n° 167 del 26 Marzo 2016
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Ecco come le Regioni si coordineranno per i grandi progetti digitali
di Gianluigi Cogo, responsabile coordinamento azioni regionali in ambito di internet of thing, big data e smartness
Varato un metodo di coordinamento territoriale. Le Regioni si incontrano fra di loro con frequenza, spiegano alle altre cosa stanno facendo e tutte insieme imparano e sperimentano che quando ci si confronta si capisce che spesso si sta lavorando sugli stessi temi in prospettiva del mercato digitale unico e semplificato. E allora si conviene anche che chi è più avanti e ha più competenze, è giusto che guidi anche gli altri. Gli altri (le altre Regioni della coalizione) riconoscono la sua leadership e collaborano con il capo fila per la riuscita dei progetti
 
  Torino, tutto il digitale che ci sarà entro il 2020
di Stefano Gallo, Assessore ai Sistemi Informativi della Città di Torino
Servizi digitali per cittadini e imprese, per la semplificazione e abbattimento della burocrazia. Soluzioni per una Torino intelligente e sostenibile:attraverso, ad esempio, la partecipazione attiva dei cittadini, la mobilità intelligente, l’efficienza energetica. Così Torino guarda al futuro nel segno del digitale
 
  Parte l'Agenda Digitale della Campania, la collettività è al centro
di Vito Merola, dirigente della Direzione Generale Innovazione, Università e Ricerca
Fruibile, efficiente, libera, integrata, connessa, smart. Ecco come la Campania affronta il futuro del digitale, con l'agenda appena pubblicata
 
  Quale ruolo per i Cio nella PA, dopo il nuovo Cad
di Patrizia Saggini, avvocato
Le competenze e abilità del "Manager dell'innovazione" devono essere non solo tecniche ma anche gestionali e organizzative, in modo da coniugare la digitalizzazione con il miglioramento dei processi
 
  Spid, tutti i nodi da affrontare per la prossima fase
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione
L'identità digitale è realtà, ma con alcuni nodi cruciali ancora da affrontare e un approccio sostanzialmente tecnologico e non organizzativo. Ecco alcuni suggerimenti per i prossimi passi del programma
 
  Bolognini: "Spid, troppi buchi nella privacy. Ecco come rimediare"
di Luca Bolognini, Istituto italiano privacy
Sarebbe urgente che l'Agenzia per l'Italia digitale e il Garante Privacy stabilissero un piano congiunto di controlli diversi dalla mera data security, magari chiedendo anche ai Gestori la produzione di report periodici redatti da auditor privacy indipendenti e terzi. E sarebbe utile che il Garante emanasse, quanto prima possibile, un Provvedimento Generale simile a quello rilasciato nel 2014 con riferimento al mobile payment
 
  Spid, la privacy è ok, "sono altre le vere incognite"
di Luca Bechelli, Clusit
Sono molti gli aspetti del sistema SPID ritenuti controversi in questi giorni da vari commentatori. Ma lo sono davvero? C’è bisogno di superare i temi già dibattuti per concentrarsi, finalmente, sui reali problemi di sviluppo del modello
 
  Spid bocciato perché la nostra identità richiede maggiori garanzie
di Andrea Monti, avvocato, Alcei
La sentenza del Consiglio di Stato, che ritiene irragionevole il limite di 5 milioni di euro per fornire Spid, evidenzia la necessità di una riflessione preventiva nella progettazione dei sistemi destinati all'interazione fra amministrazione e cittadini. Un tema presente da decenni, ma sistematicamente trascurato
 
  Da Spid nuove minacce per i diritti fondamentali
di Marcella Atzori, specialista in tecnopolitica
Se lo Stato retrocede, la gestione delle identità digitali da parte di imprese private rischia di avere un impatto profondo su cittadinanza, uguaglianza e universalità dei diritti. Per questo la digitalizzazione deve muoversi in un contesto di maggiore definizione e protezione dei nostri diritti fondamentali
 
  Attentati a Bruxelles, viva la privacy se la cyber intelligence fallisce
di Andrea Monti, avvocato
Il fascino perverso del controllo globale privo di qualsiasi controllo (il gioco di parole non è casuale) è l’elemento essenziale di un sistema repressivo e il peggiore dei mali per un Paese democratico. Cosa che stiamo rischiando di non essere più, per colpa non dei terroristi ma della nostra incapacità di avere obiettivi chiari e strategie efficienti
 
  Facce
di Edoardo Fleischner, Comunicazione crossmediale all'Università degli Studi di Milano, progettista crossmediale
Cronache dal futuro (anno 2333), a cura del docente visionario Edoardo Fleischner per Agendadigitale.eu
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  Se il sistema contabile impedisce di riemettere una fattura respinta dalla PA
di Umberto Zanini, commercialista esperto dell’area tecnico-normativa dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Politecnico di Milano
 
  ESSENZIALI  
   
  A che punto è Spid (Sistema pubblico dell'identità digitale) e a cosa serve
di Valeria Portale, Giovanni Miragliotta, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
Tutto ciò che c'è da sapere su Spid, in un articolo continuamente aggiornato a cura degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Come si fa a ottenere una identità digitale, stato dei servizi disponibili per utilizzarla e nodi da sciogliere. Aggiornamento: febbraio 2017
 
  Fattura elettronica: tutto ciò che devi sapere (i vantaggi, le giuste strategie)
di Paolo A. Catti, Associate Partner P4I
Perché è fonte di benefici, come va affrontata, in che modo può portare valore, perché è corretto, utile e doveroso considerarla parte di un progetto per digitalizzare le relazioni B2b. Ecco il quadro completo, nell'analisi di uno dei massimi esperti italiani (articolo in progress, ultimo aggiornamento: 26 ottobre 2016)
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  Scuola digitale, tutti gli inghippi che possono mandare a monte i piani di Renzi
di Paolo Ferri, Università degli Studi Milano Bicocca
Il diavolo sta nei dettagli: eccole le insidie burocratiche, nazionali, regionali e locali che possono rallentare e insabbiare il Piano Nazionale Scuola digitale. E qualche possibile rimedio
 
  Startup come innesco dell'Industry 4.0: tre modifiche normative necessarie
di Paolo Anselmo, presidente Associazione IBAN Italian Business Angels Network
Il Legislatore dovrebbe dare un riconoscimento giuridico alla professione di Business Angel in modo da avvicinare imprenditori, ex imprenditori e manager al mondo del Business Angel. Mettere in connessione il mondo delle PMI e delle grandi imprese con il sistema delle startup e dell’innovazione. Incentivare gli investimenti creando un mercato secondario che coinvolga società e fondi di investimento più grandi
 
  Quanto costa l'upgrade di un'azienda al modello industry 4.0
di Barbara Weisz
Rinnovare il parco macchine è l'ipotesi più costosa, le tecnologie e i software digitali da applicare alla produzione esistente sono invece più abbordabili, ma digitalizzare un'impresa in chiave 4.0 prevede un progetto strategico: analisi, scelte ed esperienze a confronto
 
  EVENTI E APPUNTAMENTI  
   
  Internet of Things: il futuro è già presente!
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2015-16 dell’Osservatorio Internet of Things, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.
 
  Gioco Online in Italia: sempre più legale, sempre più mobile
Il convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2015-2016 dell’Osservatorio Gioco Online - promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, assieme all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e Sogei - rappresenta un punto di riferimento permanente per il settore.
 
 
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