Digitale e potere

Dolore, corpo e pandemia: il rapporto tra bio-politica e psico-politica nell’era digitale

Le riflessioni del filosofo tedesco di origine coreana B.C. Han tra psicopolitica e pandemia

Pubblicato il 07 Mag 2021

Alessio Musio

Professore ordinario di Filosofia Morale presso Università Cattolica del Sacro Cuore

psicopolitica biopolitica mondo fisico-cibernetico

Secondo uno dei pensatori tedeschi più influenti della nostra epoca, il filosofo di origine coreana B.C. Han, la nostra è un’epoca di psicopolitica[1] in cui il soggetto e la sua psiche diventano inconsapevoli produttori di una quantità impressionante di dati personali digitali, costantemente monitorati, monetizzati e commercializzati sulla base di una serie di dispositivi di controllo non percepiti come tali.

Sulla nozione di psicopoltica Han ha insistito a lungo, ma recentemente – in un intenso volume sulla rimozione del dolore propria di un ambiente tecnologico digitale che sembra fatto apposta per far scomparire dall’esperienza umana il vissuto della resistenza[2] – vi è ritornato con delle puntualizzazioni significative proprio perché toccano da vicino il tema della pandemia. Una delle tesi più interessanti di questo nuovo testo di Han, infatti, è che la forma di vita imposta dal Covid-19 sia come una sorta di lente di ingrandimento di alcuni tratti della nostra civiltà che appaiono fortemente deficitari sul piano etico-politico. Se nella nostra epoca l’intera vita umana diventa materia di indagine economica e ogni decisione trova nella sua sostenibilità monetaria l’unità di misura del suo significato e del suo valore, per il filosofo tedesco la pandemia ne accentua un carattere bio-politico che proprio le sue precedenti analisi avevano, però, escluso.

Secondo il canone classico del paradigma bio-politico, infatti, il potere si esercita in modo coercitivo sugli individui assoggettandone i corpi e proprio questo spiega, secondo Han, perché – contrariamente alle tesi di Foucault – l’epoca neoliberale, suadente e non repressiva, non abbia nulla a che fare con quel paradigma. In “Psicopolitica. Il neoliberalismo e le nuove tecniche del poter” Han lo diceva chiaramente, facendo sua una tesi di Stiegler («ho l’impressione che il biopotere descritto da Foucault in maniera così convincente […] non sia lo stesso potere che caratterizza la nostra epoca»[3]) e sostenendo che «il neoliberalismo non si interessa in prima istanza di ciò che è biologico, somatico, corporale», perché esso «scopre la psiche come forma produttiva»[4]. In questa linea interpretativa al posto della coercizione e dell’assoggettamento subentra la libera offerta del sé, come avviene in modo evidente nell’auto-denudamento – in parte inconsapevole (i cosiddetti “dati di scarto”) e in parte volontario – che avviene nell’ambiente digitale. Per questo il corpo entrerebbe in gioco soltanto in seconda battuta per compiacere i desideri del mentale, e dunque nelle forme succedanee dei vissuti del fitness, della chirurgia estetica, ecc., ma non occupando mai una posizione di primo piano: nel nostro tempo, «non vengono prodotti oggetti materiali, ma immateriali, come informazioni e programmi. Il corpo come forza produttiva non è più centrale come lo era nella società disciplinare e biopolitica. […] Oggi, il corpo è congedato dal processo di produzione diretta […]»[5].

Nella precedente analisi di Han si saldavano, insomma, due tesi tra loro distinte: il passaggio – da lui correttamente rilevato – da un sistema di potere di tipo dispotico a uno concessivo, che per funzionare ha bisogno di stimolare la libertà (I tesi), determinava senza soluzioni di continuità quello dal corpo alla psiche quale oggetto di dominio/produzione (II tesi). Che questa sovrapposizione fosse – come spesso accade nelle affascinanti riflessioni di Han – tanto perentoria quanto discutibile può essere argomentato in molti modi, ma in fondo a mostrarlo è proprio l’analisi proposta nell’ultimo testo, dove le considerazioni sulla pandemia divengono l’occasione per un significativo ripensamento teorico. La nuova tesi di Han, infatti, non è solo che «il virus sia (è) lo specchio della nostra società» e che esso «evidenzi(-a) in quale società viviamo»[6], ma che lo faccia dirigendoci «verso un regime di sorveglianza biopolitica»[7].

La questione che così si pone, però, è se sia la pandemia come tale a ricondurre la psico-politica alla sua sorella maggiore bio-politica o se in quanto «specchio» essa ne riveli qualcosa che già prima esisteva e che lo stesso Han non aveva saputo o voluto vedere. Sulla radicale diversità tra le due possibili risposte il testo non si attarda, ma il tema di che cosa il modo di reagire alla pandemia, più che la pandemia in sé stessa (anche su questa distinzione Han non si sofferma), dica di profondo e di non colto della civiltà occidentale è troppo importante per non essere approfondito.

Il dolore non-digitale

Ne “La società senza dolore” Han continua, infatti, la sua tesi circa la riemersione del bios, a partire dal fatto che la pandemia sembri trasformare l’esistere in mera sopravvivenza, sulla base di una logica in cui «la nostra vita ridotta a processo biologico è a propria volta svuotata di senso»[8]. Eppure, al di là del fatto che il tema del sopravvivere in un contesto pandemico non può comunque essere banalizzato, la tesi deve essere rovesciata perché il corporeo nel caso della persona umana non è mai solo biologico, ma sempre biografico, e il corpo non è qualcosa che si ha, ma che si esiste e si vive, coincidendo con il nostro stesso essere.

Anzi, proprio così si illuminano le riflessioni centrali nel nuovo testo di Han a proposito della cosiddetta «astuzia del dolore»[9] (l’immagine è di Jünger che gioca, a sua volta, intenzionalmente con un riferimento hegeliano). L’astuzia consiste nel fatto che il dolore, che rappresenta il vero tema di fondo del libro, per quanto rimosso dalla nostra civiltà, continui, invece, a riuscire a far sentire la sua presa sulla vita umana, in modo evidente nel tempo pandemico, «reclama[-ndo] i suoi diritti con una logica implacabile» che lo fa riaffiorare dal «silenzio»[10] in cui cultura e tecnologia cercano di avvolgerlo.

Ma la tesi di Han non è solo quella secondo cui oggi «si moltiplicano i dolori silenti, confinati ai margini, che persistono nella loro assenza di senso, di linguaggio, di immagini»[11], e basta pensare ai morti per Covid nella più completa assenza di legami e relazioni per avere una chiara e agghiacciante immagine di conferma della verità di queste parole. Perché il pensatore tedesco osserva esplicitamente come dietro ai tentativi di silenziamento del dolore «vi siano [sono] svariate forme di violenza» che derivano esattamente dai «tratti auto-aggressivi»[12] del soggetto neoliberale. Un soggetto che può sfruttare tutto il suo essere come una risorsa imprenditoriale proprio perché, in accordo con i canoni della sua epoca, si pensa pura psiche, mentre – osserva giustamente Han – il suo dolore inatteso va considerato come l’espressione di un «corpo che grida in cerca di attenzioni e vicinanza, in cerca di amore […]»[13], protestando contro un’auto-alienazione che lo costringe – immagine bellissima – a un «tempo senza narrazione»[14], come nei giorni di isolamento nelle nostre case che trascorrono privi di storia in attesa della negativizzazione del virus.

Ora, poste queste considerazioni, il passo successivo non può che implicare, però, la revisione dell’assunto di partenza dell’analisi, proprio riscoprendo il valore carnale di ciò che nell’analisi di Han è proposto come mera biologia. Il nodo su cui la sua indagine si incaglia riguarda, dunque, il rapporto tra psiche e corpo o, come lui stesso si esprime, tra bio-politica e psico-politica, insistendo sulla loro compenetrazione e smentendo la tesi sulla loro reciproca esclusione.

Se Han sembra avere in un certo senso un’idea digitalizzata della stessa psiche – simile a quella di quelle correnti transumaniste, che il pensatore tedesco certamente avverserebbe per la loro eco prestazionale, che immaginano di poter copiare su un supporto digitale la mente umana (sulla base del cd. mind uploading) – occorre, invece, ribadire il nesso tra corpo e psiche anche dentro la presunta opposizione tra bio-politica e psico-politica.

In questa direzione risulta certamente utile fare un breve riferimento ai tracciati della cosiddetta bioeconomia, di cui Han stranamente non parla, mentre essa è legittimata in chiave valoriale proprio da quella letteratura economica di stampo neo-liberale che è in fondo l’oggetto ricorrente della sua acuta analisi critica. Come hanno mostrato in un loro lavoro sul tema Cooper e Waldby, intitolatol non a caso “Biolavoro globale. Corpi e nuova manodopera”, i pensatori che hanno elaborato la nozione di capitale umano – a cominciare proprio da quel Gary Becker, che ha ricevuto il Premio Nobel per l’economia esattamente per i suoi studi su di essa – cercavano allo stesso tempo, del tutto coerentemente, di «trasformare le più intime funzioni corporee in beni e servizi commerciali»[15], sviluppando, già nei primi anni ‘60, «la categoria dell’imprenditore di sé» in riferimento ai «nuovi mercati, all’epoca ancora lontani a venire, del sangue, degli organi e dei servizi di maternità surrogata»[16].

Così, proprio il riferimento al nesso che lega la letteratura sul capitale umano ai mercati che coinvolgono parti e/o funzioni del corpo umano, inglobandoli nei circuiti della produzione, permette, allora, di restituire a Foucault il valore di verità della sua intuizione circa il rapporto tra neoliberalismo e biopolitica: il venir meno del modello coercitivo della governamentalità – su questo l’analisi di Han è corretta, per quanto il discorso foucaultiano resti più complesso di come Han lo presenti – non annulla la centralità del corpo nella strategia neo-liberale, ma anzi la definisce e, forse, la spiega[17].

Possiamo, così, rispondere al quesito di partenza che la lettura incrociata dei due tesi di Han fa sorgere. La cifra biopolitica non è l’espressione inaudita di un’antropologia pandemica che sconvolge la triste normalità psicopolitica[18]. Semmai, è vero il contrario. La prima è intimamente iscritta nelle linee di fondo della seconda.

*Alessio Musio è autore del libro “Baby boom. Critica della maternità surrogata”

____________________________________________________________________________________

  1. B.C. Han, Psicopolitica. Il neoliberalismo e le nuove tecniche del potere, trad. it., Nottetempo, Roma 2016.
  2. B.C. Han, La società senza dolore. Perché abbiamo bandito la sofferenza dalle nostre vite?, trad. it., Einaudi, Torino 2021, p. 44.
  3. Psicopolitica, p. 34.
  4. Ivi, p. 35 (corsivi di Han).
  5. Ivi, p. 34.
  6. Han, La società senza dolore, p. 22.
  7. Ivi, p. 75.
  8. Han, La società senza dolore, p. 31.
  9. Ivi, p. 37.
  10. Ivi, p. 37.
  11. Ibidem.
  12. Ibidem.
  13. Ivi, p. 40.
  14. Ivi, p. 41.
  15. M. Cooper – C. Waldby, Biolavoro globale. Corpi e nuova manodopera, trad. it., DeriveApprodi, Roma 2015, p. 29, nostro il corsivo.
  16. Ivi, pp. 44-45.
  17. Sul fraintendimento di Foucault da parte di Han meritano di essere ricordate le considerazioni delineate da Antonio Lucci in: Byung-Chul Han e il tempo dell’ascolto (28 agosto 2017), reperibili all’indirizzo internet: http://www.doppiozero.com/materiali/byung-chul-han-e-il-tempo-dellascolto
  18. Da lui definita come «società della quarantena» che ha come «conseguenza un regime di sorveglianza biopolitico» (Han, La società senza dolore, p. 27).

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2