Governance della rete

NetMundial, come cambiano i massimi sistemi di internet

Affermato il principio del “multistakeholderism”: su internet gli attori non governativi hanno, di fatto, un ruolo paritario rispetto ai rappresentanti dei governi. Usa e Uk hanno fatto concessioni sulla sorveglianza. Sulla neutralità della rete fumata nera

Pubblicato il 05 Mag 2014

Stefano Trumpy

Pioniere di Internet, Presidente onorario di Internet Society Italia 

netmundial-140501153612

Scrivere in due giorni, con procedura multi-stakeholder, un documento condiviso e snello su principi e futuro di Internet (la famosa roadmap) sembrava una follia; eppure si è riusciti a farlo. Onore al merito quindi al Brasile e a tutti quelli che hanno contribuito all’organizzazione del NetMundial denominato per esteso “Global Multistakeholder Meeting on the Future of Internet Governance”.

Segnalo la composizione numerica dei partecipanti che hanno partecipato: 19% governi; 20% settore privato; 10% accademia e comunità tecnica, e 23% società civile. La partecipazione globale è stata di 1229 persone provenienti da 97 stati.

Innanzitutto il processo

L’iniziativa era stata concordata nell’ottobre scorso in un incontro tra la Presidente del Brasile Dilma Rousseff e il Presidente e CEO di ICANN Fadi Chehade’.

ICANN si è impegnato ad aprire una consultazione inclusiva di tutte le componenti anche estranee all’ambiente collegato alle iniziative di ICANN stesso, della Internet Society e delle organizzazioni a esse correlate, attraverso lo strumento di consultazione 1net. Il Brasile ha messo a disposizione il Comitato di gestione dell’Internet in Brasile che opera in una logica multi-stakeholder ed è un esempio apprezzato nel mondo di una struttura nazionale di alto profilo sia operativo sia organizzativo che abbiamo avuto l’occasione di presentare alla nostra Camera dei Deputati il 21 febbraio scorso. In preparazione del NETmundial, sono stati costituiti dei comitati organizzativi che hanno prima sollecitato e poi raccolto 188 contributi preparatori pervenuti da governi, società civile, settore privato, accademia e ricerca entro la data dell’8 marzo. Questi contributi, sui quali sono pervenuti, prima del NETmundial, 1370 commenti su 1net, hanno permesso di predisporre una prima bozza di documento per la discussione durante la conferenza durata nello spazio di due giorni, il 23 e 24 aprile a Sao Paulo. Durante la conferenza vi sono state discussioni sui vari temi che hanno permesso di raccogliere e di trovare consenso su emendamenti vari dei documenti preparatori. Tutti hanno potuto parlare e infine si è raggiunto l’accordo per il documento finale chiamato Netmundial Multistakeholder Statement.

Se facciamo il confronto con altri consessi dove si discutono i temi della Internet Governance, ricordo che gli Internet Governance Forum supportati dalle Nazioni Unite durano normalmente 4 giorni e non producono un documento finale concordato; sempre nell’ambiente delle Nazioni Unite, faccio riferimento al World Summit on Information Society svoltosi a Tunisi nel 2005 nel quale ci fu un documento finale chiamato “Tunis agenda” che fu il risultato di una strenua trattativa che coinvolse primariamente i governi; se consideriamo invece il WCIT di Dubai nel 2012 oppure le conferenze plenipotenziarie dell’ITU, questi meeting durano mediamente due settimane e i documenti finali vengono negoziati solo dai governi.

Il NetMundial Multistakeholder Statement

NetMundial ha avuto successo per avere prodotto un documento finale che assicura una legittimazione internazionale dell’iniziativa. Il risultato consiste in un documento non impositivo derivato da un processo bottom-up, che ha coinvolto migliaia di persone provenienti da tutte le parti del mondo, afferenti a governi, settore privato, società civile, comunità tecnica e accademia.

Indubbiamente il documento “Netmundial Multistakeholder Statement” rappresenta un passo innovativo che mette “in pensione” il documento “Tunis Agenda” che chiuse il WSIS di Tunisi del 2005. Siamo comunque in una fase di transizione che precede il WSIS+10 che si terrà l’anno prossimo sotto l’egida delle Nazioni Unite.

La novità principale è che si afferma il principio del “multistakeholderism” secondo il quale gli attori non governativi hanno, di fatto, un ruolo paritario rispetto ai rappresentanti dei governi. A Sao Paulo ha certamente avuto un ruolo di primo ordine la Società civile, se pure nelle negoziazioni finali del documento non ha apprezzato le conclusioni su temi quali la net neutrality, sulla legittimazione degli intermediari (responsabilità degli ISP sui contenuti) e sulla sorveglianza.

Ci sono vincitori e vinti dallo statement del NETmundial?

In sede di negoziazione del documento finale, l’India si è opposta ad apporre l’etichetta del “consenso” sul testo; si è deciso di adottare il termine “rough consensus” che è mutuato dallo IETF. Questa è stata la prima volta che la nozione di rough consensus (letteralmente consenso rozzo o approssimativo usato per prendere delle decisioni per le quali quale il coordinatore di un gruppo verifica il consenso maggioritario del gruppo stesso) è entrata a far parte del linguaggio ufficiale del policymaking.

Le correzioni dell’ultimo momento:

Il comitato di alto livello che coordinava la stesura delle successive versioni del documento finale aveva il compito di scoprire quali parti del documento finale suscitavano forti obiezioni; in questi casi che sono stati infine tre in un documento di 12 pagine, occorreva attenuare il linguaggio usato al fine di poter avere una condivisione possibilmente totale o fortemente maggioritario.

Alla fine quindi è stato cambiato un paragrafo che riguardava la transizione del controllo del servizio IANA, è stato tolto un paragrafo relativo alla surveillance ed è stato attenuato alquanto il paragrafo relativo alle responsabilità degli intermediari.

Questi cambiamenti non sono piaciuti a molti ma hanno salvato alla fine il resto del documento.

Tra i governi, si sono infine defilati in modo esplicito dal documento finale soltanto la Russia, Cuba e l’India.

A proposito del punto sulla sorveglianza, UK e USA, che possono annoverarsi tra i difensori occulti delle iniziative di sorveglianza, hanno accettato infine l’espressione “Una sorveglianza massiva e arbitraria mette a rischio l’affidabilità dell’ecosistema della governance di Internet”. Ovviamente i difensori della necessità di una sorveglianza finalizzata a difendersi dal terrorismo o crimini informatici sostengono che questa pratica non è arbitraria ma dovuta per la sicurezza nazionale e non solo.

Altro punto di compromesso non facile è stato quello riguardante l’innovazione libera da permessi qualsiasi come caratteristica che ha costituito il successo di Internet da quando esiste. Il testo finale recita così: “Mentre si riconosce e s’incoraggia l’innovazione libera da permessi”, si afferma comunque che tale innovazione “dovrà essere rispettosa degli altri principi espressi in questo documento”. Questa precisazione si può vedere come una concessione alle lobby per la difesa del copyright che sostengono la necessità di imporre dei permessi per tutto ciò che può toccare i loro interessi economici.

Un’ultima nota sulla citazione “debole” del tema della Net Neutrality come un problema da rimandare a future e più specifiche discussioni. Si lascia intendere comunque che il tema sarà uno dei più caldi nei prossimi incontri internazionali sulla Internet Governance. Quindi è positivo di averlo segnalato nel documento.

Alla fine comunque questo è pur sempre un documento “non-binding“, quindi sono tutti liberi di ignorarlo.

E’ stato comunque molto importante verificare la forza del quadro generale e le debolezze in alcuni dettagli. Certamente la parte che riguarda i principi costituisce un grande passo avanti mentre la parte che riguarda la via da percorrere è un percorso ad ostacoli che vede contrapposti gli interessi dell’industria, soprattutto USA, e gli auspici della società civile.

Insomma, la montagna non ha partorito un topolino ma qualcosa di assolutamente più positivo e rilevante. Una pietra miliare per le discussioni future sulla Internet Governance in diversi consessi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Speciale PNRR

Tutti
Incentivi
Salute digitale
Formazione
Analisi
Sostenibilità
PA
Sostemibilità
Sicurezza
Digital Economy
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr
CODICE STARTUP
Imprenditoria femminile: come attingere ai fondi per le donne che fanno impresa
DECRETI
PNRR e Fascicolo Sanitario Elettronico: investimenti per oltre 600 milioni
IL DOCUMENTO
Competenze digitali, ecco il nuovo piano operativo nazionale
STRUMENTI
Da Istat e RGS gli indicatori per misurare la sostenibilità nel PNRR
STRATEGIE
PNRR – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza: cos’è e novità
FONDI
Pnrr, ok della Ue alla seconda rata da 21 miliardi: focus su 5G e banda ultralarga
GREEN ENERGY
Energia pulita: Banca Sella finanzia i progetti green incentivati dal PNRR
TECNOLOGIA SOLIDALE
Due buone notizie digitali: 500 milioni per gli ITS e l’inizio dell’intranet veloce in scuole e ospedali
INNOVAZIONE
Competenze digitali e InPA cruciali per raggiungere gli obiettivi del Pnrr
STRATEGIE
PA digitale 2026, come gestire i fondi PNRR in 5 fasi: ecco la proposta
ANALISI
Value-based healthcare: le esperienze in Italia e il ruolo del PNRR
Strategie
Accordi per l’innovazione, per le imprese altri 250 milioni
Strategie
PNRR, opportunità e sfide per le smart city
Strategie
Brevetti, il Mise mette sul piatto 8,5 milioni
Strategie
PNRR e opere pubbliche, la grande sfida per i Comuni e perché bisogna pensare digitale
Formazione
Trasferimento tecnologico, il Mise mette sul piatto 7,5 milioni
Strategie
PSN e Strategia Cloud Italia: a che punto siamo e come supportare la PA in questo percorso
Dispersione idrica
Siccità: AI e analisi dei dati possono ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco gli interventi necessari
PNRR
Cloud, firmato il contratto per l’avvio di lavori del Polo strategico
Formazione
Competenze digitali, stanziati 48 milioni per gli Istituti tecnologici superiori
Iniziative
Digitalizzazione delle reti idriche: oltre 600 milioni per 21 progetti
Competenze e competitività
PNRR, così i fondi UE possono rilanciare la ricerca e l’Università
Finanziamenti
PNRR, si sbloccano i fondi per l’agrisolare
Sanità post-pandemica
PNRR, Missione Salute: a che punto siamo e cosa resta da fare
Strategie
Sovranità e autonomia tecnologica nazionale: come avviare un processo virtuoso e sostenibile
La relazione
Pnrr e PA digitale, l’alert della Corte dei conti su execution e capacità di spesa
L'editoriale
Elezioni 2022, la sfida digitale ai margini del dibattito politico
Strategie
Digitale, il monito di I-Com: “Senza riforme Pnrr inefficace”
Transizione digitale
Pnrr: arrivano 321 milioni per cloud dei Comuni, spazio e mobilità innovativa
L'analisi I-COM
Il PNRR alla prova delle elezioni: come usare bene le risorse e centrare gli obiettivi digitali
Cineca
Quantum computing, una svolta per la ricerca: lo scenario europeo e i progetti in corso
L'indice europeo
Desi, l’Italia scala due posizioni grazie a fibra e 5G. Ma è (ancora) allarme competenze
L'approfondimento
PNRR 2, ecco tutte le misure per cittadini e imprese: portale sommerso, codice crisi d’impresa e sismabonus, cosa cambia
Servizi digitali
PNRR e trasformazione digitale: ecco gli investimenti e le riforme previste per la digitalizzazione della PA
Legal health
Lo spazio europeo dei dati sanitari: come circoleranno le informazioni sulla salute nell’Unione Europea
Servizi digitali
PNRR e PA digitale: non dimentichiamo la dematerializzazione
Digital Healthcare transformation
La trasformazione digitale degli ospedali
Governance digitale
PA digitale, è la volta buona? Così misure e risorse del PNRR possono fare la differenza
Servizi digitali
Comuni e digitale, come usare il PNRR senza sbagliare
La survey
Pnrr e digitale accoppiata vincente per il 70% delle pmi italiane
Missione salute
Fascicolo Sanitario Elettronico alla prova del PNRR: limiti, rischi e opportunità
Servizi pubblici
PNRR: come diventeranno i siti dei comuni italiani grazie alle nuove risorse
Skill gap
PNRR, la banda ultra larga crea 20.000 nuovi posti di lavoro
Il Piano
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUMPA2022
PNRR e trasformazione digitale: rivedi i Talk di FORUM PA 2022 in collaborazione con le aziende partner
I contratti
Avio, 340 milioni dal Pnrr per i nuovi propulsori a metano
Next Generation EU
PNRR, a che punto siamo e cosa possono aspettarsi le aziende private
Fondi
Operativo il nuovo portale del MISE con tutti i finanziamenti per le imprese
Servizi comunali
Il PNRR occasione unica per i Comuni digitali: strumenti e risorse per enti e cittadini
Healthcare data platform
PNRR dalla teoria alla pratica: tecnologie e soluzioni per l’innovazione in Sanità
Skill
Competenze digitali, partono le Reti di facilitazione
Gli obiettivi
Scuola 4.0, PNRR ultima chance: ecco come cambierà il sistema formativo
Sistema Paese
PNRR 2, è il turno della space economy
FORUM PA 2022
FORUM PA 2022: la maturità digitale dei comuni italiani rispetto al PNRR
Analisi
PNRR: dalla Ricerca all’impresa, una sfida da cogliere insieme
Innovazione
Pnrr, il Dipartimento per la Trasformazione digitale si riorganizza
FORUM PA 2022
PA verde e sostenibile: il ruolo di PNRR, PNIEC, energy management e green public procurement
Analisi
PNRR, Comuni e digitalizzazione: tutto su fondi e opportunità, in meno di 3 minuti. Guarda il video!
Rapporti
Competenze digitali e servizi automatizzati pilastri del piano Inps
Analisi
Attuazione del PNRR: il dialogo necessario tra istituzioni e società civile. Rivedi lo Scenario di FORUM PA 2022
Progetti
Pnrr, fondi per il Politecnico di Torino. Fra i progetti anche IS4Aerospace
Analisi
PNRR, Colao fa il punto sulla transizione digitale dell’Italia: «In linea con tutte le scadenze»
La Svolta
Ict, Istat “riclassifica” i professionisti. Via anche al catalogo dati sul Pnrr
Analisi
Spazio, Colao fa il punto sul Pnrr: i progetti verso la milestone 2023
FORUM PA 2022
Ecosistema territoriale sostenibile: l’Emilia Romagna tra FESR e PNRR
Il Piano
Innovazione, il Mise “centra” gli obiettivi Pnrr: attivati 17,5 miliardi
Analisi
PNRR: raggiunti gli obiettivi per il primo semestre 2022. Il punto e qualche riflessione
Analisi
PNRR: dal dialogo tra PA e società civile passa il corretto monitoraggio dei risultati, tra collaborazione e identità dei luoghi
Webinar
Comuni e PNRR: un focus sui bandi attivi o in pubblicazione
Analisi
Formazione 4.0: cos’è e come funziona il credito d’imposta
PA e Sicurezza
PA e sicurezza informatica: il ruolo dei territori di fronte alle sfide della digitalizzazione
PA e sicurezza
PNRR e servizi pubblici digitali: sfide e opportunità per Comuni e Città metropolitane
Water management
Water management in Italia: verso una transizione “smart” e “circular” 
LE RISORSE
Transizione digitale, Simest apre i fondi Pnrr alle medie imprese
Prospettive
Turismo, cultura e digital: come spendere bene le risorse del PNRR
Analisi
Smart City: quale contributo alla transizione ecologica
Decarbonizzazione
Idrogeno verde, 450 milioni € di investimenti PNRR, Cingolani firma
Unioncamere
PNRR, imprese in ritardo: ecco come le Camere di commercio possono aiutare
I fondi
Industria 4.0: solo un’impresa su tre pronta a salire sul treno Pnrr

Articoli correlati

Articolo 1 di 3