Reti aperte in Europa: il quadro di Marco Forzati, Acreo Swedish ICT Cresce l'interesse politico per le reti aperte, soprattutto presso le molte amministrazioni locali che hanno deciso di far fronte allo scarso interesse degli operatori commerciali e investire in servizi a banda larga in aree a bassa densità abitativa. Durante gli anni diverse regioni ed enti locali in Europa (soprattutto in Svezia, Finlandia e Paesi Bassi) si sono dotati di reti aperte, con il contributo attori sia pubblici sia privati. L'Italia può adottare questo modello?
PA senza carta: è la volta buona o l'ennesimo fuoco di paglia? di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics In realtà, non sta avvenendo nulla di diverso da ciò che accade periodicamente nella PA: si stabilisce una certa data entro la quale predisporre un certo piano, dimenticandosi che le nozze non si fanno coi fichi secchi. Una enorme parte della PA italiana non è pronta a reggere un vero e proprio switch-off: mancano le competenze, ma soprattutto mancano i soldi per gli investimenti.
Prepariamoci ad assistere all'innalzamento dell'ennesimo muro di gomma. Sperando- ovviamente- di essere smentiti dai fatti
Cuore di Edoardo Fleischner Cronache dal futuro (anno 2333), a cura del docente visionario Edoardo Fleischner (Comunicazione crossmediale all'Università degli Studi di Milano, progettista crossmediale) per Agendadigitale.eu
Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme di Alessandro Longo, Nello Iacono Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
Fattura elettronica, le novità del 2015 di Paolo Catti, School of Management Politecnico di Milano e Umberto Zanini, commercialista Si attende la circolare interpretativa sul Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, in tema di Conservazione Digitale, con chiarimenti sull'imposta di bollo per il periodo transitorio e l’eliminazione dell’obbligo di invio all'Agenzia delle Entrate dell’impronta dell’archivio informatico già conservato. A marzo scatterà la fattura obbligatoria anche verso le PA locali. Ma si attendono novità anche dalla Delega Fiscale, con semplificazioni importanti
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