Elezioni Bologna e Roma: innovazione digitale al ballottaggio

Cosa pensano i candidati al ballottaggio su innovazione e trasformazione digitale? Ecco un’analisi a partire dai programmi e dalle dichiarazioni ufficiali. Si parte da Bologna e Roma

Pubblicato il 15 Giu 2016

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Siamo ai ballottaggi e l’analisi delle posizioni dei candidati sulle tematiche della trasformazione digitale ci permette qualche valutazione anche di tipo generale.

Dopo l’analisi condotta in una logica di panoramica complessiva, proviamo pertanto ad effettuarne una un po’ più di dettaglio rispetto a quanto hanno espresso i candidati al ballottaggio nei loro programmi e nelle dichiarazioni ufficiali. L’obiettivo è anche quello di sollecitare il dibattito sui temi dell’innovazione e della trasformazione digitale che, pur presenti nei programmi, di fatto sembrano scomparsi dal confronto mediatico. Il rischio è che questa scomparsa faccia passare sotto traccia che questo tema è uno dei principali discriminanti tra chi è in grado di incidere sulla macchina amministrativa e chi no, chi può dare un messaggio di concretezza e chi invece denuncia mancanza di mezzi di realizzazione.

Lo schema di analisi che ho adottato si basa su un’articolazione abbastanza riconosciuta nell’ambito della strategia nazionale digitale e fa riferimento alle seguenti aree:

  • Open Government, e quindi trasparenza, supportata dai dati aperti, partecipazione e collaborazione, accountability;
  • Competenze digitali, uno degli elementi cruciali e di solito poco curato;
  • Sviluppo e integrazione digitale nei settori economici;
  • Servizi Digitali, nella logica definita dalla strategia nazionale per la Crescita Digitale;
  • Banda Ultralarga;
  • Smart City, nella sua definizione più ampia e che quindi include i temi della mobilità, dell’ambiente, del governo del territorio, dello sviluppo delle pratiche di condivisione.

Gli spunti per l’analisi[i] sono anche legati ad alcune iniziative in corso, di spinta alla strategia digitale nei territori, come Digitale in Comune.

Partiamo con i candidati al ballottaggio per Bologna (Virginio Merola e Lucia Borgonzoni) e Roma (Roberto Giachetti e Virginia Raggi).

Candidati al ballottaggio per Bologna

Open Government

  • Borgonzoni: dal programma e dalle dichiarazioni non si evince una posizione in merito. Non ha aderito alla campagna per la trasparenza “Sai chi voti”;
  • Merola: a questo tema vengono indirizzate alcune azioni prioritarie, nel quadro del “Piano di Innovazione urbana” e del progetto in corso “Collaborare è Bologna”, anche sottolineando che la partecipazione e la collaborazione sono il “motore del cambiamento” e che si vuole “promuovere la partecipazione, la trasparenza, la rendicontazione, il libero accesso alle informazioni, la co-progettazione e la collaborazione. Fornire costantemente dati e informazioni libere, accessibili e aggiornate, garantendo processi democratici aperti, inclusivi.”. Merola aderisce alla campagna “Sai chi voti” promossa da Riparte il Futuro.

Competenze digitali

  • Borgonzoni: dal programma e dalle dichiarazioni non si evince una posizione in merito;
  • Merola: viene previsto un coinvolgimento degli specialisti in tecnologie per l’ideazione di nuovi servizi per la “città digitale”, e sono presenti anche interventi per lo sviluppo diffuso della cultura digitale, ad esempio attraverso la rete delle biblioteche per “favorire attività per l’inclusione (la biblioteca come nuovo spazio del welfare) e per diffondere competenze digitali di base.”.

Sviluppo e integrazione digitale

  • Borgonzoni: dal programma e dalle dichiarazioni non si evince una posizione in merito;
  • Merola: una delle dichiarazioni di apertura è che “L’innovazione tecnologica è per noi una grande opportunità di sviluppo economico e di occupazione”, che si declina in azioni di abilitazione (sul nuovo Tecnopolo) e di supporto all’innovazione delle imprese. Vengono previsti interventi in ottica di piano industriale territoriale che includono settori come il manifatturiero (industria 4.0), sanità (industrie biomedicali con utilizzo dei big data), e un approccio in logica di “open innovation”.

Servizi Digitali

  • Borgonzoni: non viene presentato un disegno complessivo di sviluppo di servizi digitali. Solo nel settore sanitario si propone un’evoluzione digitale del Cup, collegando in rete “tutto il circuito Cup comunale e provinciale. Nel circuito Cup devono entrare non solo gli ospedali pubblici, ma anche gli ospedali privati accreditati, i poliambulatori e le altre strutture mediche presenti sul territorio di Bologna e Provincia”.
  • Merola: lo sviluppo dei servizi digitali è trattato in più parti del programma, in relazione alla “Città Digitale” oltre che al tema dell’inclusione e della partecipazione. I servizi digitali sono poi individuati nelle specifiche aree del programma (sanità, cittadinanza, ..).

Banda Ultralarga

  • Borgonzoni: dal programma e dalle dichiarazioni non si evince una posizione in merito;
  • Merola: si cita espressamente, nell’ambito del programma “Città Digitale” il piano di sviluppo della rete metropolitana soprattutto sull’area esterna, ancora in divario digitale”.

Smart City

  • Borgonzoni: non viene delineata una proposta complessiva, ma nell’ambito del tema Sicurezza del territorio si prevede l’ “implementazione del sistema di video sorveglianza su tutto il territorio comunale e controllo in tempo reale delle immagini”;
  • Merola: l’idea complessiva di una “città intelligente” viene delineata nelle aree programmatiche facendo riferimento in particolar modo alla mobilità, alla sicurezza (anche qui troviamo l’integrazione del sistema di videosorveglianza) e al governo del territorio, all’edilizia, all’energia, al welfare, così come nella previsione di uno sviluppo di spazi pubblici di co-working soprattutto per supportare le attività economiche giovanili.

Candidati al ballottaggio per Roma

Open Government

  • Giachetti: Trasparenza, partecipazione e accountability sono presenti diffusamente nel programma, sia in termini di bilancio partecipato (e di genere e sociale) che di apertura dei dati su più aree (es. appalti, rifiuti). Si prevede di intervenire per un regolamento dell’amministrazione condivisa e per la pubblicazione degli obiettivi e degli stati di avanzamento dei progetti e delle opere pubbliche.Ha aderito alla campagna per la trasparenza “Sai chi voti”;
  • Raggi: Trasparenza, partecipazione e accountability hanno un posto di rilievo nella sezione “Trasparenza” (uno degli “undici passi”). Si prevedono l’utilizzo degli open data in modo più esteso della situazione attuale, interventi per migliorare l’accessibilità ai documenti dell’amministrazione e sull’istituto della partecipazione. Si prevede anche la progettazione partecipata delle opere pubbliche. Nella sezione “Turismo e Sviluppo” c’è un’indicazione sul Bilancio partecipato in relazione anche al “reddito di cittadinanza comunale”. Raggi aderisce alla campagna “Sai chi voti”.

Competenze digitali

  • Giachetti: il tema è trattato sul fronte delle competenze specialistiche (scuola, università, imprese) e del divario digitale che tocca gli anziani. Qui sul fronte dell’invecchiamento attivo sono previste azioni di alfabetizzazione digitale basate sull’incontro intergenerazionale;
  • Raggi: dal programma e dalle dichiarazioni non si evince una posizione in merito.

Sviluppo e integrazione digitale

  • Giachetti: il tema viene affrontato in modo specifico soprattutto per quanto riguarda “la digitalizzazione delle PMI nella produzione e nei servizi” e vengono individuati anche alcuni settori di sviluppo (InternetOfThings, Industria 4.0), così come interventi trasversali (supporto alla predisposizione di piattaforme e-commerce), in relazione alle azioni infrastrutturali. Vengono previste azioni specifiche per l’abilitazione delle start-up (reti di incubatori, voucher, esenzioni, ..) e a supporto allo sviluppo di FabLab.
  • Raggi: non è riportata una visione complessiva, mentre è approfondito il tema “Turismo” prevedendo lo “sviluppo di sistemi evoluti di informazione e di promozione turistica, anche mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie”. Vengono previsti interventi per incentivare startup innovative (ma non c’è dettaglio) e soprattutto azioni per digitalizzare i servizi dei municipi rivolti alle imprese.

Servizi Digitali

  • Giachetti: viene prevista la figura del Chief Technology Officer e istituita “un’Unità di Innovazione alle dirette dipendenze del Sindaco”. Per quanto riguarda i servizi digitali si prevede l’attuazione di quanto previsto dall’Agenda Digitale e in particolare c’è l’impegno a rendere rapidamente i “nostri servizi disponibili e accessibili al Sistema Pubblico dell’Identità Digitale (SPID)”;
  • Raggi: nel passo “Trasparenza” viene inserita una sezione sulla “Pubblica Amministrazione Digitale” in cui si prevede la completa realizzazione di quanto previsto dal Cad. In altre aree si dettagliano interventi per la digitalizzazione del processo di procurement, incentivando l’utilizzo dell’Open Source anche negli appalti IT e per l’integrazione dei sistemi GIS. Dal punto della fruizione dei servizi viene previsto anche l’istituzione di uffici via web con un “canale video­comunicativo via rete internet”.

Banda Ultralarga

  • Giachetti: lo sviluppo della BUL è trattato in relazione ai servizi digitali, riportando gli obiettivi e facendo riferimento al piano regionale. Previsti interventi per la diffusione del wifi negli spazi pubblici;
  • Raggi: nel passo “Trasparenza”, sul punto “Connettività”, il focus è esclusivamente sulla diffusione del wifi pubblico, a partire da una mappatura sulla copertura. Non vengono riportate considerazioni sullo stato e sullo sviluppo della rete BUL.

Smart City

  • Giachetti: il tema è presente e approfondito soprattutto sul fronte della mobilità (semaforistica intelligente, telecamere), della sicurezza (sistemi di videosorveglianza pubblici e privati integrati), dell’ambiente, dell’energia, della sharing economy.
  • Raggi: non viene riportata una visione complessiva. Sull’area mobilità si prevedonosemafori intelligenti, telecamere per il controllo in remoto delle violazioni, strumenti di georeferenziazione per la localizzazione dei mezzi di trasporto pubblico”, così come sistemi di videosorveglianza per la sicurezza. Viene anche correlato al tema della mobilità quello del lavoro agile (smartworking), ma trattato con la logica del telelavoro.

Brevi considerazioni finali

Naturalmente l’analisi condotta sui programmi e sulle dichiarazioni è molto influenzata anche dall’attenzione mediatica su alcuni temi, e quello dell’innovazione e della trasformazione digitale non riscuote molto favore. Non per caso sul fronte delle competenze digitali, in modo purtroppo diffuso e pervasivo, registriamo una tra le principali carenze e barriere alla crescita socio-economica.

Ma appunto per questa ragione dai sindaci delle città metropolitane ci si deve aspettare molto: una visione di medio termine in cui il digitale è un’opportunità pienamente sfruttata su tutte le aree del vivere cittadino, ma anche un’attenzione specifica a come abilitare tutta la popolazione ad essere parte di questo cambiamento. Anche con la pretesa di essere avanguardia e riferimento, certamente correlandosi con le iniziative e le strategie nazionali ed europee.

Così, il dettaglio e la cura nei programmi sono necessari: perché si evidenzia se si tratta di slogan o se c’è dietro uno studio sui problemi, sulle risorse già utilizzabili, sulle competenze, sulle pratiche attive da valorizzare, sulle opportunità da cogliere. Se si punta a brevi sintesi pubblicitarie o ci si predispone perché i cittadini possano approfondire e capire le proposte. Perché anche da qui si vede la coerenza sul fronte della trasparenza.

[i] Naturalmente nella sintesi potrebbero non essere state considerate tutte le dichiarazioni effettuate dai candidati. Se ci sono degli elementi importanti non considerati, sono benvenuti commenti per suggerire integrazioni.

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