amnesty international

Videosorveglianza e perquisizioni, la polizia discrimina le minoranze: ecco la prova

Le leggi permettono agli agenti di fermare e perquisire cittadini e le loro proprietà (casa o auto) senza necessità di un provvedimento giurisdizionale. La pratica, già dichiarata incostituzionale, viene impiegata più che altro nei confronti di minoranze. Il rapporto di Amnesty International sull’uso a NYC

Pubblicato il 01 Mar 2022

Massimo Borgobello

Avvocato a Udine, co-founder dello Studio Legale Associato BCBLaw, PHD e DPO Certificato 11697:2017

Videosorveglianza

Amnesty International ha commissionato uno studio che mette in correlazione l’ubicazione delle videocamere di sorveglianza pubbliche con le perquisizioni stop-and-frisk, ossia una delle pratiche più discusse e contestate con cui opera la polizia statunitense, che non a caso è stata dichiarata incostituzionale.

Riconoscimento facciale vietato in Italia: ma solo per ora e con eccezioni

Amnesty International Decode Surveillance NYC

“Dal 2016, Amnesty Decoders ha sfruttato il microtasking e i metodi partecipativi della scienza dei cittadini per affrontare questioni di ricerca su larga scala sui diritti umani. Decode Surveillance NYC è stato lanciato nel maggio 2021. In dieci settimane, più di 7.000 volontari digitali da tutto il mondo hanno analizzato ogni incrocio di New York City. Lo sforzo ha individuato e classificato decine di migliaia di telecamere a circuito chiuso, rivelando per la prima volta quali aree della città sono più esposte alla sorveglianza tramite la tecnologia di riconoscimento facciale”.

In altri termini, volontari reclutati tra i più abituati ad utilizzare metodi digitali, hanno monitorato, tramite Google Street View, l’ubicazione delle telecamere di sorveglianza a New York City.

Il risultato è che su 45.000 incroci (monitorati tre volte ciascuno) sono state individuate oltre 25.500 telecamere.

Nel rapporto stilato, si ipotizza che circa 3.300 di queste telecamere siano di proprietà pubblica e utilizzate dal governo e dalle forze dell’ordine.

Videosorveglianza e stop and frisk

Il dato sul numero di dispositivi sarebbe, in sé e per sé considerato, anche neutro, sen non fosse che la maggioranza dei dispositivi pubblici risulterebbe situato nei quartieri più problematici, ossia il Bronx, il Queens e Brooklyn.

Questa concentrazione di dispositivi di sorveglianza è stata posta in correlazione con le perquisizioni di polizia denominate “stop and frisk” (che tradotto significa “ferma e perquisisci”).

Lo stop and frisk permette agli agenti di fermare e perquisire cittadini, le loro proprietà come la casa o automobile senza necessità di un provvedimento giurisdizionale.

In altri termini la polizia può fermare una persona, porre delle domande e, nel caso valuti, secondo la propria esperienza, che può essere stato commesso un reato o che potrebbe essere commesso, ha la facoltà di effettuare la perquisizione.

Questo metodo operativo ha determinato che, statisticamente, circa il 90% delle persone fermate lo sia stato senza un presupposto legalmente valido.

Non solo: la pratica viene impiegata prevalentemente nei confronti di minoranze (latinos ed afroamericani su tutte).

Nel 2013, lo stop and frisk è stato dichiarato incostituzionale dal giudice Shira Scheindlin, confermando la base discriminatoria di questo metodo operativo, basato sul ragionevole apprezzamento dell’agente.

Nonostante in più occasioni sia stato oggetto di vaglio giurisdizionale negativo, lo stop and frisk è ancora largamente diffuso e impiegato dalla polizia newyorkese.

Il report di Amnesty International Decode Surveillance NYC ha messo in luce la correlazione immediate e diretta tra luoghi sorvegliati con telecamere pubbliche e perquisizioni di questo tipo.

Conclusioni

New York è la città della “zero tolerance” policy: è evidente che questi metodi operativi ne facciano ampiamente parte.

Gli States, comunque, hanno un ordinamento giuridico che consente – o meglio, consentiva – controlli e perquisizioni a campione, ma che impone regole severissime per l’impiego delle intercettazioni.

In altri termini, gestire l’ordine pubblico con brutalità, e le indagini secondo la regola – formalissima – dell’albero dai frutti avvelenati.

Quest’ultima teoria, cui l’ordinamento giudiziario statunitense si conforma, prevede che nel caso una prova sia raccolta in spregio alle norme procedurali, sarà inutilizzabile in giudizio.

Questo determina formalismi e garanzie molto serie, ma alla portata della parte con più acculturata della cittadinanza.

Nel nostro sistema vige, invece, il principio del male captum, bene retentum: detto altrimenti, una prova acquisita illegalmente potrà sempre essere utilizzata in giudizio (a condizioni date), ferme restando le conseguenze, penali o disciplinari, per il pubblico ufficiale che ha violato la normativa di riferimento.

Lo stop and frisk è uno dei motivi di contestazione più eclatanti del movimento Black Lives Matters: la videosorveglianza correlata, oggi, viene, a sua volta, smascherata e individuata come strumento di oppressione delle minoranze, piuttosto che come strumento di ordine pubblico.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Analisi
Social
Video
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Agevolazioni
A febbraio l’apertura dello sportello Mini Contratti di Sviluppo
Quadri regolamentari
Nuovi Orientamenti sull’uso delle opzioni semplificate di costo
Coesione
Nuovo Bauhaus Europeo (NEB): i premi che celebrano innovazione e creatività
Dossier
Pubblicato il long form PO FESR 14-20 della Regione Sicilia
Iniziative
400 milioni per sostenere lo sviluppo delle tecnologie critiche nel Mezzogiorno
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalle aule al mondo del lavoro, focus sui tirocini della Scuola d’Arte Cinematografica
TRANSIZIONE ENERGETICA
Il ruolo del finanziamento BEI per lo sviluppo del fotovoltaico in Sicilia
Formazione
“Gian Maria Volonté”: dalla nascita ai progetti futuri, focus sulla Scuola d’Arte Cinematografica. Intervista al coordinatore Antonio Medici
MedTech
Dalla specializzazione intelligente di BionIT Labs una innovazione bionica per la disabilità
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati