I tre campioni della fibra in Europa a cui l'Italia deve guardare di Rossella Lehnus, Infratel Italia Belgio, Malta, Paesi Bassi eccellono. Noi siamo in coda e a loro dobbiamo ispirarci. La sfida italiana è molto ambiziosa non solo perché la struttura del mercato delle telco richiede un grande sforzo della parte pubblica, ma anche e soprattutto perché oggi non è giustificata dalla domanda di connettività per il servizio a 100 mbps
Co-evoluzione uomo-tecnologia: l'età ibrida
di Valerio Eletti, Complexity Education Project Oggi distinguiamo ancora chiaramente far virtuale e reale, fra naturale e tecnologico. Ma è indubitabile che si sta avvicinando velocemente il momento in cui questi termini si confonderanno o per lo meno si sovrapporranno in toto o in parte. Ayesha e Parag Khanna, in un agile pamphlet di un centinaio di pagine, ci danno una visione del futuro prossimo
Regole SPID, pregi e difetti di Eugenio Prosperetti, avvocato L’impressione generale sul Regolamento è positiva ma circa le modalità di rilascio probabilmente si poteva fare di più: le procedure sembrano per lo più ereditate dalla firma digitale senza tenere conto degli enormi cambiamenti negli scenari di utilizzo della tecnologia
Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme di Alessandro Longo, Nello Iacono Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
Le tre linee d'azione per la (ri)partenza digitale italiana di Carlo Mochi Sismondi, Forum Pa Al Forum PA è emerso chiaramente il futuro digitale del Paese, così come lo pensa il Governo. Attraverso tre misure: la revisione della stessa architettura dello Stato eliminando enti inutili e rami secchi; la digitalizzazione dei processi che devono però essere completamente ripensati per non informatizzare l’esistente; la partecipazione dei cittadini e dei lavoratori pubblici che va costruita sulla trasparenza, secondo i principi dell’open government
Le norme non bastano, cambiamo l'Italia coinvolgendo tutti di Alessandro Longo Un sondaggio ForumPa conferma la sfiducia nella capacità della Riforma Madia di cambiare davvero la pubblica amministrazione. Ecco perché bisogna ripensare la collaborazione tra le parti, con il coinvolgimento di tutti, pubblici e privati, per il cambiamento
I due diversi modelli di smart city: uno studio analizza Vienna, Chicago, Londra di Carmelo Cennamo, università Bocconi di Milano Come dovrebbe organizzarsi il governo della città che punta a diventare smart? Partendo da questa domanda di ricerca, in un recente studio con due colleghi, Ivanka Visnjic (Esade Business School), e Andy Neely (Cambridge University), abbiamo analizzato il modello organizzativo di diverse città europee ed americane. Lo studio rivela due fondamentali modelli di governo della smart city
Smart Working: scopriamo le carte! Smart Working significa ripensare il lavoro in un’ottica più intelligente, mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario di lavoro lasciando alle persone maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una loro maggiore responsabilizzazione sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione e fiducia diventano i principi chiave di questo nuovo approccio al lavoro.