n° 36 del 06 Luglio 2013
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Decreto Fare, le opportunità per le imprese
di Paolo Colli Franzone, Netics
Dalla razionalizzazione dei Ced, vantaggi per vendor di hardware e per chi migra i propri software a un modello cloud ibrido. Un business si aprirà anche con il Fascicolo sanitario elettronico, mentre verranno sbloccati alcuni progetti Fesr/Fse per decine di milioni di euro. Peccato per la norma che limita all'acquisto di macchinari
 
  Agenda digitale, il pasticciaccio della governance
di Mila Fiordalisi
Achille De Tommaso, presidente di Anfov, punta il dito contro "il meccanismo farraginoso" introdotto per snellire e sburocratizzare la gestione dell'Agenda. "Deleghe e poteri non sono chiari. Chi decide cosa?" Strada in salita anche sul fronte delle azioni da mettere in campo: dal commercio elettronico alle comunità intelligenti passando per le start up. "Ci sono gravi carenze"
 
  Startup, grossi passi avanti, ma non è tutto oro...
di Gianluca Dettori
Il decreto Lavoro alleggerisce i requisiti e potenzialmente raddoppia la base di aziende che possono accedere ai benefici di legge. Molto bene. Avrà invece scarso impatto l'agevolazione dell'accesso al Fondo centrale di garanzia: sono poche le startup con i parametri necessari per ricevere un prestito. Il rimedio: sviluppare solidi venture capital e crowdfunding
 
  La conversione in legge fissi la prima strategia dell'Agenda
di Giuseppe Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
Il governo non tiene conto che non è ancora stata definita la strategia per l’Agenda Digitale. Bisogna identificare grandi progetti-Paese strategici trasversali, assegnarne la responsabilità a un ministro, definire organismi e strutture su quattro classici livelli di governo
 
  Firma elettronica, rivoluzione solo teorica?
di Ernesto Belisario
Attese da tempo, sono state finalmente pubblicate in Gazzetta Ufficiale le nuove regole tecniche sulle firme elettroniche. Si tratta di un importante tassello per completare il processo di digitalizzazione della Pa e di innovazione del settore privato
 
  "Firma e fattura elettroniche ok, ma ora avanti verso vera automazione"
di Dario Bonacina
I nuovi provvedimenti possono costituire il punto di partenza concreto del percorso verso una piena digitalizzazione, ma è necessario capire come verranno attuate. C'è rischio di un'ulteriore burocratizzazione. C'è poi tanto da fare ancora: ad esempio una piattaforma in grado di integrare i dati dei sistemi di fatturazione elettronica con le informazioni bancarie relative alle disposizioni di pagamento. Il punto di vista di tre noti professionisti
 
  Accessibilità, il ruolo dell'Agenzia per l'Italia digitale
di Maria Pia Giovannini, responsabile Area Regole, standard e guide tecniche dell’Agenzia per l’Italia Digitale
Nuove norme assegnano all'Agenzia per l’Italia digitale il compito di monitorare e nel caso intervenire se la Pa è inadempiente sull'accessibilità. È una eccellente occasione per comprendere come pubblicare documenti digitali tramite scansione di documenti cartacei sia un errore tout court. Non è soltanto un impedimento per le persone con disabilità visive e/o cognitive. Nell'attesa che entri in vigore il decreto 20 marzo 2013
 
  Agenda, rischio cattedrali nel deserto. Senza cultura digitale
di Roberto Scano, Iwa (associazione internazionale per la professionalità nel web)
Già dal 2005 la Pa sta facendo di tutto per applicare al contrario quanto previsto dal codice dell’amministrazione digitale. Qui internet è considerato il canale preferenziale per l’erogazione dei servizi, ma se un utente per concludere l’erogazione di un servizio on line si trova a dover pagare costi superiori rispetto al “mondo off-line”. C'è un problema culturale da risolvere. Anche nei consumatori
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Open data per una nuova politica industriale italiana
di Agostino Ragosa, Agenzia per l'Italia Digitale
 
  Decreto fare, il Gattopardo dell'Agenda Digitale
di Stefano Epifani, università La Sapienza e di Urbino
Ecco che spunta "Mr. Agenda Digitale". Personaggio di indubbia levatura, certo. E poi uno che di fallimenti - con il suo passato in Lehman Brothers - se ne intende. Chi meglio di lui per prendersi cura della fallimentare Agenda Digitale italiana? Francesco Caio è così bravo che gli basterà un part-time...
 
  ESSENZIALI  
   
  Open data: molte parole, contraddizioni e nessun investimento
di Ernesto Belisario
Il Governo italiano, insieme a tutti gli altri Paesi del G8, ha firmato una “carta dei dati aperti” che prevede una vera e propria rivoluzione nei prossimi due anni. Un piano d'azione che si scontra con l'assenza di governance nostrana
 
  Tra il dire e il fare... Un'analisi del nuovo decreto
di Paolo Colli Franzone, Netics
Buoni il documento unificato, il domicilio digitale e la razionalizzazione dei Ced. Ancora dubbi sulla governance dell'Agenda digitale. Passi avanti ma non troppo
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  Le tempistiche dell'Agenda
Alcune misure scatteranno subito, altre nel 2013-2014, magari richiedendo decreti attuativi e regolamenti. Una tabella riassuntiva (aggiornata il 12 luglio 2013)
 
 
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