GMed, ecco i quattro casi d’uso per la mobilità europea
L'APPELLO
Banda 6GHz chiave di volta del 6G: le telco europee in pressing su Bruxelles
EU COMPASS
Tlc, l’Europa adotta la linea Draghi: ecco la “bussola” della nuova competitività
ECONOMIE
EU Stories, il podcast | Politica industriale in Puglia: attrazione di talenti creativi e investimenti esteri grazie ai fondi di coesione
L'APPROFONDIMENTO
La coesione è ricerca e innovazione. Long form sugli impatti del FESR 2014-2020 nel quadro della Strategia di Specializzazione Intelligente a favore della ricerca e dell’innovazione
L'APPROFONDIMENTO
Pnrr e banda ultralarga: ecco tutti i fondi allocati e i target
L'ANNUARIO
Coesione e capacità dei territori
INNOVAZIONE
EU Stories | Dalla produzione industriale a fucina di innovazione: come il Polo universitario della Federico II a San Giovanni a Teduccio ha acceso il futuro
L'INIZIATIVA
DNSH e Climate proofing: da adempimento ad opportunità. Spunti e proposte dal FORUM PA CAMP Campania
INNOVAZIONE
EU Stories, il podcast | Laboratori Aperti: riqualificazione e innovazione in 10 città dell’Emilia-Romagna
Da OpenCoesione 3.0 a Cap4City: ecco i progetti finanziati dal CapCoe.  Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Capacità amministrativa e coesione: il binomio vincente per lo sviluppo dei territori
FORUM PA PLAY: come unire sostenibilità e investimenti pubblici. Speciale FORUM PA CAMP Campania
Scenari
Il quadro economico del Sud: tra segnali di crescita e nuove sfide
Sostenibilità
Lioni Borgo 4.0: un passo verso la città del futuro tra innovazione e sostenibilità
Podcast
Centro Servizi Territoriali: uno strumento per accompagnare gli enti nell’attuazione della politica di coesione. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
Podcast
EU Stories, il podcast | Politiche di coesione e comunicazione: una sinergia per il futuro
Opinioni
La comunicazione dei fondi europei da obbligo ad opportunità
eBook
L'analisi della S3 in Italia
Norme UE
European Accessibility Act: passi avanti verso un’Europa inclusiva
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati

Articolo 1 di 4