fascicolo sanitario

Telemedicina, l’Italia ci crede. Ma ora serve una “fusione” con l’Fse

Spesa in crescita per le tecnologie Ict in medicina, ma l’espansione resta ferma. Un’integrazione dei nuovi servizi con quelli del Fascicolo digitale sarà strategica per favorire un approccio interoperabile alla gestione dei dati. Ecco lo scenario

Pubblicato il 18 Lug 2019

Giuseppe De Pietro

Direttore Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni - CNR

telemedicina

Lo sviluppo della telemedicina non può prescindere dalla presenza di regole e standard tecnici a supporto di interoperabilità e  gestione dei processi. Per un reale decollo su scala nazionale serve la definizione delle regole di integrazione con il FSE, a patto di dotare quest’ultimo delle nuove funzionalità richieste per tale scopo.

Il Fascicolo Sanitario Elettronico è oramai una realtà in molte delle regioni italiane avviate sulla strada della Sanità digitale; il processo di dispiegamento dell’infrastruttura procede secondo il percorso delineato dalle normative attuali con una copertura sempre maggiore della popolazione Italiana.

Una volta, però, che i documenti ed i dati vengono memorizzati e resi potenzialmente disponibili agli utenti autorizzati, per rendere facilmente fruibile il patrimonio informativo del FSE è di fondamentale importanza sviluppare applicazioni evolute in grado di valorizzare le informazioni per supportare i processi di prevenzione, diagnosi e cura, nonché il monitoraggio e la ricerca scientifica. Uno dei settori che più si presta a rendere utili ed efficaci le informazioni contenute nel FSE è quello della telemedicina.

A cosa serve la telemedicina e perché occorre farla crescere

Per telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. (1)

Tali servizi nascono con le finalità di supportare i processi di Prevenzione secondaria, Diagnosi, Cura, Riabilitazione e Monitoraggio, e possono essere classificati nelle seguenti macro-categorie:

  • Telemedicina specialistica, che comprende le varie modalità con cui si forniscono servizi medici a distanza all’interno di una specifica disciplina medica. Può avvenire tra medico e paziente oppure tra medici e altri operatori sanitari
  • Telesalute, che attiene principalmente al dominio della assistenza primaria. Riguarda i sistemi e i servizi che collegano i pazienti, in particolar modo i cronici, con i medici per assistere nella diagnosi, monitoraggio, gestione, responsabilizzazione degli stessi
  • Teleassistenza, con la quale si intende un sistema socio-assistenziale per la presa in carico della persona anziana o fragile a domicilio, tramite la gestione di allarmi, di attivazione dei servizi di emergenza, di chiamate di “supporto” da parte di un centro servizi

In Italia, la spesa per la telemedicina (24 milioni di euro stimati nel 2017) è in continua crescita, ma la diffusione rimane stabile (2). Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che i servizi sono disponibili in maniera disomogenea sul territorio nazionale con implementazioni assai diverse e con scarsissima interoperabilità e/o possibilità di riuso.

Gestione dei dati, i nodi regolamentari

Passi verso la soluzione di tali problematiche sono stati fatti dalle istituzioni competenti proponendo l’elaborazione di un modello di governance condiviso, con l’obiettivo di armonizzare gli indirizzi e i modelli applicativi. A tale riguardo, il Gruppo di Lavoro per la Telemedicina, istituito dal Ministero della Salute presso il Consiglio Superiore della Sanità, ha definito le Linee di Indirizzo nazionale per la Telemedicina, approvate alla Conferenza Stato-Regioni il 20 febbraio 2014. Tali linee, tuttavia, forniscono indicazioni e definizioni di livello generale in merito alla tipologia dei servizi ed alla modalità di erogazione, ma non contengono specifiche tecniche per l’implementazione.

Un primo aspetto fondamentale è quello della gestione dei dati che sottende a tutti i processi legati alla Telemedicina. La produzione di informazioni nell’ambito delle differenti tipologie di servizi sanitari erogati in regime di Telemedicina pone un problema di archiviazione e consultazione di tali informazioni.

Inoltre, durante l’erogazione delle prestazioni sanitarie in tale modalità, medici ed operatori sanitari potrebbero aver bisogno di consultare la storia clinica del paziente in esame (es. nel corso di un teleconsulto o di una telecooperazione sanitaria, un medico specialista può avere l’esigenza di consultare il patient summary del paziente per analizzare eventuali terapie in corso)

Da quanto su esposto, appare chiaro che l’integrazione di servizi di Telemedicina con quelli del Fascicolo Sanitario Elettronico favorirebbe senz’altro un approccio integrato ed interoperabile alla gestione del dato.

Integrazione dei servizi di Telemedicina con il Fascicolo Sanitario Elettronico

La natura delle informazioni trattate durante l’erogazione di servizi di Telemedicina è piuttosto eterogenea:

  • Testi: di solito accompagnano ogni altro tipo di dato sotto forma di storia clinica del paziente, dati anagrafici, ecc.
  • Immagini: sia digitalizzate a partire da fonti analogiche sia direttamente digitali, riguardano molte discipline (radiologia, dermatologia, anatomia patologica…)
  • Audio: per esempio suoni provenienti da uno stetoscopio
  • Video: immagini da endoscopia, ecografia, videoconferenza nel consulto su paziente (per es. Tele psichiatria)
  • Altri dati: segnali ECG e altri segnali provenienti da monitoraggio di parametri fisiologici

Le tipologie di informazioni che possono confluire nel FSE, (come definite nel DPCM n. 178 del 29/9/2015), comprendono i documenti e dati che possono essere prodotti dalle applicazioni di telemedicina. Tuttavia, allo stato attuale vi è mancanza di regole atte a definire le modalità di integrazione di tali informazioni con il FSE ed in grado di identificare:

  • Tipologia dei dati da registrare nel FSE (fisiologici, immagini, comportamentali, ambientali, …)
  • Formato e modalità di rappresentazione dei dati da memorizzare (a partire dagli standard esistenti)
  • Localizzazione della sezione del FSE atta a contenere tali dati
  • Modalità di interazione con i servizi offerti dai sistemi di FSE

I dati che in prima analisi devono confluire nel FSE sono i dati biomedicali. Tali informazioni possono essere dati “certificati” (prodotti da medici o operatori sanitari, come ad esempio referti, immagini medicali, ecc.) e dati “non certificati” (non prodotti da medici o operatori sanitari, ad esempio acquisiti da sensori a casa del paziente).

Dati “certificati” e non, ecco come vanno gestiti in Telemedicina

Per ciò che concerne quest’ultima tipologia di dati, essi devono poter essere memorizzati in forma “raw” o in maniera strutturata; dovrebbe essere prevista, quindi, la possibiità di rappresentare i dati in forma aggregata in opportuni report (documenti). Il formato da utilizzare per tali report potrebbe essere conforme allo standard HL7 CDA Rel. 2. In particolare, il formato dovrebbe rispettare le specifiche HL7 PHMR – Personal Healthcare Monitoring Report, un template per la rappresentazione di dati di monitoraggio in documenti CDA. La semantica da rispettare per la rappresentazione dei dati dovrebbe essere conforme a standard del settore, quali SNOMED, LOINC, UCUM e ISO/IEEE 11073.

Altro aspetto particolarmente importante è riferito in quale sezione del FSE tali dati andrebbero memorizzati. In dettaglio, i dati certificati dovrebbero essere memorizzati seguendo le regole del FSE, mentre i dati non certificati potrebbero confluire in una sezione specifica del taccuino personale del cittadino, definita come una sezione riservata del FSE nella quale il cittadino può immettere informazioni sul proprio stato di salute.

Una volta affrontata la problematica di come e dove memorizzare i dati nel FSE, l’ultimo aspetto riguarda l’interazione da parte delle applicazioni di telemedicina con i servizi del FSE. La memorizzazione e consultazione di dati certificati deve necessariamente utilizzare i servizi già previsti dal FSE (anche se allo stato attuale le specifiche tecniche di cui al DPCM 178/2015 normano puntualmente la gestione del documento piuttosto che del dato)

La memorizzazione e consultazione di dati non certificati richiede, invece, lo sviluppo di nuove funzionalità. A titolo di esempio, la sezione taccuino del FSE dovrebbe essere dotata di servizi quali la ricezione dati in modalità streaming, generazione di report per la presentazione aggregata di serie di dati (es. andamento pressorico durante la settimana), verifica della qualità del dato, etc.

In conclusione, lo sviluppo delle applicazioni di Telemedicina non può prescindere dalla presenza di regole e standard tecnici di riferimento a supporto dell’interoperabilità e della gestione dei processi in accordo con le linee di indirizzo per la telemedicina già emanate. Un buon punto di partenza potrebbe essere rappresentato dalla definizione delle regole di integrazione con il FSE a patto di dotare quest’ultimo delle nuove funzionalità richieste per tale scopo.

(1) http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&i d=2129

(2) “Sanità Digitale: uno spazio per innovare”, Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano)

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2