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La nomina di Teresa Alvaro come direttore generale dell'Agenzia per l'Italia Digitale è un primo passo importante. Ora bisogna accelerare. Ecco ii dossier più importante da cui partire. Anche se alcuni aspetti fondamentali restano ancora da chiarire | | | |
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Un commento positivo sulla scelta di Teresa Alvaro alla guida di Agid. Ma ora il Governo la metta nelle condizioni di svolgere al meglio il suo compito. Ecco i possibili rischi "politici" e gli obiettivi da non mancare | | | |
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di Fernanda Faini, Responsabile assistenza giuridica amministrazione digitale Regione Toscana |
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La nomina di Teresa Alvaro come dg dell'Agid è il primo tassello. In ballo anche il futuro del team digitale. Da chiarire il ruolo delle Regioni. Ecco i tasselli che devono andare a posto e in che modo è opportuno che ci vadano | | | |
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La nuova governance dell'Agenda digitale dovrà tenere ferme alcune priorità, finora sottovalutate, ma necessarie per un vero cambiamento: la cultura digitale, l'accountability, la formazione, le risorse economiche. Ecco perché | | | |
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Secondo lo European Innovation Scoreboard 2018 il rendimento innovativo europeo cresce ma non abbastanza e con grandi divari tra i Paesi. Valutando le maggiori carenze rilevate per l’Italia, possono essere individuate tre principali direttrici di cambiamento, da porre sul tavolo delle politiche di innovazione | | | |
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L'Italia continua a rincorrere la trasformazione digitale probabilmente perché manca una visione condivisa e una cultura diffusa. Eppure le esperienze positive e le eccellenze che il Paese può vantare sono tante. Ora occorrerebbe unire i puntini per fare affiorare il disegno | | | |
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Mancano decreti attuativi, linee guida, schemi di autenticazione per lo Spid. C'è un grande bisogno di coordinamento fra le norme e di formazione. Latitano i finanziamenti. Il Cad è in ritardo. Ecco cosa manca all'attuazione del Codice dell'amministrazione digitale, in vigore da gennaio | | | |
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Il sistema pubblico di identità digitale è fermo a 2,7 milioni di utenti, ben lontano dall’obiettivo di avere 9-17 milioni di utenti attivi a tre anni dal lancio. Vediamo quali sono le principali criticità che ne hanno frenato il decollo e cosa attenderci dal cambio ai vertici Agid | | | |
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La pubblicazione di banche dati aperte ha senz'altro migliorato la trasparenza della PA e aperto nuove opportunità di business. Occorre tuttavia trovare il giusto equilibrio tra l'utilità della condivisione dei dati e la tutela dei diritti dei cittadini. Serve un approccio pragmatico. Vediamo quali linee guida seguire | | | |
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Una normativa Fintech integrata a livello Ue è un presupposto imprescindibile per lo sviluppo delle tecnologie finanziarie e per evitare il pericolo di una possibile frammentazione. Una panoramica sulla strategia europea per favorire la diffusione delle FinTech nell'ambito del mercato unico | | | |
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Come sarà fare un cambio di residenza in un futuro speriamo non troppo lontano, in cui non ci saranno più impiegati allo sportello ma si useranno assistenti vocali, AI, machine learning e altri sistemi già disponibili. Un racconto liberamente ispirato al racconto di Asimov “The fun they had – Come si divertivano” del 1951 | | | |
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L'area degli "ecosistemi" è la più debole del Piano Triennale per l'informatica delle PA. La colpa è la mancanza di una politica industriale su questi temi. Tutti i governi hanno fallito a riguardo, vediamo se il nuovo riuscirà nell'impresa. Il futuro di Agid è un tassello di questo quadro più ampio | | | |
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