Dalla COP30 arriva un messaggio netto: l’innovazione resta l’ultima carta per evitare il worst case climatico. Ma in Europa la spinta del Fit for 55 scricchiola sotto il peso dei costi, mentre Bruxelles mette in campo una nuova leva: i crediti internazionali di CO₂. In Italia, intanto, alcune filiere corrono e trainano la svolta green, altre arrancano.
Gli articoli usciti questa settimana su Agendadigitale.eu aiutano a separare hype e realtà: misuriamo quanta energia e quanta acqua consuma davvero l’AI, e chiediamo all’AI stessa di cosa abbia bisogno per servire la transizione (spoiler: cultura digitale oltre che algoritmi). Zoomiamo poi sull’idrogeno verde: cos’è, dove può fare la differenza, e perché molte promesse restano in bilico tra tecnologia, costi e infrastrutture. Chiudiamo con un fact-check sui limiti dell’AI climatica: modelli addestrati su dati datati, footprint non banale, rischi di overselling.
Ma poi anche: l’Italia registra un boom di datacenter, è una sfida economia e di sostenibilità assieme. E, come se non bastasse, anche una prova di sovranità tecnologica per il Paese (e l’Europa).
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AlessandroLongo, Direttore responsabile
La Cop30 a Belém non è solo rito. Nonostante il target 1,5 °C sembri ormai fallito, innovazione e costi spingono le rinnovabili oltre i fossili. La Cina guida investimenti e produzione, l'Europa tentenna, gli USA assenti. Le Cop restano necessarie per governance globale, transizione giusta, Green Deal
A cinque anni dal Fit for 55, i dati della Zero Carbon Policy Agenda mostrano un divario crescente: costi elevati, riduzioni lente e target 2030 fuori portata. L’ETS resta lo strumento più efficiente, ma servono neutralità tecnologica e geografica per ridurre l’euro/ton evitata
Due nuovi studi misurano l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale. Dai server americani ai singoli prompt, emergono dati concreti su energia, acqua e CO₂, e una sfida: rendere l’AI efficiente senza aumentare il consumo globale
L’Unione europea introduce la possibilità di usare crediti internazionali di CO₂ fino al 5% per raggiungere gli obiettivi al 2040, segnando una svolta pragmatica e un ritorno ai meccanismi di mercato nella politica climatica europea
La transizione ecologica delle imprese italiane procede tra innovazione tecnologica, efficienza energetica e nuove strategie produttive. I settori più dinamici tracciano la rotta verso un modello industriale più sostenibile e competitivo
Le stime sulla produzione di idrogeno verde crollano. Tra tagli, ritardi e leadership cinese, l’industria affronta il primo vero test della transizione energetica globale
L’idrogeno verde non è solo una tecnologia emergente, ma una nuova architettura energetica: unisce rinnovabili, industria e mobilità in un unico ecosistema sostenibile. Ecco cos'è, come si produce, perché è considerato la risorsa del futuro
Senza infrastrutture digitali solide, senza dati di qualità e senza una reale trasformazione culturale, l’intelligenza artificiale rischia di restare un esperimento isolato, incapace di generale valore concreto. Ecco perché i vantaggi tardano ad arrivare nelle aziende di utilities, energia elettrica e rinnovabili
I modelli di AI climatica imparano da dati storici, ma il clima odierno non segue più regole note. Le previsioni diventano complesse e il loro impatto energetico solleva nuove domande sulla sostenibilità di una tecnologia che vuole salvare il pianeta
La prima testata italiana dedicata all’Agenda digitale: tutto ciò che bisogna sapere per essere aggiornati sui progressi (e intoppi) della trasformazione digitale dell’Italia. Commenti e analisi dei protagonisti del mondo pubblico, privato e dell’accademia; casi di studio e scenari.
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