NDN, ecco come evolve la nuova architettura più sicura del TCP/IP

Il boom dell’internet delle cose forse richiede di ripensare da zero l’architettura della rete. Oltre i limiti intrinseci del protocollo TCP/IP. Di qui nasce l’NDN. Che ora va verso ulteriori evoluzioni

Pubblicato il 22 Nov 2017

Mauro Conti

Responsabile Security and Privacy Research Group (SPRITZ) - Università di Padova

Eleonora Losiouk

Università degli Studi di Padova Dipartimento di Matematica

internet_262474112

Oggi connettersi alla rete Internet è una pratica di uso comune, che spesso si verifica anche all’insaputa dell’utente (e.g. le applicazioni mobile che inviano dati in background, gli aggiornamenti software automatici, etc.) e che riguarda non solo le persone che navigano il web attraverso il proprio dispositivo fisso o mobile, ma anche moltissimi apparecchi. Secondo un’analisi del gruppo Gartner, nel 2020 il numero di dispositivi connessi in tutto il mondo arriverà a circa 20 miliardi.

Se da un lato queste statistiche evidenziano il successo raggiunto dalla rete Internet, dall’altro è importante tenere conto dei problemi derivanti da una distribuzione così estesa e un utilizzo così elevato. Infatti, la differenza fra l’obiettivo per cui Internet era stata inizialmente progettata e l’attuale uso introduce inevitabilmente una serie di limitazioni. In particolare, due risultano molto significative: il recupero di contenuti mediante localizzazione e i sistemi di autenticazione/sicurezza solo a livello di host.

La prima limitazione deriva dal fatto che in una rete TCP/IP ogni richiesta inviata da un client sia indirizzata a uno specifico indirizzo IP, che identifica l’host in grado di restituire il contenuto. Ciò comporta che il concetto di identificazione sia associato a un host piuttosto che a un contenuto, e che ogni host debba essere identificato da un indirizzo IP univoco. Già in termini di indirizzi IP, la necessità di introdurre un nuovo protocollo (i.e. IPv6), in sostituzione a quello precedente, ha sottolineato l’inadeguatezza delle scelte progettuali dell’architettura TCP/IP. Se inizialmente il numero di indirizzi univoci forniti dal protocollo IPv4 a 32-bit sembrava sufficiente a coprire la quantità di dispositivi connessi, è stato poi necessario adottare il protocollo IPv6 a 128-bit per avere un più ampio range di indirizzi assegnabili.

La seconda importante limitazione dell’architettura TCP/IP riguarda il sistema di sicurezza/autenticazione. Quest’ultimo, infatti, può essere solo applicato a livello di host o, al più, a livello di canale di comunicazione, ma non a livello di contenuto scambiato.

Inoltre, è necessario anche considerare la numerosità di dispositivi che oggi si possono connettere alla rete Internet. Oltre ai dispositivi fissi e mobili, si aggiungono anche quelli appartenenti alla categoria di “Internet of Things”: oggetti di uso comune, come i frigoriferi o le sveglie, che sono in grado di adattare il proprio comportamento sulla base delle informazioni ricevute da altri oggetti attraverso la rete. Servizi quali video streaming o VoIP (i.e. conversazioni telefoniche effettuate attraverso connessione Internet) sono quotidianamente utilizzati e fanno largo uso della banda. Infine, l’utilizzo di dispositivi mobili introduce una serie di complicazioni che una rete originariamente pensata solo per apparecchi fissi non è in grado di colmare.

L’insieme di tutte queste considerazioni ha portato alla constatazione che non fosse più possibile adottare soluzioni mirate a superare specifici limiti architetturali della rete TCP/IP, ma che fosse, invece, necessario definire una nuova architettura. Questa è stata la spinta che nel 2010 ha portato la National Science Foundation alla creazione del programma “Future Internet Architecture”, per promuovere il design e la prototipizzazione di nuove architetture per la rete Internet. Al termine del primo programma, quattro differenti progetti di ricerca furono proposti, tre dei quali furono inoltre riconfermati per il secondo programma: Named-Data-Networking (NDN) [1], MobilityFirst [2]  ed eXpressive Internet Architecture [3]. Fra questi, quello più emergente risulta essere NDN.

Il progetto NDN prese inizialmente spunto dal progetto CCNx, un prototipo di architettura di rete basato sull’identificazione dei contenuti, anzichè dei singoli nodi, ideato da Van Jacobson. L’elemento principale che contraddistingue l’architettura NDN è il processo con cui i contenuti vengono richiesti. Questi ultimi sono identificati da un nome, ovvero una stringa composta da diversi elementi separati dal carattere “/”. Per esempio, una notizia pubblicata dalla BBC il 10/10/2015 viene identificata con la seguente stringa: /bbc/news/2015oct10. Ogni consumer di una rete NDN, che equivale a un client di una rete TCP/IP, può richiedere un contenuto inviando un interest. Come in qualsiasi rete, un numero indeterminato di nodi (router) separa il consumer dal nodo in grado di soddisfare la richiesta (producer). Quando un router riceve un interest, sulla base degli indirizzi contenuti nella sua tabella di reindirizzamento, trasmette il messaggio al nodo successivo, salvando al tempo stesso il nodo da cui lo ha ricevuto. Quando, infine, l’interest raggiunge il producer, quest’ultimo pubblica il contenuto, che viene reinoltrato fino ad arrivare al consumer. Una proprietà fondamentale dell’architettura ICN è la capacità dei singoli router di poter salvare i contenuti in cache.  Infatti, per ogni interest ricevuto, un router verifica se il contenuto richiesto sia presente in cache e, in caso positivo, soddisfa immediatamente la richiesta. Poiché la proprietà di caching distribuito consente potenzialmente ad ogni nodo di soddisfare le richieste ricevute, è possibile contrassegnare un contenuto con una signature generata dal producer. In questo modo, un consumer può sempre verificare l’autenticità di un contenuto, indipendentemente dal nodo che ne ha soddisfatto la richiesta.

Nonostante i numerosi vantaggi, anche l’architettura NDN è vulnerabile di fronte ad attacchi di privacy e security. Per questo motivo, diversi gruppi di ricerca a livello internazionale hanno iniziato a studiare delle strategie per rendere NDN sempre più affidabile. Fra questi vi è anche il gruppo SPRITZ Security and Privacy Research Group che gestisce uno dei 39 nodi che fungono da testbed per l’architettura NDN.

Per descrivere alcuni possibili attacchi in una rete NDN, si può considerare la topologia più semplice, illustrata in Figura 1: un consumer e un producer, separati da un singolo router.

Figura 1. Topologia minima di una rete NDN.

Nel caso del consumer, un attacco molto comune prevede l’identificazione dei contenuti richiesti dal nodo stesso [4, 5]. Questi possono essere scoperti sfruttando i diversi tempi di risposta con cui un contenuto viene fornito al nodo richiedente: se un contenuto è già presente nella cache di un router, la richiesta viene immediatamente soddisfatta; se, invece, la richiesta deve raggiungere il producer, il tempo per soddisdfarla sarà maggiore. Sfruttando questo principio, un nodo maligno connesso allo stesso router di un altro consumer può identificare quali contenuti siano salvati nella cache del router, e quindi assumere che siano stati precedentemente richiesti dal consumer sotto attacco. Con lo stesso principio, è inoltre possibile dedurre quali contenuti siano stati richesti a un producer [4, 5].

Nel caso del router, due esempi comuni di attacco sono il cache pollution [6] e l’interest flooding [7]. L’obiettivo del primo è riempire la cache di un router di contenuti non popolari, impedendo al router di soddisfare le richieste dei consumer. Questi ultimi dovranno quindi attendere il massimo tempo richiesto affinchè l’interest inviato raggiunga il producer. Un attacco di interest flooding, invece, è paragonabile al classico Distributed Denial-Of-Service: l’obiettivo dei nodi maligni è generare un elevato numero di interest per deteriorare sia le prestazioni generali della rete che quelle dei singoli router. Così come i pacchetti di una rete TCP/IP, gli interest consumano la capacità di una rete NDN e, se presenti in grandi quantità, portano a una congestione del traffico. Inoltre, poiché per ogni interest vengono memorizzate alcune informazioni (e.g. il nodo da cui viene ricevuto), quando il loro numero aumenta, le capacità dei router diminuiscono e, inevitabilmente, le richieste legittime smettono di essere gestite.

Per ciascuno degli attacchi sopra illustrati è stata già proposta una contromisura, ma vi è ancora spazio per individuare nuove vulnerabilità. In vista della possibile sostituzione dell’architettura IP con quella NDN, l’obiettivo dello SPRITZ team, così come degli altri gruppi di ricerca che lavorano sul tema, è individuare il maggior numero di attacchi per poter rendere l’architettura NDN più stabile possibile.

 

Bibliografia­
[1] L. Zhang, D. Estrin, J. Burke, V. Jacobson, J. D. Thornton, , D. K. Smetters, B. Zhang, G. Tsudik, K. Claffy, D. Krioukov, D. Massey, C. Papadopoulos, T. Abdelzaher, L. Wang, P. Crowley, and E. Yeh, “Named data networking (ndn) project,” Tech. Rep. NDN-0001, 2010.
[2] I. Seskar, K. Nagaraja, S. Nelson, and D. Raychaudhuri, “MobilityFirst Future Internet Architecture Project,” in Proceedings of the 7th Asian Internet Engineering Conference, ser. AINTEC ’11, 2011, pp. 1–3.
[3] D. Han, A. Anand, F. Dogar, B. Li, H. Lim, M. Machado, A. Mukundan, W. Wu, A. Akella, D. G. Andersen, J. W. Byers, S. Seshan, and P. Steenkiste, “Xia: Efficient support for evolvable internetworking,” in Proceedings of the 9th USENIX Conference on Networked Systems Design and Implementation, ser. NSDI ’12, 2012, pp. 309–322.
[4] G. Acs, M. Conti, P. Gasti, C. Ghali, and G. Tsudik, Cache privacy in named-data networking, ICDCS, 2013.
[5] G. Acs, M. Conti, P. Gasti, C. Ghali, G. Tsudik, and C. A. Wood, Privacy-Aware Caching in Information-Centric Networking, IEEE Transactions on Dependable and Secure Computing, 2017.
[6] M. Conti, P. Gasti, and M. Teoli, A Lightweight Mechanism for Detection of Cache Pollution Attacks in Named Data Networking, Computer Networks, 2013.
[7] A. Compagno, M. Conti, P. Gasti, and G. Tsudik, Poseidon: Mitigating Interest Flooding DDoS Attacks in Named Data Networking, IEEE LCN, 2013.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3