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Oggi su Agendadigitale.eu mettiamo a fuoco un tema chiave: le regole (e i rinvii) che stanno ridisegnando il digitale italiano ed europeo. Dal Milleproroghe 2026 alle telecomunicazioni in crisi, fino al rinnovo delle frequenze 2029 e alle scelte sul 5G standalone, analizziamo cosa cambia per investimenti, concorrenza e qualità dei servizi.
Sul fronte UE, il “Digital Omnibus” promette semplificazione ma rischia di aumentare la complessità, soprattutto su data breach, notifiche e poteri. E mentre cybersecurity, privacy e standard (EUCC, ISO/IEC 27701) entrano sempre più nelle decisioni aziendali, l’AI resta al centro: dal lavoro nella PA alla scrittura di codice, dal copyright alle strategie industriali, senza dimenticare impatto ambientale e competenze che serviranno entro il 2030.
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Il decreto dell’11 dicembre 2025 rinvia scadenze su fisco, lavoro, welfare, sanità e imprese. Ecco le proroghe più rilevanti e cosa indicano sui limiti dell’attuazione, tra coordinamento normativo, sistemi informativi e capacità amministrativa | | | |
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Le telecomunicazioni italiane scontano il ritardo europeo in reti, cloud e chip, mentre la concorrenza delle Big Tech e una regolazione miope comprimono margini e investimenti. Servono riforme, mercato unico digitale e nuove architetture di rete per evitare un indebolimento irreversibile | | | |
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Nel rinnovo delle frequenze al 31 dicembre 2029 non esiste un automatismo di riequilibrio a favore dell’operatore meno dotato. La decisione richiede valutazioni caso per caso, fondate su criteri obiettivi, trasparenti, non discriminatori e proporzionati | | | |
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Il Digital Omnibus promette risparmi e meno burocrazia, ma rischia di trasferire la complessità nella governance tecnica, nella gestione incidenti e nella capacità di dimostrare la compliance, aprendo una fase pluriennale di incertezza regolatoria per imprese e PA | | | |
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violazione dati personali
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Il Digital Omnibus ridisegna la disciplina del data breach nel GDPR, alzando la soglia del rischio e riallineando le notifiche con l’ecosistema NIS2. Cambiano tempi, interlocutori e ruolo del Garante, mentre l’interessato vede affievolirsi i segnali sulla vita dei propri dati | | | |
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certificazioni di sicurezza | | | | | |
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