SCENARI

Orange Economy, ecco perché l’innovazione gioca da pivot

L’industria creativa vale in Italia 90 miliardi di euro e dà occupazione a oltre un milione di persone. Un settore in crescita, in grado di accompagnare nel futuro patrimoni come i beni culturali. Ma serve rilanciare la formazione in chiave innovativa e rafforzare i rapporti università-aziende

Pubblicato il 16 Ott 2019

Andrea Parente

Assegnista di ricerca presso Link Campus University

opromolla 4

L’Orange Economy è un settore in crescita da diversi anni, sia in termini di valore economico e che di occupazione. La presenza di giovani e la peculiarità di un contesto come quello italiano gli conferiscono sempre più importanza all’interno dell’economia. Ma quali sono le caratteristiche che distinguono questo settore dagli altri? E quanto è importante investire sulle forme innovative di formazione?

Orange Economy, valore economico in Italia

Oggi le industrie creative svolgono un importante ruolo all’interno delle economie regionali e nazionali, favorendo uno stretto legame tra economia,  società e cultura. Sono del resto molti i lavori che possono rientrare nel campo “creativo” e proprio per questo è molto difficile intercettare completamente tutti quei lavori che possono rientrare nel settore.

È così che all’interno del termine Orange Economy si fanno rientrare tutte quelle attività che consentono di trasformare le idee in beni e servizi culturali, e che vanno quindi a comporre il settore economico delle industrie creative.

A livello istituzionale sono due i principali indicatori che definiscono il peso di questo settore a livello economico: il valore economico e i dipendenti del settore. Nel primo vengono considerati anche i ricavi intermedi, in maniera da non tralasciare nessuna fase della catena del valore. Per il livello di occupazione invece si considerano i posti di lavoro generati nell’ambito dell’industria creativa, tenendo conto di tutte le posizioni lavorative.

A tal proposito, guardando i dati pubblicati da Symbola del 2018, il valore economico raggiunge un livello di 90 miliardi di euro, corrispondente al 6% dell’economia italiana, mentre gli impiegati del settore sono circa un milione e mezzo. A trainare il settore sono soprattutto le regioni del Nord-Ovest, con la Lombardia su tutte. La regione del Nord-Est è guidata invece dalle attività legate al “Made in Italy” e al manifatturiero, mentre al Centro sono soprattutto le professioni legate alla produzione degli audiovisivi a guidare il sistema culturale creativo. Il Mezzogiorno è anche in questo settore la macro-area con il minor numero di impiegati e di valore economico, anche a causa di un basso livello di specializzazione delle professioni.

Trasversalità dell’Orange economy

Il successo economico del settore si raggiunge anche grazie allo stretto legame che si instaura tra le attività culturali, la società e l’economia. Si deve inoltre considerare, nella valutazione dell’impatto economico, quanto una buona parte dei lavori che rientrano nell’industria creativa non rientrino direttamente nelle imprese creative ma apportano comunque un importante contributo ad esse (si pensi a dei grafici che lavorano in uno studio legale). Tutto ciò dimostra la diffusione dell’orange economy e delle abilità creative, che non si limitano solamente a un singolo settore.

Orange economy, la leva delle competenze

All’interno dei dati riguardanti gli impiegati emerge un altro dato interessante, che riguarda l’occupazione giovanile. E’ infatti nella fascia d’età 25-34 anni che si concentra il 21% dei dipendenti del settore, contro il 17,5% dell’economia italiana. Le statistiche ISTAT dimostrano anche l’importanza delle competenze professionali: il 33% degli impiegati nell’Orange Economy ha come titolo di studio un master universitario, con un incremento costante negli anni, mentre quelli meno qualificati hanno comunque un diploma di scuola superiore (il 45 % del totale degli impiegati).

Questo elemento concorre a dimostrare quanto le competenze possano essere uno dei possibili fattori che aiuta nel contrasto della crisi che ha colpito la maggior parte dell’economia italiana negli ultimi anni. Da qui deriva la necessità di porre una grande attenzione nei confronti della formazione delle professioni e alle sue modalità più innovative, che permettono un accesso più ampio a corsi e lezioni.

La formazione nel campo dell’Orange economy

In un contesto nel quale crescono le opportunità per le professioni creative è importante il ruolo svolto dalla scuola e dall’istruzione. Auspicabile è una stretta connessione, che si aggiorni al mutare delle condizioni, tra offerta formativa e tendenze attuali del mercato; in questo modo sarà più facile aumentare la qualità della formazione e la connessione tra gli studenti e il mercato del lavoro. Questo costante aggiornamento della formazione contribuisce quindi a contrastare una delle difficoltà principali degli studenti: la difficoltà nel trovare un lavoro grazie alla capacità creative acquisite.

All’interno dell’orange economy sono diverse le proposte formative offerte da istituti che vanno dalle accademie di teatro alle scuole di design, spaziando quindi in tutto l’arco dell’industria creativa. Questi corsi e laboratori necessitano sicuramente di una più spiccata interdisciplinarietà, in maniera tale da riuscire a formare dei profili che siano in linea con le richieste del mercato e che permettano agli studenti di utilizzare in maniera vantaggiosa le nuove tecnologie.

Tale interdisciplinarietà potrà consentire una maggiore predisposizione alla realizzazione di manufatti e opere che possano interconnettersi all’interno degli ambienti domestici e urbani, sempre più ricchi di elementi tecnologici che comunicano tra di loro e con le persone. Un obiettivo primario è quello di garantire una migliore comprensione da parte dello studente dei trend in atto nel settore e nella società, in maniere tale da facilitare una conoscenza del ventaglio di aspetti legati alla figura professionale (competenze, promozione, etc.).

Più accordi università-aziende

Per favorire ulteriormente questo processo è importante promuovere la connessione tra aziende e università/scuole di formazione professionale. In questo modo gli studenti potranno comprendere professioni, ruoli e compiti che sono necessari nell’ambito lavorativo. Grazie a questa interrelazione si potrà innalzare la qualità della formazione, favorendo un migliore canale di comunicazione tra ambito formativo e lavorativo. Con tale connessone gli studenti possono infatti ottenere informazioni e suggerimenti che permettano una maggiore comprensione della filiera produttiva e del loro possibile ruolo all’interno di essa.

Come succede già in altri settori disciplinari, anche nel contesto delle industrie creative le università italiane offrono tra i loro servizi una vasta gamma di piattaforme educative che garantiscono di raggiungere un adeguato livello di formazione. Molte di queste piattaforme, sia di natura pubblica che privata (spesso aggregatori delle varie opportunità che adottano un approccio di tipo open source), offrono dei MOOC (Massive Online Open Courses), corsi disponibili online per un gran numero di persone, e grazie ai quali si può usufruire di lezioni di diverso tipo, tra i quali anche argomenti e professionalità legate al mondo dell’industria creativa. In tale campo, ma in generale per queste modalità di corsi online, è quantomeno necessario stimolare la creazione di un sistema che consenta il riconoscimento istituzionale delle competenze acquisite all’interno dei corsi online. In tal senso è necessaria un’azione da parte del governo nazionale, che possa creare un processo che garantisca la certificazione delle competenze.

Professioni creative, il progetto O-City

È proprio all’Orange Economy che si applica il progetto europeo O-City, finanziato dal programma europeo Erasmus +, e al quale prendono parte università, fondazioni e aziende di sei nazioni diverse: Spagna, Italia, Slovenia, Serbia, Grecia e Colombia. L’obiettivo di questo progetto è quello di promuovere il patrimonio culturale attraverso lo sviluppo di una piattaforma digitale innovativa, che permetta di scoprire, promuovere e valorizzare il patrimonio culturale. Incoraggiare l’economia creativa e modernizzare le metodologie adottate dall’università per stimolare l’innovazione sono infatti due dei principali obiettivi del progetto.

O-City non sarà solamente una piattaforma attraverso la quale approfondire la conoscenza dei principali monumenti delle città. Da una parte permetterà infatti di ottimizzare le competenze necessarie per la promozione del patrimonio culturale (rivolgendosi quindi ai professionisti del settore culturale), dall’altra consentirà l’effettiva promozione delle città, attraverso lo sviluppo di materiali multimediali come foto, video, fumetti, etc.

Il progetto si rivolgerà non solo alla diffusione dei beni culturali intesi come monumenti e musei, ma in senso più ampio, comprendendo pratiche e usi tipici di un luogo, nei quali si ritrovano delle competenze che grazie alle tecnologie digitali possono ottenere un’ottimizzazione della loro diffusione. Con queste premesse, le città appartenenti alla rete O-City potranno essere le prima a costruire un futuro, e di conseguenza l’eredità che lasceranno, basato sulla cultura, la creatività e l’innovazione.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2