n° 106 del 10 Gennaio 2015
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Un milione di euro per formare i docenti al digitale sono ben poca cosa
di Paolo Ferri, università Bicocca di Milano
Il nuovo decreto ha stanziato appena 1,25 euro a insegnante per la formazione. Una miseria. Ben maggiori risorse vanno alle smart cities, anche a progetti di ricerca nell'istruzione. Ha senso? il commento di Paolo Ferri
 
  Il mercato IT per il Public Sector: nulla di buono all'orizzonte
di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics
L'Osservatorio Netics rende noti i dati di previsione per il mercato IT del Public Sector. A parte la Sanità, niente di cui essere soddisfatti. Prevale la prudenza lato domanda e il disincanto lato offerta
 
  La Pec è in una palude normativa: ecco come uscirne
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
Le perplessità sulla Posta Elettronica Certificata (PEC) e il suo utilizzo molto limitato non devono frenare la spinta verso una piena digitalizzazione del rapporto tra cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni, che dipende in gran parte dalla diffusione del domicilio digitale. In attesa, naturalmente, che grazie al Sistema Pubblico per la gestione dell’Identità Digitale (SPID), all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR) e all’iniziativa Italia Login sia cambiato radicalmente il paradigma di interazione
 
  Social day, e-partecipation e social cogestione: come un polo universitario si fonde con il web
di Valentina Bernardinis, Jeena Cuciniello, Lucrezia De Zorzi, Università di Udine
Quando l'università si fa social: grazie agli studenti l'eco su Facebook di un evento in un polo universitario di confine raggiunge più di 14.000 persone. Il caso
 
  Digital Agenda Scoreboard 2015: Europa in gran parte in linea con i target ma in ordine sparso
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
Dai primi dati emerge una situazione di estrema disomogeneità tra i Paesi Europei, e anche se l’UE ha già raggiunto alcuni obiettivi 2015, non si vedono gli impatti delle politiche europee. Le PMI sono in forte ritardo. L’Italia non centrerà nessuno dei target 2015. Ma si vedono segnali positivi
 
  Udine full ultrabroadband. Giacomini: "Nel 2015 il pieno di servizi e-gov"
di Mila Fiordalisi
La città ha messo a punto una articolata roadmap per semplificare la vita a cittadini e imprese. Riflettori accesi anche sulla nuova imprenditoria con fondi a sostegno delle startup
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Marzano: "Prioritaria la revisione del Codice dell'Amministrazione Digitale"
di Flavia Marzano, Tavolo permanente per l'innovazione e l'agenda digitale
 
  ESSENZIALI  
   
  Firpo (Mise): "Le norme e i nuovi fondi che avremo per le startup nel 2015"
di Stefano Firpo, Mattia Corbetta, ministero dello Sviluppo economico
Estendere il periodo di applicabilità delle policy per le startup innovative e alleggerire altri oneri. Nuove risorse e fondi, tra cui 220 milioni di euro di Smart&Start 2.0 per finanziamenti a tasso zero. Pianificare bandi di supporto alle startup, chiedendo alle Regioni un approccio coerente. Ecco la strategia governativa per il prossimo anno
 
  L'identità digitale passa alla fase esecutiva: ecco come sarà
di Eugenio Prosperetti, avvocato, Tavolo permanente per l'innovazione e l'Agenda digitale
Pubblicato finalmente il decreto, il 9 dicembre, possiamo dire come il nuovo sistema SPID inizierà a funzionare e quali saranno gli effetti, a partire dal 2015. Intorno ad aprile-maggio potrebbero essere rilasciate le prime credenziali. Con impatti anche nelle scuole, nelle aule di tribunale
 
  Perché le smart city hanno sprecato quasi un miliardo di euro pubblici e come rimedieremo
di Mario Calderini, presidente Comitato Tecnico Comunità Intelligenti Agid
Ottocento milioni pubblici investiti in quattro anni. Senza benefici per i cittadini. Ma a febbraio si cambia passo, con il Piano Nazionale che sarà presentato al premier Renzi. Con 400 milioni di euro di fondi strutturali e altre risorse
 
  Scuola digitale 2015: banda larga, formazione e l'attuazione degli obliati decreti Carrozza
di Paolo Ferri, università Bicocca di Milano
Finora il ministro Giannini ha fatto peggio dei predecessori, sul piano del digitale. Nel 2015 potrebbe riscattarsi: grazie a diritto d'accesso banda larga, anche mobile; attuazione dei principi della Buona Scuola e di due decreti Carrozza finora disattesi, sui contenuti digitali e sulle piattaforme di gestione didattica e amministrativa. Sarà la volta buona?
 
  Ottocento città banda ultra larga nel 2015
di Rossella Lehnus, Infratel Italia
Grazie al Piano strategico banda ultra larga entro il 2015, in aggiunta alle 160 città italiane coperte dagli operatori vi saranno ulteriori 657 città, soprattutto del Sud Italia, in cui tutti i cittadini potranno viaggiare ad almeno 30 mbps e tutti gli uffici pubblici. Comprese tutte le scuole e tutti i plessi sanitari. Nel 2016 saranno 1132 le città
 
  Fattura elettronica, le novità del 2015
di Paolo Catti, School of Management Politecnico di Milano e Umberto Zanini, commercialista
Si attende la circolare interpretativa sul Decreto Ministeriale del 17 giugno 2014, in tema di Conservazione Digitale, con chiarimenti sull'imposta di bollo per il periodo transitorio e l’eliminazione dell’obbligo di invio all'Agenzia delle Entrate dell’impronta dell’archivio informatico già conservato. A marzo scatterà la fattura obbligatoria anche verso le PA locali. Ma si attendono novità anche dalla Delega Fiscale, con semplificazioni importanti
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  L'Agenda digitale che ci aspetta nel 2015
di Alessandro Longo
Adesso si comincia a fare sul serio, con le azioni per trasformare l'Italia. Anche se il grosso emergerà al pubblico solo dal 2016, il 2015 sarà un anno fondamentale, di passaggio. Vediamo come e che cosa succederà
 
 
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