n° 39 del 27 Luglio 2013
Agenda Digitale -  Newsletter settimanale
Direttore responsabile: Alessandro Longo
  TOP STORIES  
   
  Smart cities, come ristabilire governance e risorse mancanti
di Mario Calderini, Politecnico di Torino, responsabile smart cities Agenzia per l'Italia Digitale
Parla il responsabile di questi temi per l'Agenzia per l'Italia digitale e che li ha avviati per l'ex ministro Profumo. Negli ultimi sei mesi sono sorti solo progetti prototipali. Non c'è un masterplan di città intelligente, il Crescita 2.0 è ignorato, le risorse stanziate sono molte meno del necessario. Si riparta con la governance e con gli strumenti del procurement innovativo e precommerciale e della finanza di impatto sociale
 
  Portaluri: "Smart city occasione di crescita e nuova occupazione"
di Mila Fiordalisi
Il direttore generale di Anie Confindustria lancia all'appello alle istituzioni e al governo affinché l'Agenda digitale diventi un progetto politico, economico e sociale per il Paese. "Bisogna accelerare sulla roadmap e snellire i processi"
 
  PA digitale, sotto le norme il vestito è analogico
di Roberto Scano, Iwa (associazione internazionale per la professionalità nel web)
Servono standard dall'Agenzia per l’Italia Digitale per la definizione dei formati e dei tracciati per l’interscambio di informazioni tra diverse banche dati. Servono spazi di archiviazione comuni, evitando i feudi digitali e valorizzando il riuso di applicazioni di qualità. Serve collaborazione, interoperabilità. Serve infine anche l’umiltà di saper ricevere consigli dall'utente. Ma ora troppe cose funzionano male
 
  Agenda digitale: compiti per le vacanze
di Paolo Colli Franzone, Netics
L'estate è arrivata sorprendendoci a metà del guado. Non siamo stati ancora in grado di dare un quadro preciso al Decreto del Fare e un assetto definitivo all'Agenzia per l'Italia digitale. Ma non scoraggiamoci: ecco i punti a cui pensare adesso e su cui bisognerà lavorare al rientro
 
  Polillo: "Agenda digitale monca senza capitolo cultura"
di Mila Fiordalisi
Diritto d'autore e incentivi diretti agli investimenti alle industrie culturali i due principali nodi da sciogliere secondo il presidente di Confindustria Cultura. L'Italia poco attenta al valore "economico" dei contenuti innovativi e alle potenzialità sul fronte del new business e dell'occupazione
 
  La Business Intelligence che cambia la Sanità
di Luca Gastaldi, Osservatorio Ict in Sanità-Politecnico di Milano
La Sanità potrebbe cambiare enormemente e in meglio sia il volto dell’economia che quello della politica del nostro Paese. Orientandole verso la ricerca scientifica, la trasparenza decisionale e lo sviluppo tecnologico. Un esempio: la University Pittsburgh Medical Center che ha investito in IT 300 milioni di dollari nel 2012. Tra l'altro, con soluzioni di analytics che supportano il personale clinico e amministrativo nella presa di decisioni
 
  Strumenti personali colonna della nuova sicurezza online
di Massimiliano Sala, Riccardo Aragona, Pietro Peterlongo, Università di Trento
Viaggio dalle credenziali statiche alla One time password per arrivare agli attuali sistemi anti frode. Per ridurre i costi, una nuova frontiera allo studio in questi mesi è la generazione, da parte del server della banca, di un segno grafico cifrato, che contenga i dettagli della transazione, e che possa essere interpretato da un ulteriore dispositivo, come ad esempio uno smartphone
 
  IN POCHE PAROLE  
   
  E-book nelle scuole, ritardarli è sbagliato
di Paolo Colli Franzone, Netics
 
  Sambuco (Mise): Al lavoro su punti aperti dell'Agenda, moltissimo da fare"
di Roberto Sambuco (Mise)
 
  ESSENZIALI  
   
  Il piano datacenter della PA è mission impossible
di Giuliano Noci, School of Management-Politecnico di Milano
Enormi benefici per lo Stato- 3 miliardi di euro- e per l'industria Ict (centinaia di milioni di euro). Ma il cronoprogramma previsto dal decreto del Fare è da libro dei sogni. Non tiene conto delle carenze della banda larga e delle resistenze della Pa. Tuttavia, avanti bisogna andar...
 
  La strada che porta al G-Cloud italiano
di Paolo Colli Franzone, Netics
AGID finora si è concentrata su un modello gerarchico di datacenter federati articolati su due livelli (nazionale e regionale) più un terzo livello di erogazione dei servizi rappresentato dai portali locali (comuni e province). Ma consideriamo una variante: la creazione, cioè, di una rete federata di nuvole di dominio. Enunciamone sette principi operativi
 
  Decreto Fare, le opportunità per le imprese
di Paolo Colli Franzone, Netics
Dalla razionalizzazione dei Ced, vantaggi per vendor di hardware e per chi migra i propri software a un modello cloud ibrido. Un business si aprirà anche con il Fascicolo sanitario elettronico, mentre verranno sbloccati alcuni progetti Fesr/Fse per decine di milioni di euro. Peccato per la norma che limita all'acquisto di macchinari
 
  Agenda digitale italiana: lo stato dell'arte tra decreto e altre norme
di Alessandro Longo, Nello Iacono
Dopo il Dl Crescita 2.0, le misure avviate per la Pa digitale, le tre priorità fatturazione elettronica, identità digitale e anagrafe unica. Il Piano nazionale banda larga e banda ultra larga. La Strategia Italiana per la Crescita Digitale. Italia Login. Il nuovo Cad. Ecco come sta per cambiare l'Italia grazie alla spinta politica nell'innovazione (aggiornamenti in progress. Ultimo: 10 dicembre 2016)
 
  Le tempistiche dell'Agenda
Alcune misure scatteranno subito, altre nel 2013-2014, magari richiedendo decreti attuativi e regolamenti. Una tabella riassuntiva (aggiornata il 12 luglio 2013)
 
 
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