n° 34 del 22 Giugno 2013
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Dalla fatturazione elettronica, mezzo miliardo di vantaggi per le aziende
di Alessandro Perego, Osservatori ICT Politecnico di Milano
Ma i risparmi possono salire ad alcuni miliardi, dalla digitalizzazione dell'intero ciclo procure to pay. E può anche essere stimolo importante per la diffusione di modelli di digitalizzazione del ciclo ordine-pagamento anche nelle relazioni tra imprese (B2b) e tra imprese e cittadini (B2c). Vediamo perché e come
 
  Ma per la fatturazione elettronica gli enti sono impreparati
di Ernesto Belisario
Dopo cinque anni, è stato pubblicato il regolamento sulla fatturazione elettronica nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni. Ma né gli Enti né gli operatori economici sono ancora pronti per partire. Inoltre la data entro cui devono adeguarsi gli Enti locali non è ancora stata fissata e c’è fondato motivo di temere ulteriori slittamenti
 
  Sanità, decreto troppo ambizioso. Partiamo dall'anagrafe
di Paolo Colli Franzone, Netics
Siamo concreti. Cominciamo dal “Patient Summary” (le principali informazioni di base sull'assistito) e riesumiamo l’ancora ampiamente inattuato “Decreto Sviluppo 2011” con riferimento al diritto di ricevere i referti in formato digitale. Troppi ostacoli invece per il Fascicolo sanitario elettronico
 
  Le ombre della Sanità digitale
di Sergio Pillon, Società Italiana di Telemedicina e Sanità Elettronica/San Camillo-Forlanini Roma
Il certificato telematico di malattia e la cosiddetta ricetta elettronica sono ancora una semplice comunicazione telematica con esclusiva valenza amministrativa e non clinica. Non si tiene abbastanza conto che ogni atto medico ha conseguenze di potenziale enorme rilevanza sul piano legale, assicurativo e della salute. Nella nuova missione del digitale siano coinvolti anche gli operatori sanitari
 
  Tra il dire e il fare... Un'analisi del nuovo decreto
di Paolo Colli Franzone, Netics
Buoni il documento unificato, il domicilio digitale e la razionalizzazione dei Ced. Ancora dubbi sulla governance dell'Agenda digitale. Passi avanti ma non troppo
 
  Mise: "Ma una strategia unica e concordata c'è già in Italia"
di Rossella Lehnus, Mise
Non solo l’Italia ha un'unica regia – quella del Ministero dello sviluppo economico – che sta collaborando con le regioni italiane per il comune obiettivo di azzerare il divario digitale, ma ha anche un unico piano cofinanziato dagli stakeholders pubblici e privati per circa 1 miliardo di euro. La replica a Between
 
  La formazione digitale per rilanciare la produttività
di Cristiano Radaelli, Anitec
Siamo fermi al 2005 per livelli di produttività del lavoro. La svolta è in quattro azioni: scuola digitale, accompagnamento alla professione, formazione continua, zero digital divide culturale. Basta sperimentazioni, serve un programma nazionale per rinnovare le competenze degli italiani
 
  Made in Italy digitale in cerca di identità
di Mila Fiordalisi
AssintelDigitale mappa l'Italia delle imprese innovative: 230mila aziende per 900mila occupati. Il presidente di Assintel, Giorgio Rapari: "Unico comparto in crescita nel Paese, ma per valorizzarlo serve una presa di coscienza da parte della politica. Sbloccare subito l'Agenda digitale e la governance"
 
  Italia senza strategia sul digitale: rapporto 2013 sulla Digital Agenda Scoreboard
di Giuseppe Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
C'è un ritardo generalizzato correlato all’assenza di una strategia organica sul digitale. Anche nel mercato del mobile, dove l’Italia vanta una penetrazione tra le più elevate, il tasso di traffico prepagato è il più alto tra i Paesi Europei, con un approccio culturalmente ed economicamente precario
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Troppe lacune nel decreto del Fare: un elenco
di Giuseppe Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
 
  Donzelli (Miur): "Nel 2014 le prime nuove carte d'identità"
di Paolo Donzelli, Direttore Ufficio Studi e Tecnologie, Miur
 
  ESSENZIALI  
   
  Parisi: "Agenda digitale, ora a rischio i target UE 2015"
di Mila Fiordalisi
Il presidente di Confindustria Digitale lancia l'allarme e invita il Governo Letta a prendere in mano il tema dell'innovazione. "Serve un forte coordinamento e un deciso impulso politico". Urgente anche la "questione" Agenzia digitale: "Sciogliere il nodo della governance è fondamentale"
 
  Sanità, le innovazioni in arrivo
di Luca Gastaldi, Osservatorio Ict in Sanità-Politecnico di Milano
Analytics per supportare diagnosi e decisioni sulle terapie. Mobile Health. Social network medici. E ancora: stampa 3D di organi, device biomedicali, robotica, genomica per cure personalizzate. Il Politecnico di Milano fa il quadro della Sanità che ci aspetta
 
  Verso l'Anagrafe unica della popolazione, i problemi da risolvere
di Paolo Colli Franzone, Netics
Finalmente si va verso una piattaforma unica, contro le 100-150 ora in uso, di una sessantina di fornitori diversi. Ma moltissimi comuni rischiano di non essere pronti entro dicembre 2014: poche risorse, difficoltà a migrare da soluzioni molto customizzate, possibili ostacoli dal mercato. Auspicabile un ruolo guida e di supporto economico dalle Regioni
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  Le tempistiche dell'Agenda
Alcune misure scatteranno subito, altre nel 2013-2014, magari richiedendo decreti attuativi e regolamenti. Una tabella riassuntiva (aggiornata il 12 luglio 2013)
 
  Risparmi per 20 mld e maggiori entrate per 5 mld in tre anni grazie all'Agenda. Ma solo in potenza
School of Management-Politecnico di Milano aggiorna le stime dei benefici, ma avverte: le lacune della normativa italiana fanno perdere per strada alcuni miliardi
 
 
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