Open Data, le PA deludono gli imprenditori, "bassa la qualità dei dati" di Gianluigi Cogo, Regione Veneto C'è un forte disorientamento fra i potenziali utilizzatori di dati, in primis le aziende che hanno bisogno di dati qualitativamente impeccabili per poter sviluppare analisi e applicazioni.
Forse questo è uno dei motivi per cui ancora non si sviluppa un vero e proprio mercato indotto dai dati aperti e dunque una conseguente crescita del settore ICT. Ecco quattro esperienze di avanguardie "deluse"
Real Estate e Open Data: c'è vero business, tra Spagna e Stati Uniti di Luca Indemini Anche in un mercato in difficoltà, come quello Immobiliare, i dati aperti offrono interessanti occasioni di business. A partire dallo spagnolo Goolzoom, di cui ci parla il fondatore Jesus Barrio, al portale Trulia, riferimento indiscusso negli Stati Uniti
Ecco come formeremo i nuovi docenti. Perché il digitale senza didattica è inutile di Simona Malpezzi, PD Per realizzare la scuola del futuro servono insegnanti sostenuti e formati. Sono loro, infatti, gli attori chiave del cambiamento che si sta realizzando. La tecnologia da sola non fa scuola. Il Governo ha deciso di seguire questa strada introducendo con la Legge 107 il primo tassello per la costruzione di un nuovo sistema che si fondi sull'innovazione
Analisi e pulizia degli open data: ecco le avanguardie americane di Luca Indemini Con la guida di Beth Noveck, direttrice di The GovLab e responsabile di OpenData500, andiamo alla scoperta dei casi più interessanti di aziende americane che incentrano il proprio business sull’analisi delle informazioni messe a disposizione dalla Pubblica Amministrazione e provvedono all’organizzazione dei dati aperti governativi
Le norme non bastano, cambiamo l'Italia coinvolgendo tutti di Alessandro Longo Un sondaggio ForumPa conferma la sfiducia nella capacità della Riforma Madia di cambiare davvero la pubblica amministrazione. Ecco perché bisogna ripensare la collaborazione tra le parti, con il coinvolgimento di tutti, pubblici e privati, per il cambiamento
Regole SPID, pregi e difetti di Eugenio Prosperetti, avvocato L’impressione generale sul Regolamento è positiva ma circa le modalità di rilascio probabilmente si poteva fare di più: le procedure sembrano per lo più ereditate dalla firma digitale senza tenere conto degli enormi cambiamenti negli scenari di utilizzo della tecnologia
La digitalizzazione del ciclo dell'ordine: la liquidazione della fattura di Patrizia Saggini, Avvocato La completa dematerializzazione del ciclo dell'ordine richiede che tutti i documenti siano digitali, ma forse non è sufficiente. Per permettere uno scambio di dati che sia utile sia alla PA e sia alle imprese, sarebbe necessaria la definizione di tracciati standard anche per Ordine e Documento di Trasporto
Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme di Alessandro Longo, Nello Iacono Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
EVENTI E APPUNTAMENTI
Mobile Enterprise: anche il Business diventa Smart L'adozione delle tecnologie Mobile a supporto dei processi di Business (Mobile Enterprise) rappresenta un'opportunità per aumentare l'efficacia e l'efficienza di tutte le organizzazioni - grandi, piccole e medie. In molte realtà l'evoluzione verso la Mobile Enterprise è addirittura una necessità se non si vuole rischiare di perdere vantaggio competitivo.
Il Turismo? ...in viaggio con il digitale Il Convegno dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, sarà l’occasione per presentare i risultati del secondo anno di Ricerca dell’Osservatorio.
Smart Working: scopriamo le carte! Smart Working significa ripensare il lavoro in un’ottica più intelligente, mettere in discussione i tradizionali vincoli legati a luogo e orario di lavoro lasciando alle persone maggiore autonomia nel definire le modalità di lavoro a fronte di una loro maggiore responsabilizzazione sui risultati. Autonomia, ma anche flessibilità, responsabilizzazione e fiducia diventano i principi chiave di questo nuovo approccio al lavoro.
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