ricerca e sviluppo

Progetto TeRABIT: un salto in avanti per la ricerca italiana



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Il progetto TeRABIT si pone come un nuovo attore rilevante nel panorama della ricerca scientifica italiana. Il suo obiettivo è quello di sostenere lo sviluppo tecnologico e scientifico del Paese, con un’attenzione particolare alla valorizzazione del territorio sardo e alla formazione di competenze tecniche avanzate

Pubblicato il 14 dic 2023

Mauro Campanella

responsabile progetti di ricerca internazionali GARR e coordinatore scientifico del progetto PNRR TeRABIT



terabit

Accedere a Internet così velocemente che ogni trasferimento di dati avviene in un lampo euutilizzare sistemi con elevata potenza di calcolo parallela per l’analisi.

Il progetto TeRABIT fornirà queste possibilità all’Italia, con specifiche realizzazioni in alcune regioni che per ora avevano limitazioni fisiche di accesso.

Mauro Campanella del GARR all'evento di lancio del progetto Terabit

Obiettivi e potenzialità del progetto TeRABIT

Il progetto TeRABIT,  (Terabit Network for Research and Academic Big Data in ITaly)  mira a sviluppare una rete digitale di ultima generazione nel corso dei prossimi tre anni, promette di rivoluzionare l’interconnessione e la condivisione di dati tra le comunità scientifiche italiane.

Il progetto si pone tre obiettivi fondamentali: il primo è l’espansione della rete ottica digitale per la ricerca in Sardegna e parte della Sicilia, che contribuirà allo sviluppo nel sud Italia della rete GARR-T, garantendo così a quelle regioni un accesso completo e affidabile alle risorse di calcolo in tutto il territorio italiano e mondiale.

Il secondo è il potenziamento e l’evoluzione del modello di uso delle risorse HPC: TeRABIT, infatti, potenzia PRACE-Italy ed introduce l’HPC distribuito, avvicinando la risorse di calcolo HPC ai ricercatori ed ai dati. Il terzo obiettivo è I’ integrazione e l’accessibilità dei servizi: l’integrazione tra reti, calcolo HPC e servizi cloud può offrire agli utenti un efficace modello di servizio, che permette un accesso più immediato ad analisi iniziali a livello locale fino a portare. Quando serve, l’analisi, la simulazione ed i dati sui grandi nodi HPC nazionali e internazionali.

TeRABIT: potenziare le infrastrutture di ricerca strategiche nazionali

Il progetto è proposto da INFN e OGS che hanno unito le forze con i partner scientifici GARR e CINECA e punta a potenziare tre infrastrutture di ricerca strategiche nazionali: la rete della ricerca italiana GARR-T, il nodo High Performance Computing PRACE-Italy di OGS presso CINECA ed il sistema di servizi cloud ed HPC distribuito HPC-BD-AI dell’INFN.

TeRABIT rappresenta un’innovazione nella continuità, poiché si basa su una solida esperienza dei partner che già collaborano per supportare la ricerca scientifica in Italia. Le tre infrastrutture sono operative da vari anni, ciò implica anche garantire la continuità dei servizi per gli utenti durante la realizzazione del progetto.

L’impatto di TeRABIT sulla Sardegna

Un impatto significativo di TeRABIT è previsto sulla Sardegna: grazie a un doppio collegamento sottomarino sullo spettro dedicato nella fibra ottica, l’isola sarà connessa con una velocità fino al Terabit, permettendo di proporre nell’isola la realizzazione di progetti di punta di ricerca internazionali. È stato proposto recentemente in Sardegna “Einstein Telescope”, il maxi-osservatorio astronomico internazionale per la rivelazione delle onde gravitazionali. Il sito sotterraneo di Sos Enattos, dove la regione Sardegna punta a ospitare Einstein Telescope, verrà collegato con la fibra ultraveloce, indispensabile per la condivisione, ad altissima capacità e con ritardo minimo, di grandi quantità di dati con la comunità scientifica mondiale.

Formazione e sviluppo delle competenze nel progetto TeRABIT

TeRABIT è una dimostrazione tangibile dell’impegno della ricerca italiana nell’innovazione tecnologica e scientifica grazie ai fondi PNRR. Contribuirà a rafforzare la posizione del nostro paese nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, garantendo ai ricercatori un accesso rapido alle risorse di punta e una connessione globale per collaborare e competere alla pari a livello internazionale. Gli investimenti mirati nelle regioni del sud Italia, inoltre potranno ridurre le disparità geografiche di accesso alla ricerca, garantendo ai nostri talenti anche dell’innovazione industriale, di operare su tutto il territorio nazionale, contribuendo a frenare il fenomeno dei “cervelli in fuga”.

Il campo dell’analisi dati ad alte prestazioni e dell’addestramento di modelli di intelligenza artificiale è in rapidissimo sviluppo e richiede costantemente profili aggiornati e di alto livello. TeRABIT dedica una specifica attività per favorire, anche economicamente, la formazione dei ricercatori e di chi gestisce l’infrastruttura attraverso il finanziamento di borse di dottorato e l’inserimento di personale dedicato con contratti a tempo determinato.

TeRABIT e il futuro dell’High Performance Computing in Italia

Il progetto TeRABIT si configura inoltre in completa sinergia e collaborazione con il Centro Nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing (ICSC), che contribuisce anch’esso all’evoluzione della rete GARR-T, oltre che significativo sviluppo della ricerca ed innovazione in HPC.

Grazie a TeRABIT, viene introdotta un’innovazione per un uso dell’HPC distribuito, mirando a rendere la potenza di calcolo HPC più accessibile ai ricercatori, consentendo loro di sfruttare rapidamente queste risorse. In passato, per accedere alla potenza di calcolo HPC, era necessario operare in grandi data center dedicati in grado di ospitare supercalcolatori ad alte prestazioni.

Oggi, l’HPC non è più limitato al tradizionale calcolo parallelo, ma sfrutta anche risorse hardware diverse, come le GPU, adatte a strumenti avanzati di analisi dati, inclusi approcci di machine learning. Questa trasformazione mira a offrire un’architettura HPC modulare e sempre più vicina al ricercatore, completando il paradigma dei grandi data center e consentendo un utilizzo più flessibile delle risorse di calcolo ad alte prestazioni direttamente presso i siti di ricerca. I ricercatori potranno scegliere all’interno di un’ampia gamma di servizi in base alle proprie esigenze: dal calcolo di prossimità, fin quasi sulla scrivania, per analisi iniziali, di minore entità, crescendo attraverso le “bolle HPC”, fino a grandi nodi HPC, come PRACE o il supercomputer Leonardo, con l’aumentare di requisiti e complessità.

Conclusioni

L’obiettivo è rendere l’HPC sempre più accessibile e adattabile alle esigenze dei ricercatori, promuovendo così una maggiore efficienza e innovazione nelle attività di ricerca scientifica e tecnologica a livello internazionale, in armonia con gli obiettivi di TeRABIT e della rete GARR-T.

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