Agendadigitale.eu - Scuola Digitale Direttore responsabile:
Alessandro Longo |
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La pandemia ha accentuato i divari socio-culturali e abbassato i livelli di apprendimento, ma la crisi è in corso da anni. Le rilevazioni Ocse-Pisa 2022 mostrano un calo delle prestazioni in tutta Europa, non solo in Italia. La didattica a distanza non è l'unico problema; serve una riflessione più profonda sulla visione della scuola
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Ci troviamo a un bivio: abbracciare le opportunità offerte dall'intelligenza artificiale nel settore educativo, adeguandoci ai suoi ritmi; oppure rimanere ancorati a modelli obsoleti, rischiando di perdere il treno del progresso. La tecnologia, se ben gestita, può democratizzare l'istruzione, ma serve una formazione adeguata degli insegnanti e una valutazione attenta dei risultati | | | |
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Due ricerche analizzano l'uso precoce di smartphone e AI tra i giovani. Lo studio Milano-Bicocca evidenzia effetti negativi sull'apprendimento e disuguaglianze educative. La ricerca TgmResearch-NoPlagio mostra l'uso diffuso dell'IA per compiti scolastici, con preoccupazioni sull'affidabilità. Entrambi gli studi invitano adulti e insegnanti a guidare un uso consapevole | | | |
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L'IA generativa sta trasformando l'istruzione, personalizzando l'apprendimento e migliorando l'analisi dei dati. Con un mercato previsto in crescita del 36% annuo, l'IA offre tutor virtuali, piattaforme adattive, e strumenti di realtà aumentata. Tuttavia, l'integrazione dell'IA richiede un approccio etico, affrontando privacy, bias algoritmici e disuguaglianze digitali | | | |
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La rete di 55 scuole del Friuli-Venezia Giulia ha creato la prima guida italiana sull'uso dell'Intelligenza Artificiale generativa (IAg) in campo educativo. Coordinato dal Liceo classico “Jacopo Stellini” di Udine, il progetto ha coinvolto dirigenti, docenti e studenti, promuovendo l'uso responsabile e creativo dell'IAg | | | |
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Da gennaio a luglio 2024, le ispezioni del Garante privacy includono le scuole per i trattamenti dati su piattaforme di registro elettronico e suite digitali. È essenziale una preparazione accurata, coinvolgendo il responsabile della protezione dei dati (DPO) e mantenendo alta l'attenzione anche dopo luglio | | | |
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Nelle mani di insegnanti competenti, l'uso dei dispositivi a scuola è un vantaggio, non una iattura. Proibirne l'uso è controproducente oltre che miope. Quello di cui c'è bisogno sono nuove alleanze educative, che si basino su ricerca, metodologie e pratiche condivise | | | |
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