Mucci: "Lo Spid facilita le frodi di identità, serve un passo indietro" di Mara Mucci, deputata Gruppo Misto Bisogna ragionare sulla necessità di avere più soggetti certificatori, oppure appoggiarsi ai pubblici ufficiali.
Se questo porta a tempi troppo lunghi di accreditamento, pensare ad alternative che, probabilmente abbassano il livello di sicurezza (mai quanto una webcam), ma che perlomeno consentono una reale partenza dello strumento SPID, e superare lo stallo delle adozioni
Sanità digitale, ecco le strategie governative 2017-2019 di Virginia Alongi, avvocato Il Governo intende intervenire soprattutto su questi punti: piattaforme e soluzioni ICT interconnesse ai vari livelli di governo in grado di garantire continuità assistenziale; adeguati livelli di care management. Deospedalizzazione. L'utilizzo e la diffusione del Fascicolo Sanitario elettronico. La piena cooperazione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera della salute e del benessere
Norme digitali, politica e diritto sono prigionieri del marketing di Andrea Monti, Alcei I problemi giuridici sono sempre gli stessi e molte innovazioni comparse sono soltanto degli slogan pubblicitari che fanno da maquillage a prodotti/servizi tutt'altro che innovativi o resi semplicemente più fruibili dagli utenti. Ma i rappresentanti delle istituzioni non se ne sono resi conto e hanno reagito con un riflesso degno dei cani di Pavlov. Rinunciando così a difendere davvero gli utenti
Beltrame (Mise): "Il ruolo dei Comuni per il Piano BUL del Governo"
di Alessio Beltrame, Mise Con la banda ultra larga arriveremo quindi ben presto alla fase realizzativa del piano di Governo, che vedrà l’apertura dei cantieri sui territori. In questa fase giocheranno un ruolo importante i Comuni, in quanto i soggetti vincitori dei bandi dovranno ottenere i permessi necessari alla realizzazione delle operazioni di scavo dagli enti territoriali
Sanità Digitale: tutto quello che resta da fare in Italia di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics Ecco lo stato dell'arte rispetto alla roadmap di digitalizzazione della Sanità italiana. A che punto siamo, quanta strada ci rimane, e soprattutto quante nuove strade si sono aperte nel frattempo.
Fondamentale che l'AgID irrobustisca le sue competenze specialistiche in ambito sanitario e che gli informatici e gli amministrativisti - una buona volta - comincino a parlare una lingua comprensibile agli operatori sanitari e a coinvolgere il segmento di industria IT interamente focalizzato sull'healthcare
21 novembre 2016 ore 9.30 - 13.45
Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari Via di Campo Marzio, 74
Pubblico e privato: un patto per l'Italia digitale Ci siamo: l'Agenda Digitale italiana è entrata nelle fasi più calde:
• il Governo ha responsabilizzato un commissario straordinario per accelerarne l'attuazione;
• la spesa in tecnologie digitali è tornata a crescere dopo anni di riduzione;
• sono stati messi a punto diversi interventi che mirano a una progressiva riqualificazione della spesa pubblica in tecnologie digitali;
• l'AgID ha dato una forte spinta all'execution, presidiando lo sviluppo di alcuni progetti infrastrutturali chiave come SPID, ANPR e PagoPA;
• le PA centrali e locali sono ormai consapevoli del ruolo chiave che il digitale ricopre per il loro sviluppo;
• il piano sulla Banda Ultra Larga sta cominciando a essere implementato.
Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail Investire in digital transformation è vitale per il Retail tradizionale, nonostante la domanda sia ancora stagnante e le prospettive di una ripresa sostenibile non siano ancora del tutto consolidate. L'aumento della competizione da parte delle Dot Com costringe poi a una riflessione più profonda sul ruolo futuro dello store in ottica omnicanale. Al Retail italiano servono dunque propensione all'innovazione e un cambio di mentalità che passa anche attraverso l'adozione di nuove competenze digitali, lo sviluppo di nuovi modelli di governance e la collaborazione virtuosa con le startup, in ottica Open Innovation.
Big Data: guidare il cambiamento, liberare valore Stiamo andando spediti verso una Big Data Economy? Forse. Di certo il processo di trasformazione digitale delle imprese è inarrestabile. Così, la capacità di diventare una Data Driven Company non è più un'opzione ma diventa una necessità per rispondere ai repentini cambiamenti del mercato. Dall'ottimizzazione dei processi, il focus si sposta sulla capacità di sviluppare nuovi prodotti e servizi e sulle opportunità derivanti dalla monetizzazione dei dati. Governare i Big Data è ormai una priorità: dotarsi di nuove competenze di data science e di strutture organizzative innovative rappresenta una sfida non più prorogabile.
Food online: l'appetito vien comprando! La spesa in prodotti Food&Grocery è tra le più rilevanti nel paniere degli acquisti dei consumatori italiani. Eppure, analizzando il valore dell'eCommerce del settore, ci troviamo davanti a dati ancora contenuti. Negli ultimi anni, però, qualcosa è cambiato. L'offerta - fino a poco tempo fa carente - si è arricchita grazie a nuove iniziative che hanno visto protagonisti sia gli operatori tradizionali sia le Dot Com (fra queste numerose startup). L'offerta italiana si sta allineando a quella presente sui mercati stranieri più evoluti (come UK e USA) e sta quindi mettendo le basi per uno sviluppo importante del mercato.
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