Gli strumenti

Procurement trasparente, il ruolo dei dati nella tracciabilità del denaro pubblico

Il controllo della spesa pubblica, attraverso la tracciabilità di denaro che fondamentalmente deriva dalle tasse dei cittadini, può essere ampliato al monitoraggio civico attraverso la diffusione di dati accessibili, tramite apposite soluzioni informatiche: vediamo qual è lo scenario in Italia e all’estero

Pubblicato il 05 Mar 2020

Federico Morando

CEO and co-founder at Synapta, independent researcher

eprocurement

La tracciabilità dei flussi di denaro pubblico è un tema dal valore anche sociale e democratico: adeguati strumenti informatici possono dare supporto a questi aspetti attraverso la diffusione di dati accessibili. Infatti, la possibilità di mettere facilmente a disposizione i dati sui flussi di denaro pubblico abilita il monitoraggio civico potenzialmente da parte di chiunque, e la capacità di giornalisti, associazioni ed imprese di facilitare questa attività (per fini filantropici o nell’interesse di specifici soggetti o gruppi). Questo è compatibile con lo spirito della Direttiva europea 24/2014 sul public procurement, che individua tre principi chiave per le procedure che regolano gli acquisti pubblici: equo trattamento tra i potenziali fornitori, non discriminazione, e trasparenza. Certamente qui la trasparenza è anche mezzo per abilitare la concorrenza, ma le norme nazionali si spingono oltre.

Public procurement e tracciabilità

Dati e soldi pubblici sono strettamente legati da quando gli uomini hanno cominciato a raccogliere informazioni in modo strutturato (pensate alle tavolette in caratteri cuneiformi utilizzate per tenere la “contabilità pubblica”). Inoltre, il public procurement  ha un valore che, in molti Paesi europei, si aggira sul 20% del PIL e raramente a livello mondiale scende sotto il 10% del prodotto interno lordo. Ciò implica che la gestione degli acquisti pubblici influenza l’efficienza complessiva e le potenzialità innovative dei sistemi economici di tutti i Paesi.

Siccome i soldi degli acquisti pubblici provengono sostanzialmente dalle tasse pagate dai cittadini, il controllo ed il monitoraggio sull’uso di queste risorse è un tema democratico fondamentale (si pensi, per riassumere, allo slogan “No taxation without representation” già nel Settecento). D’altro canto, l’informatica apre a forme di controllo diffuso sull’utilizzo dei soldi pubblici, che potenzialmente estendono la possibilità di scrutinio dai rappresentanti eletti a ciascun singolo cittadino, passando per la stampa ed organizzazioni private di vario genere.

L’amministrazione trasparente in Italia

In Italia, la Legge Anticorruzione ed il cosiddetto Decreto “Trasparenza” hanno rafforzato in capo agli enti pubblici obblighi di pubblicazione di dati relativi, tra l’altro, alle loro spese. Frequenze di pubblicazione, formati e contenuti devono seguire uno standard, che molto spesso (non senza eccezioni) viene applicato scrupolosamente. I siti web degli enti rappresentano la principale vetrina di questi obblighi di trasparenza (almeno a livello di singolo ente, perché l’aggregazione di questi dati offre importanti opportunità di comparazione ed analisi).

Di recente, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha aggiornato il proprio Monitoraggio conoscitivo che approfondisce quanto, e in quale modo, vengano utilizzati gli strumenti che le Pubbliche Amministrazioni devono mettere a disposizione ai fini di trasparenza, e in particolare la sezione “Amministrazione trasparente” dei siti istituzionali dei Comuni capoluogo di Regione.

Nel periodo gennaio 2018 – agosto 2019, la sezione più visitata in termini assoluti risulta quella del Comune di Milano, mentre il maggior numero di accessi in proporzione al numero di abitanti è avvenuto per le pagine del Comune di Venezia (2,9 accessi per abitante). Sul totale dei 20 Comuni considerati, il numero di visite ha raggiunto poco meno di 3,5 milioni.

Interessante notare come quella più visitata sia proprio la sotto-sezione relativa a bandi di gara e contratti, ossia una delle principali fonti di informazioni su entità e destinazione della spesa degli Enti, con il 39% delle visualizzazioni. (Il che smentirebbe in parte l’idea che il maggior interesse dei cittadini sia quello voyeuristico sui compensi di dirigenti e consulenti.)

Insomma, la pubblicazione di questi dati non sembra essere passata inosservata, per lo meno non a cittadini e comunità che ne hanno percepito tangibilmente l’utilità. D’altro canto, è probabile che solo mediante l’approfondimento degli specifici documenti relativi a singoli casi, o all’opposto tramite l’aggregazione e messa a disposizione massiva di dati, si possano estrarre informazioni realmente rilevanti per un’analisi più consapevole. Insomma, gli open data sono una condizione necessaria, ma probabilmente non sufficiente per il monitoraggio civico.

La situazione all’estero

Guardando all’estero, le informazioni disponibili sono potenzialmente molte, ma anche frammentate. A livello comunitario, ad esempio, la Commissione europea mette a disposizione un osservatorio sulla gestione del public procurement negli Stati membri, che include anche una sorta di pagella secondo le dimensioni prima citate, tra le quali figura la trasparenza. Più in generale, non di rado è più agevole reperire informazioni sui bandi al momento aperti, rispetto allo storico delle assegnazioni, ossia i contratti.

D’altra parte il focus dei principali aggregatori pare essere questo, se guardiamo ad esempio a Open Tenders, motore di ricerca sui bandi pubblici a livello europeo (tra l’altro nato proprio mediante finanziamento europeo nel programma Horizon 2020), oppure France Marchés, se cerchiamo un potenziale equivalente a livello nazionale. Mentre in alcuni casi, come quello dell’aggregatore Public Contracts of Scotland (che prende le mosse da una normativa in materia analoga a quella italiana), è possibile un monitoraggio dei contratti che la Pubblica Amministrazione ha stipulato con i propri fornitori.

Lo scenario italiano

Non mancano le pubblicazioni liberamente accessibili e riutilizzabili, quali il portale Open Data della Banca Dati Amministrazioni Pubbliche gestita dalla Ragioneria dello Stato, che riporta tra l’altro dati dei bilanci delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche il dettaglio dei pagamento dello Stato ad esempio per missione e categoria di spesa. Restando su dati di interesse nazionale, ma spostandosi sul fronte community e fruizione dei dati, sulla base degli Open Data del Ministero dell’Economia e delle Finanze è stata anche realizzato budget.g0v.it, uno specifico focus sulla Legge di bilancio, pubblicato da Copernicani.

Di grande interesse – anche perché in qualche modo “integrato” dalla pubblicazione alla facilitazione del riutilizzo – è pure l’ecosistema del pluripremiato portale OpenCoesione.gov.it, che pubblica una grossa mole di dati relativi ai contributi collegati alle politiche di coesione in Italia, con lo scopo esplicito di promuovere “una diffusa partecipazione civica”. Partecipazione che è venuta in particolare tramite alcuni progetti collegati, in primis Monithon.it – iniziativa indipendente di monitoraggio civico basata sui dati di OpenCoesione – e poi A Scuola di OpenCoesione (ASOC), un articolato percorso didattico, che promuovere nelle scuole attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici. Nelle 7+1 edizioni dell’iniziativa (il +1 si riferisce ad un’edizione europea), sono stati coinvolti circa 26.000 studenti di 1.000 diverse classi.

Se intorno alle opportunità della trasparenza il consenso può dirsi ampio, meno immediato è comprendere in quale modo questa possa effettivamente realizzarsi. Come orientarsi tra i dati (eventualmente) pubblicati? Con quali chiavi di lettura analizzarli? OpenCoesione ha integrato pubblicazione dei dati e piattaforma di fruizione, lasciando ad iniziative civiche la parte di engagement. Ci sono però anche approcci differenti. Ad esempio, tra i progetti in beta permanente, ma con una lunga storia, va citata senz’altro la piattaforma open source OpenBilanci.it, che si descrive come il posto in cui “[i] bilanci degli ultimi dodici anni di tutti i Comuni sono ora realmente pubblici.” In effetti si tratta di una piattaforma che mette a disposizione una grande quantità di dati, potenzialmente riusabili da parte di cittadini, media e ricercatori. Qui i dati erano già (più o meno, ed in formati più o meno fruibili) open, ma sicuramente era necessario molto lavoro per renderli davvero fruibili ed analizzabili.

Modelli di sostenibilità

Inoltre, è interessante analizzare il modello di sostenibilità economica di OpenBilanci, che fa leva su un mix tra un soggetto gestore for profit (DEPP Srl – che è tra l’altro il partner tecnico di OpenCoesione) ed il supporto di soggetti no profit (è tuttora supportato dalla Fondazione Open Polis ed è nato ed è stato conosciuto anche col supporto di varie associazioni, tra cui Linked Open Data Italia e Wikitalia).

Ricercare OpenBilanci all’interno di altre piattaforme che permettono il monitoraggio di parte dei flussi di soldi pubblici è un altro esercizio interessante. Infatti, la piattaforma è stata sviluppata con il contributo della Regione Lazio tra il 2013 ed il 2014, ma ulteriormente sostenuta da enti che hanno scelto di integrare la piattaforma coi loro portali istituzionali. E dunque si possono vedere su OpenCoesione.gov.it i fondi FESR del Bando Open Data Lazio con cui OpenBilanci è stato supportato, oppure analizzare su ContrattiPubblici.org alcuni dei Comuni che hanno acquistato il servizio OpenBilanci da DEPP Srl. (Tra questi spicca il Comune di Firenze, ed approfondendo si scopre che questo ente ha abbracciato il progetto già nel 2011-2012 e continua tuttora a metterlo a disposizione dei cittadini.)

E gli ultimi esempi ci portano a parlare di un modello di sostenibilità ancora differente. L’iniziativa ContrattiPubblici.org è sempre basata su Open Data – in particolare quelli pubblicati ai sensi della Legge Anticorruzione – ma qui una start-up innovativa (for profit) ha costruito un business model sul riutilizzo. E a differenza del caso di OpenBilanci, in cui i “clienti” erano le PA interessate ad integrare alcuni dei servizi offerti sulla piattaforma sul loro portale, nel caso di ContrattiPubblici.org i principali clienti sono fornitori della PA, che vogliono fare ricerca e business intelligence sugli acquisti di lavori, beni e servizi della PA stessa.

I confini tra riusi commerciali o for profit sono sempre laschi, con possibilità di nuovi sviluppi, come il paradigma Open Data raccomanda. Ad esempio, Cerved e SpazioDati hanno esplicitamente dichiarato a più riprese di fare uso all’interno di proprie analisi dei dati di OpenCoesione; oppure ContrattiPubblici.org è sì nato in primo luogo come strumento di analisi per i fornitori della PA, ma ha una versione gratuita accessibile a qualunque cittadino e molti use case da parte delle stazioni appaltanti per fare benchmarking o scegliere nuovi fornitori. Infine, è opportuno almeno menzionare casi di riutilizzo più verticali, magari finanziati in crowdfunding, con tempi di vita ed obiettivi più precisi: un caso interessante è Ricostruzione trasparente, piattaforma per il monitoraggio della ricostruzione dopo i terremoti del 2016 e 2017 nel Centro Italia; comprese varianti di tipo più istituzionale, come Ricostruzione trasparente.

In conclusione di questa rassegna mi pare anche opportuno menzionare una cosa che manca all’appello. Infatti, per capire meglio i dati sui flussi di soldi pubblici, ed in particolare sui contratti, servirebbero anche molti dati sulle imprese. A questo proposito val la pena menzionare almeno come inciso che la situazione italiana è una delle più chiuse al mondo, ed anche portali internazionali come Ricostruzione trasparente (per altro un soggetto con un interessante ed articolato modello di governance e sostenibilità economica) non hanno alcuna copertura sui dati nostrani, che il sistema delle Camere di Commercio mette a disposizione soltanto tramite una rete di distributori commerciali. Naturalmente si può ovviare a questa mancanza tramite partnership commerciali, ma le iniziative di community sono particolarmente limitate da questo punto di vista.

Conclusione

Una reale trasparenza sulla spesa pubblica è probabilmente il risultato di mix di fattori: disponibilità di dati (anche relativi al passato), qualità degli stessi, frequenza di aggiornamento, strumenti per analizzarli, partecipazione civica. E per realizzare combinazioni efficaci serve anche un mix di attori: enti pubblici ed un contesto normativo idoneo (ma, soprattutto, funzionari intraprendenti e generosi!) per avere a disposizione dati aggiornati e riutilizzabili; soggetti della società civile – attivisti, ricercatori, giornalisti – che possano “mediare” la lettura di dati a volte complessi; aziende con modelli di business sostenibili, ma anche attenzione all’impatto sociale.

È proprio sul tema di questo mix di fattori ed attori che si focalizzerà l’incontro connesso all’Open Data Day in programma (in contemporanea ad almeno 70 altri eventi nel mondo) a Torino sabato 7 marzo, aperto a gratuitamente a tutti (è sufficiente registrarsi). Si tratta di un evento organizzato ogni anno a livello mondiale, ma in modo decentralizzato e bottom-up, per fare divulgazione, attività applicate e community building sull’utilizzo dei dati aperti. Attivisti appassionati di riutilizzo dei dati, ricercatori di enti pubblici e privati, sviluppatori software open source, funzionari pubblici, imprenditori che fanno leva sulle informazioni del settore pubblico per costruire i loro modelli di business, o semplici curiosi si riuniscono per scambiare esperienze e costruire nuovi progetti legati agli Open Data.

_

Note

Disclosure: l’autore di questo articolo è anche co-fondatore ed amministratore di Synapta, la start-up innovativa che ha sviluppato ContrattiPubblici.org.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2