L'analisi

AI, serve una regolamentazione che parli anche alle macchine: gli scenari

Non solo leggi per gli umani: l’autonomia decisionale delle macchine richiede una regolamentazione dell’AI che parli direttamente alla tecnologia. Dal nuovo report ENISA allo strumento della privacy by design, i passi verso una governance multilaterale per l’intelligenza artificiale

Pubblicato il 22 Gen 2021

Giuseppe D'Acquisto

Funzionario del Garante per la protezione dei dati personali, Titolare dell’insegnamento di intelligenza artificiale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università LUISS Guido Carli

AI-tecnologia-regolamentazione

Urge una regolamentazione dell’intelligenza artificiale (AI) che non si occupi soltanto dei comportamenti umani, ma che comprenda il modo in cui la tecnologia opera e ne indirizzi il funzionamento verso il bene individuale e collettivo. Una regolamentazione che parli direttamente alla tecnologia, che ne utilizzi, innanzitutto, il linguaggio.

L’intelligenza artificiale offre infatti enormi opportunità, ma espone a rischi ancora non del tutto identificati: è compito del regolatore individuare norme che promuovano i benefici derivanti dal loro utilizzo, ma prevengano e riducano l’incidenza dei rischi che possono comportare. Rischi generati proprio dall’autonomia decisionale della macchina, che non sempre possono essere mitigati con prescrizioni unicamente giuridiche, o di natura comportamentale, indirizzate all’uomo.

Se compete alla macchina l’ultima parola sulle decisioni e se vogliamo delegare alla macchina il potere di decidere su questioni che vanno perfino oltre i nostri limiti cognitivo-computazionali, regolare qualcosa nata con l’intento di agire in autonomia sembra essere una contraddizione. Questa incongruenza non può essere risolta con uno sguardo parziale, che si interessi solo del comportamento umano: rischieremmo di ricondurre tutto alla alternativa dicotomica tra proibizione e autorizzazione. Anche se potenzialmente idonea a ridurne i rischi alla radice, questa dicotomia impedisce nello stesso tempo di ottenere i benefici della tecnologia stessa.

Regolamentazione AI: cosa contiene il nuovo report ENISA

Lo scorso 15 dicembre l’Agenzia Europea per la Cybersecurity (ENISA) ha pubblicato il report AI Threat Landscape, un documento di policy molto importante sulle minacce di sicurezza per le applicazioni di intelligenza artificiale che contiene, tra l’altro, una tassonomia degli asset dell’ecosistema AI e una classificazione di potenziali vulnerabilità e tipi di attacco a cui potrebbe essere sottoposto.

Il documento ha una forte connotazione tecnologica, che si inquadra all’interno della più ampia strategia di governance dell’Intelligenza artificiale lanciata dalla Commissione Europea nel febbraio 2020 con il White paper On Artificial Intelligence – A European approach to excellence and trust.

Artificial Intelligence Threat Landscape

Artificial Intelligence Threat Landscape

Guarda questo video su YouTube

Video: AI Threat Landscape – ENISA (Inglese)

Il report rende ormai chiaro che per regolamentare l’intelligenza artificiale non si può fare a meno di conoscerne a fondo il funzionamento.

Oggi le leve di cui disponiamo per una regolamentazione technology based dell’intelligenza artificiale sono quelle della privacy by design e della sicurezza. Sebbene si tratti di termini ormai entrati nel lessico comune, l’analisi di ENISA mostra senza dubbio l’esistenza di un ampio margine di miglioramento.

Il report ha il merito di mostrare lo scenario concreto nel quale sicurezza e privacy by design troveranno applicazione nel settore dell’intelligenza artificiale e come esse devono essere declinate: alle tecniche più consolidate, come la pseudonimizzazione e l’anonimizzazione dei dati, si affiancano già tecniche relativamente più nuove come la zero knowledge e la secure multiparty computation, che escono dal recinto dell’accademia o della ricerca per diventare applicazioni concrete in grado di offrire quelle tutele integrate nel trattamento richieste dal GDPR[1].

Ma nel dibattito in corso in Europa, e di cui questo report di ENISA fa parte, si comincia a comprendere che ci sono questioni molto sottili in cui le sfumature saranno determinanti per decretare il successo o l’insuccesso di una tecnologia, l’efficacia o l’inefficacia delle regole. In un settore data-intensive e computational-intensive come l’intelligenza artificiale, la tutela potrà essere assicurata (oppure no) e la tecnologia potrà affermarsi (oppure no) a condizione che siano realizzati anche altri tipi di interventi. Dovranno entrare a far parte delle considerazioni relative a sicurezza e privacy by design componenti nuove: ad esempio, la definizione del campione di dati per l’addestramento degli algoritmi di machine learning, la scelta dei modelli di regressione o delle label per evitare classificazioni discriminatorie, la selezione di librerie software affidabili.

La Privacy by design come strumento efficace nella regolamentazione AI

Il Regolamento Generale per la Protezione dei Dati Personali ha introdotto il concetto di privacy by design allo scopo di integrare le tutele nel trattamento dati.

La privacy by design, lungi dall’essere uno slogan, ci appare come lo strumento di maggior efficacia nella disponibilità dei regolatori per parlare a tecnologie molto riluttanti all’idea di essere disciplinate e, in definitiva, per perseguire l’obiettivo di riportare la persona al centro del nuovo scenario tecnologico che si sta delineando molto rapidamente. In particolar modo nei casi in cui la tecnologia non soltanto rende difficile l’applicazione dei principi di legge nella loro accezione più tradizionale, ma si fonda addirittura sulla loro apparente negazione: nel caso dell’intelligenza artificiale, sono messe in discussione la supremazia del controllo umano e la responsabilità sul risultato, altrove – si pensi ad esempio alla blockchain – l’esercizio del diritto di cancellazione o la minimizzazione dei dati.

Già da oggi e ancor più in futuro, non sarà più sufficiente pensare di modellare in anticipo la tecnologia secondo principi giuridici collaudati, ma occorrerà fare lo sforzo di intervenire passo passo, sfruttando ogni potenzialità resa disponibile dalle tecnologie sia per ottenerne gli auspicati benefici, sia per ricevere tutele. La via della realizzazione tecnologica dei principi appare quella più idonea per pervenire all’obiettivo del pieno rispetto di questi principi anche in contesti tecnologici molto complessi, caratterizzati da relazioni diverse e non più soltanto bilaterali tra i soggetti utilizzatori dei dati e i soggetti generatori dei dati (si pensi alle applicazioni di contact tracing, all’IOT o, ancora una volta, a blockchain).

Regolamentazione AI: oltre la contrapposizione tecnologia/diritto

Non accorgersi di questo cambiamento e restare ancorati a una contrapposizione statica tra tecnologia e diritto sarebbe un errore.

Da una parte, il rischio è di non cogliere appieno l’aspetto della complessità del contesto e la novità dell’autonomia decisionale crescente delle macchine, e in definitiva di sottovalutare la portata innovativa delle tecnologie. Dall’altra, pensare che una autoregolamentazione tecnologica senza supervisione sia sufficiente per garantire tutele e sviluppo, rischia di far dimenticare che le tecnologie necessitano di buone regole.

È la storia delle tecnologie a insegnarcelo: i periodi di maggiore e più duraturo sviluppo sono stati causati dall’adozione di regole e standard internazionali universalmente riconosciuti, su cui sono stati costruiti servizi a beneficio universale. Le tecnologie di cui discutiamo sono ancora molto recenti, in larga misura danno luogo a una costellazione di applicazioni potenzialmente fertili ma molto frammentate: per uscire dalla sfera delle applicazioni di nicchia e scalare con un maggiore impatto, necessitano di buone regole. Regole che possono aiutare le tecnologie a dispiegare tutti i loro enormi benefici, ancora solo in parte intravisti.

In conclusione: una governance multilaterale per l’AI

Le nuove declinazioni dei principi giuridici tradizionali rendono possibile il dialogo tra diritti e tecnologie. Il conflitto temuto tra tecnologie e diritti si materializza solo se banalizziamo le questioni. Possiamo affermare che il ruolo di garanzia che può essere ricoperto dalle tecnologie è ormai noto alla comunità dei regolatori: oggi più che mai è dunque necessario proseguire in questa direzione, esplorando forme nuove ed efficaci di tutela, di modo che porre al centro i diritti e le libertà individuali significhi con sempre maggior concretezza preservare la persona non tanto dall’uso, quanto nell’uso e attraverso l’uso delle nuove tecnologie.

Il quadro regolatorio sulle nuove tecnologie che emerge dai documenti e dalle proposte elaborate in sede europea converge verso un approccio di governance multilaterale, fondato tanto su principi giuridici che mettono al centro la persona quanto sull’incentivo ad un impiego della tecnologia capace di superare i propri stessi limiti, divenendo strumento di maggior tutela ogniqualvolta il contesto sia di tale complessità da rendere inefficace o addirittura impossibile indirizzare il comportamento umano soltanto con prescrizioni di carattere giuridico. Le nuove tecnologie sono caratterizzate da grande fermento creativo. L’auspicio è che la loro regolamentazione non sia da meno.

____________________________________________________________________________________________

  1. Interessante osservare come l’EDPB abbia indicato nella Secure Multiparty Computation una delle tecnologie abilitanti per il trasferimento dei dati personali al di fuori dell’UE a seguito della sentenza Schrems II https://edpb.europa.eu/sites/edpb/files/consultation/edpb_recommendations_202001_supplementarymeasurestransferstools_en.pdf

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3