Per la fabbrica 4.0 serve uno spirito tutto italiano di Gianni Potti, Presidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici La richiesta di Confindustria al Governo. La Germania è avanti 3-5 anni ma non dobbiamo copiare da lei. Su temi come flessibilità, capacità di produrre innovazione, uomo al centro dell'azienda, abbiamo più da insegnare che da imparare. Il Governo ("oggi in ritardo su quanto ci era stato indicato") si faccia interprete di una nuova politica industriale che consideri il digitale non solo come un generatore di app e startup, ma come un driver di sviluppo economico anche industriale
Giustizia digitale, che cosa ci porterà in dono il 2016: i fronti aperti di Valentina Carollo, avvocato Senza dubbio il 2016 sarà un anno di consolidamento del Processo Civile Telematico e dell’utilizzo dell’informatica per aggredire l’arretrato giudiziario in ambito civile. Innanzitutto ci saranno investimenti: dai 68 milioni di euro spesi nel 2014 siamo passati a 148 milioni nel 2015; nel 2016 lo stanziamento previsto dall’ultima legge di stabilità è di 86 milioni di euro. Ma vi sono anche dei fondi strutturali europei (si tratta di oltre 100 milioni) destinati ai vari progetti di innovazione della giustizia.
Nel settore civile sono molte le novità che si attendono sia in termini di consolidamento dell’esistente sia in riferimento a nuovi canali da sviluppare: vediamole
Che sia l'anno degli smart citizen, dopo il flop delle smart city di Michele Vianello, Digital Evangelist di Ars & Invention Basta: smettiamo di parlare di smart city. Non è possibile programmare la diffusione del digitale perché essa si dispiega in modo assolutamente “anarchico”. L’innovazione digitale dispiega positivamente i suoi frutti laddove i cittadini sono diventati “smart citizen”, ma ciò avviene a prescindere dalla quantità di innovazione diffusa. Ecco qualche idea su come fare
Come aumentare l'efficienza economica del bio-sistema smart city di Roberto Saracco, EIT Digital La digitalizzazione permette di superare il vincolo di infrastrutture frattali per quanto riguarda l’economia dei bit. Diventa possibile spingere l’efficienza complessiva a valori più alti. Nel cybespazio, più persone produttive ci sono e più aumenta il prodotto complessivo, oltre il rapporto (esponenziale) di 0,75.
Questa è la sfida per la smart city: dotarsi di infrastrutture più efficienti di quelle del mondo degli atomi. Questo richiede un ripensamento dei processi, non una trasposizione dei processi adatti al mondo degli atomi a quello del mondo dei bit
Riforma PA, tutto il digitale che ci attende nel 2016 di Eugenio Prosperetti, avvocato, docente LUISS L'analisi della riforma imminente mostra che, a parte stabilire nel CAD il principio generale, saranno molte le norme, regolamenti e procedure interne da modificare. Soprattutto, occorrerà cambiare la concezione radicata delle modalità con cui il cittadino si rapporta con l’Amministrazione. La trasformazione annunciata sarà importante. Vediamola in dettaglio
Agende regionali: il caos partorisce le prime stelle di Mariano Corso, Luca Gastaldi, Osservatori Politecnico di Milano Sono tre le Regioni senza un piano, mentre otto ne hanno uno ancora incompiuto. Le altre dieci hanno ultimato l'Agenda tra il 2014 e il 2015. Cominciano inoltre a vedersi i primi esempi di piani strutturati di digitalizzazione, alla ricerca di un dialogo interregionale. I piani però restano molto eterogenei e manca persino un sistema unico di misurazione, a quanto risulta da un nuovo rapporto degli Osservatori del Politecnico di Milano
Competenze digitali per la sfida della quarta rivoluzione industriale di Cristiano Radaelli, presidente Anitec Entro il 2025, l'Europa potrebbe vedere la sua industria manifatturiera portare un valore aggiunto lordo di 1,25 miliardi di euro. Per contro, se non fossimo in grado di sfruttare la trasformazione digitale a nostro vantaggio, le perdite potenziali potrebbero arrivare a 600 miliardi di euro entro il 2025: sarebbe come perdere oltre il 10% della base industriale europea
Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme di Alessandro Longo, Nello Iacono Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
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