Le Agende digitali regionali a supporto di quella nazionale di Gabriele Falciasecca, Università di Bologna, Lepida I piani locali sono andati avanti nei momenti di disimpegno da parte dello Stato. E ancora oggi stanno svolgendo un ruolo di sussidiarietà. Per colmare quei vuoti che soltanto chi è sul territorio può conoscere e risolvere. L'azione governativa invece indica le strategie, sopperisce laddove le forze locali non sono sufficienti e cura l'omogeneità nazionale
Società in-house, la via dell'Agenda di Mariano Corso, Politecnico di Milano Le società ICT in-house di Regioni e Provincie Autonome potranno giocare un ruolo fondamentale, diventando agenti del cambiamento sul territorio. Primo compito, contribuire in modo efficace alla riduzione dell’attuale frammentazione del sistema ICT pubblico
Wind: sì agli accordi con gli over the top di Mauro Accroglianò, Direttore Marketing Mobile Consumer di Wind Basta farsi guerra. Ora si collabori per soddisfare insieme le esigenze dei clienti, aumentando allo stesso tempo i propri ricavi. E così sostenere gli investimenti necessari in tecnologie per lo sviluppo di nuovi servizi. Il tutto mantenendo un giusto equilibrio economico-finanziario per gli stakeholder: operatore di telecomunicazioni, over the top e consumatore finale
La via italiana alla conoscenza della rete di Monica Fabris, Episteme Emergono finalmente alcune costanti nel modo in cui l'Italia sta vivendo internet. Un'appropriazione culturale che sottolinea le comunicazioni interpersonali ma anche la dimensione ludica. Attirando ora soprattutto i ceti con un livello di istruzione più basso. Il rischio è che sia chiusura più che apertura
Ficara: "L'Italia ha un'occasione di riscatto digitale" di Mila Fiordalisi Le reti di nuova generazione prima di tutto, sottolinea il presidente di Assodigitale. E poi la nomina di un ministro per la società digitale, che sappia spingere lo sviluppo veloce e sostenibile dell'innovazione-Paese. Ma senza investimenti in R&D non andremo lontani
Startup, le istruzioni da seguire per gli incentivi di Paola Bacchiddu Il nostro sito ha indagato presso dieci Camere di Commercio e ha appurato che le procedure sono ormai standard ed efficienti. Problemi sorti solo per la definizione di startup innovativa e risolti dopo i ricorsi delle aziende. Ecco a che cosa stare attenti
Startup, che si dice dopo il decreto di Paola Bacchiddu La vita di startup e incubatori è cambiata poco, ma quasi tutti ci credono e provano a utilizzare le nuove norme. Il problema è che sono rimandati al nuovo governo molti aspetti, necessari perché aziende innovative e incubatori abbiano dallo Stato vero supporto a crescere
Open data, provaci ancora Italia di Alessio Jacona Sfiorano quota 5 mila i dataset disponibili. Due recenti norme hanno sancito il diritto dei cittadini ad accedere a dati della Pa e a riutilizzarli, tramite il formato aperto. Ma ancora non basta. L'America e il Foia sono lontani. Ecco perché
Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme di Alessandro Longo, Nello Iacono Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
Le tempistiche dell'Agenda Alcune misure scatteranno subito, altre nel 2013-2014, magari richiedendo decreti attuativi e regolamenti. Una tabella riassuntiva (aggiornata il 12 luglio 2013)
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