n° 130 del 05 Dicembre 2015
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  L'Italia è 21esima in Europa per l'Agenda Digitale: un nuovo indice migliora il Desi
di Luca Gastaldi e Nello Iacono, Osservatorio Agenda Digitale, Politecnico di Milano
L'Osservatorio Agenda Digitale del Polimi ha ideato un indice innovativo, con 107 parametri, per capire lo stato di avanzamento del digitale in un Paese. E' una guida, anche per l'Italia, per capire dove migliorare. Il nuovo indice è più ricco del DESI europeo e dà risultati diversi, più precisi. Ecco perché: tutti i dettagli
 
  Dalle anagrafi comunali all'ANPR: i passi della roadmap
di Patrizia Saggini, avvocato
Inizia il conto alla rovescia, i primi due Comuni sono previsti per metà dicembre. Adesso la trafila prevede la bonifica dei dati, una fase di test. Ecco perché è importante che siano attivate fin da subito le convenzioni per la consultazione dei dati anagrafici da parte delle PA a livello nazionale
 
  Turismo: i primi passi digitali, un po' zoppicanti
di Eleonora Lorenzini, ricercatrice dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, Politecnico di Milano
Le indagini dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo 2015 dicono che le Destinazioni italiane hanno iniziato a muovere i primi passi nella promozione digitale. Sebbene strumenti digitali di base siano abbastanza diffusi, un loro utilizzo efficace è ancora appannaggio dei pochi che stanno investendo in modo strutturato su una vera strategia di digitalizzazione
 
  Senza digitale, l'arte italiana rischia la colonizzazione straniera
di Claudio Rorato, Direttore Osservatorio Digital Innovation in Arts&Culture - School of Management del Politecnico di Milano
Luci e ombre dal mondo dell’arte e della cultura. Un Paese con un patrimonio artistico e culturale come il nostro è ancorato a vecchi schemi di fruizione. Segnali positivi dal Governo, ma c’è ancora tanto da fare. Il 70% degli italiani non visita mostre o musei e il 78% non va a teatro. Social media e eCommerce ancora al palo nel settore artistico e dell’industria culturale italiana. L’offerta stenta a proporre nuove modalità di fruizione, nonostante le tecnologie digitali possano dare nuovo vigore al sistema. Ma il rischio è la “colonizzazione straniera” con l’offerta di nuovi servizi e modalità di fruizione”
 
  Arriva nella Scuola l'Animatore digitale: a che cosa servirà?
di Paolo Ferri, università degli Studi Milano Bicocca
Deve essere nominato entro il 10 dicembre da ogni scuola. Con uno (scarso) budget di mille euro. E' un grosso passo avanti, ma nutriamo qualche dubbio sull'efficacia. Ecco perché
 
  La banda larga che fa crescere l'azienda: tre storie
di Luca De Pietro, docente di E-government e E-democray Università di Padova
Casi aziendali di “ordinario utilizzo” della banda larga che dimostrano come i reali vantaggi si manifestano quando le connessioni veloci sono strettamente funzionali alle scelte strategiche e ai modelli di business aziendali
 
  Frequenze alla banda larga: cambia tutto dopo la Conferenza Mondiale
di Antonio Sassano, università Sapienza di Roma
A Ginevra il 27 novembre si è deciso il futuro ma pochi l'hanno capito. I 96 MHz della banda 700 (694-790) sono stati infatti destinati in modo esclusivo ed in tutto il mondo alla banda larga mobile; proteggendo però gli usi legittimi da parte delle emittenti televisive. Quali conseguenze avrà questa decisione nel nostro Paese?
 
  Cambiamento climatico: ecco perché serve una strategia smart city
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
La conferenza di Parigi sul cambiamento climatico ha avuto poca attenzione da chi si occupa di digitale. Invece è sempre più necessario che le strategie sulle smart city, oggi carenti in Italia, diventino il punto di partenza per cambiare il modello di organizzazione e di sviluppo. Con la demobilizzazione come metafora del cambiamento
 
  Il vaso di terracotta
di Luca Attias e Michele Melchionda, Corte dei conti
Il terzo dei quattro "Rac-corti". Racconti dalla Corte dei conti. Racconti digitali sul digitale, seri e faceti, a cura di due noti autori - pardon burocrati, pardon esponenti di spicco - della Corte dei conti. Perché ci sono tanti modi per raccontare - e fare - innovazione. A volte, ci si può anche divertire
 
  Consultazione Ue sulle piattaforme digitali: e se fossimo fuori strada?
di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics
Riflessioni sulla consultazione online avviata dalla Commissione Europea sulle piattaforme digitali. Stiamo chiudendo la stalla quando i buoi sono scappati da anni: mettere le mutande a Internet, e farlo da un continente abbondantemente in ritardo, è un po' come tentare di regolamentare la curvatura e la lunghezza media delle banane
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Coppola (PD): "Ecco la norma switch off: PA senza più alibi"
di Paolo Coppola, Partito Democratico, consigliere all'innovazione
 
  Bargero (PD): "Con la task force del Mise verso un modello di sviluppo smart"
di Cristina Bargero, Partito Democratico
 
  ESSENZIALI  
   
  Entriamo nella stagione del fare l'Agenda: ecco perché
di Alessandro Perego, direttore Osservatori Digital Innovation
Gli ultimi 12 mesi sono stati piuttosto turbolenti e ricchi di novità per l’Agenda Digitale Italiana. Seppure non ci sia ancora stato un deciso salto di qualità a livello di effettiva attuazione, sono sicuramente state gettate molte basi per colmare, almeno in parte, i divari che ci separano dai Paesi che costituiscono un punto di riferimento in Europa. Facciamo il punto, dopo l'evento di presentazione del rapporto degli osservatori del Politecnico di Milano
 
  Attuare l'Agenda, la sfida 2016-2017: da affrontare assieme
di Alessandro Longo
I progetti di innovazione sono belli pronti, non resta che attuarli. Una sfida complicata che ormai tutti sono d'accordo si debba affrontare così: colmando le distanze tra i vari attori del processo, tra il centro e la periferia; tra pubblico e privato. Possiamo anche noi fare la nostra parte per l'ultimo miglio che ci separa dall'attuazione dell'Agenda
 
  Fascicolo Sanitario Elettronico: i dubbi dei medici e le lacune della norma
di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics
Pubblicato il regolamento sul FSE: abbiamo le regole, adesso concentriamoci sulla ricerca degli utenti attraverso la generazione di valore. Senza dimenticarci le criticità e i nodi irrisolti: a partire dall'oscuramento dell'oscuramento e dalle mille perplessità espresse dai medici.
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  Spid, i nodi aperti sulla via dell'attuazione
di Eugenio Prosperetti, avvocato, docente LUISS*
La riforma della PA, in arrivo a dicembre, contiene anche una riforma del Cad, dove è necessario dare un riferimento normativo a Spid. Ma non finisce qui: i temi da risolvere sono tanti. Per esempio, sul fronte del nuovo regolamento europeo...
 
  Un terremoto digitale scuote la Scuola Italiana: che cosa ci aspetta?
di Paolo Ferri, Università Bicocca di Milano
Possiamo affermare di essere di fronte al primo intervento organico, meditato e approfondito su questo tema dal 1998. Il Piano Nazionale Scuola digitale è una grande occasione per traghettare la scuola italiana nel mondo della didattica digitalmente aumentata. Ecco perché
 
  Il sistema e-fattura è perfetto, ma pochi benefici per PA e fornitori
di Irene Facchinetti, direttore dell'Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione del Politecnico di Milano
Un paradosso. Che si spiega facilmente. La fatturazione elettronica non è un percorso concluso, contrariamente a quanto sempre più spesso viene dichiarato. Per conseguire i benefici auspicati, le PA non possono limitarsi a “fare”, ma devono “fare bene” fatturazione elettronica. La chiave di volta è la gestione completamente digitale delle fatture elettroniche, nelle fasi di ricezione e di archiviazione ma anche nella fase di registrazione e di approvazione al pagamento. Altrimenti, avremo solo inseguito una chimera
 
 
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