lavoro agile

Lo smart working è veramente agile? Vantaggi e svantaggi

Lo smart working presenta molti vantaggi sia dal lato delle aziende (riduzione degli spazi e aumento della produttività) che da quello dei lavoratori (più tempo libero, meno stress) e qualche svantaggio, soprattutto sul versante sicurezza. L’importanza della tecnologia, dell’ambiente e il ruolo giocato dalla fiducia

Pubblicato il 04 Giu 2018

Anna Alferova

studente, università la Sapienza di Roma

Gianluca Bei

studente, università la Sapienza di Roma

Stefania Carvisiglia

studente, università la Sapienza di Roma

Valentina De Angelis

studente, università la Sapienza di Roma

Matteo Stravato

studente, università la Sapienza di Roma

smart-working

C’è stata la prima, la seconda, la terza e quella che viviamo adesso, ovvero la quarta rivoluzione industriale anche definita Industria 4.0 che presenta strumenti funzionali a un nuovo modo di interpretare il lavoro.  L’industria 4.0, che rende possibile una maggiore autonomia di gestione del tempo e dei luoghi e una logica a obiettivi, ha reso possibile lo Smart Working che si differenzia dal Telelavoro che presenta elementi ancorati a modelli tradizionali di controllo e logica d’ufficio.

Smart working e trasformazione di modalità e mezzi produttivi

Lo sviluppo dello smart working si verifica grazie a tecnologie, a programmi, disegni, politiche pubbliche e interessi tecnici. Infatti, esso rivoluziona il lavoro attraverso l’informatica, ovvero l’ICT intesa come l’insieme dei metodi e delle tecnologie che realizzano i sistemi di trasmissione, ricezione ed elaborazione di informazioni.

Andrea Dell’Orto dichiara che “l’evoluzione delle tecnologie digitali pone le imprese di fronte ad un atteso cambio di paradigma che permette anche, e non solo, alle aziende manifatturiere, di realizzare una maggiore inter-connessione e cooperazione tra le proprie risorse e i clienti: sistemi complessi, singole macchine, persone, prodotti e informazioni, sia interni alla fabbrica sia distribuiti lungo la catena del valore”.[1]

Per comprendere questa “evoluzione” ci avvaliamo del supporto della filosofia. Il Professor Piero Pagnotta nella presentazione del corso, “Filosofia del management” tenuto presso l’Università la Sapienza di Roma, fornisce due elementi a nostro parere importanti: «Governare una organizzazione, una impresa, richiede la conoscenza di diverse discipline che concernono l’economia, il marketing, le tecnologie applicate, la gestione delle risorse umane. Tale complessità̀ esige competenze tecniche specialistiche e capacità di analisi dell’agire umano”.

Smart working, tecnologie applicate e analisi dell’agire umano

Il primo elemento importante è “Tecnologie applicate” infatti, lavorare in Smart Working richiede non solo la conoscenza, ma anche l’uso di tecnologie sempre in continuo perfezionamento.

Il secondo elemento importante è “L’analisi dell’agire umano”: il lavoratore (in particolare “l’impiegato”) è un individuo che svolge secondo un concetto tradizionale l’attività lavorativa in determinati giorni nell’ambiente dell’ufficio: quattro pareti, una scrivania, la foto della propria famiglia o dell’animale domestico, il calendario da scrivania, ecc. e nei giorni restanti fuori dall’ambiente di lavoro, vive in casa, parco, aree attrezzate, ecc. quindi in ambienti privi di controllo diretto del responsabile, lontano dalla sede e dagli occhi del “capo”.

L’agire umano è guidato da una conciliazione tra vita privata e lavorativa legata da un filo rosso definito socialmente “Fiducia”.

Smart working, interpretazione della L.81 del 22 maggio 2017

Il sito web gazzettaufficiale.it vanta la legge n.81 del 22 maggio 2017 che recita: «Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato».

Un importante concetto è la dicitura “misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi”, ciò che colpisce è includere nella flessibilità anche la componente ambientale e investire energie e risorse in una sempre continua integrazione di queste nuove modalità che potrebbero interessare molte tipologie di lavoro.

Il Capo II LAVORO AGILE contiene 7 articoli dal 18 al 24, che mostrano come favorire la flessibilità, ad esempio:

“Il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del buon funzionamento degli strumenti tecnologici assegnati al lavoratore per lo svolgimento dell’attività lavorativa“[2]

“L’accordo individua altresì i tempi di riposo del lavoratore nonché le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro”.[3]

“1. L’accordo relativo alla modalità di lavoro agile disciplina l’esercizio del potere di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore all’esterno dei locali aziendali nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni.  L’accordo di cui al comma 1 individua le condotte, connesse all’esecuzione della prestazione lavorativa all’esterno dei locali aziendali, che danno luogo all’applicazione di sanzioni disciplinari”.[4]

“Quando la scelta del luogo della prestazione sia dettata da esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità del lavoratore di conciliare le esigenze di vita con quelle lavorative e risponda a criteri di ragionevolezza”

Questi articoli evidenziano l’importanza della tecnologia, dell’ambiente e del ruolo giocato dalla fiducia e ragionevolezza in un’attività lavorativa lontana dal controllo diretto.

Vantaggi e svantaggi (risorse e limiti dello smart working)

L’Industria 4.0 nasce dalla Digital Trasformation, ovvero, le nuove tecnologie che impattano sul mercato e sulla società; tecnologie che si caratterizzano come motore di cambiamento: complesse in fasi di progettazione e realizzazione e user friendly per l’utente finale. Tali tecnologie sono abilitatrici di una vera e propria creazione di non-luoghi lavorativi nel quale sempre più aziende iniziano a vedere soluzioni a problemi presenti negli spazi fisici e concreti. Come il lavoro tradizionale trova la necessità di una rappresentazione fisica e tangibile (uffici, sedi, fabbriche) anche lo smart working ha bisogno di un suo contenitore espresso dalla “nuvola”, in inglese “cloud”.

È un sistema convergente ovvero tutti gli autorizzati, una volta superata l’identificazione possono memorizzare, recuperare, trasmettere, manipolare o trasformare i dati che costituiscono un progetto, un obiettivo pianificato e quindi il lavoro.

In questo non-luogo si può comunicare con un sistema di messaggistica sicuro e intuitivo. Il lavoratore può accedere tramite PC, laptop, tablet, realtà aumentata e smartphone. Un ruolo fondamentale lo giocano proprio gli Smartphone; attualmente uno Smartphone contiene processori al pari dei pc, schermi vividi e poco invasivi alla vista, data la sua dimensione ha consumi minimi a differenza di un laptop o addirittura di un PC che ha bisogno di un collegamento elettrico stabile. Un altro punto di forza dello smartphone è la connettività permessa dal sistema operativo.

Tenuto conto delle indicazioni normative e delle caratteristiche tecniche, abbiamo svolto una indagine sul campo per “valorizzare” le dimensioni sociali analizzando l’esperienza di chi lavora in smart working.

Lo smart working sul piano lavorativo porta a una riduzione del cartaceo, riduce gli spazi, aumenta la produttività, minimizza l’antagonismo favorendo la produttività e salvaguarda l’ambiente, sul piano personale riduce gli spostamenti, migliora la qualità della vita restituendo del tempo libero e riducendo lo stress dovuto alla congestione urbana. Tutto ciò è possibile perché le attuali tecnologie consentono di gestire in modo sicuro le informazioni in tutti i luoghi in cui viene svolta l’attività lavorativa. I vantaggi non sono trascurabili in quanto favoriscono un rinforzo verso la maggiore fidelizzazione del lavoratore verso l’azienda che gli stessi protagonisti definiscono come “un regalo dall’azienda, da guadagnarsi con maggiore responsabilità e impegno” perché dichiara un intervistato: “l’azienda grazie allo Smart Working mi fa stare con mio figlio”.

Solo un uso scellerato di strumenti e comportamenti può rappresentare uno svantaggio; ciò necessita competenza in modelli che permettono di prevenire, individuare e intervenire nei confronti di comportamenti e strumenti utilizzati in modo maldestro, ad esempio riducendo la produttività o la qualità del lavoro o non conservando in modo adeguato le informazioni che hanno un valore competitivo per aziende.

Fornire solo ad alcune fasce di lavoratori o per periodi brevi la possibilità di prendersi lo smart working può essere controproducente per lo stesso lavoratore che ha “imparato” a gestire in modo diverso il proprio tempo e per gli altri lavoratori che non ne possono usufruire, creando tensioni interne all’azienda.

Questo articolo è il risultato dell’attività laboratoriale del Corso di Politiche Pubbliche tenuto da Teresa Dina Valentini della Sapienza di Roma in collaborazione con Nicola Strizzolo dell’Università di Udine. Ha Collaborato alla curatela dei lavori, anche Francesca Cubeddu, Dottore di Ricerca

[1] Industria 4.0 A cura di
Area Industria e Innovazione e Centro Studi position partner N°02/2016; realizzato da Andrea Dell’Orto, vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega allo Sviluppo Manifatturiero e Medie Imprese, in collaborazione con il prof. Tullio A. M. Tolio, Direttore dell’Istituto ITIA – CNR, e con il prof. Carlo Altomonte dell’Università Bocconi.
[2] Legge 22 maggio 2017, n.81. Art.18, 2.
[3] Legge 22 maggio 2017, n.81. Art.19, 1.
[4] Legge 22 maggio 2017, n.81. Art.21, 1,2.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 2