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Algoritmi e giustizia, il peccato originale è nella base dati



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Abbracciare l’innovazione portata dall’AI nel settore della giustizia, ma mantenendo il controllo umano sugli strumenti digitali: alla base dell’utilizzo di algoritmi a fini giudiziari è bene sempre interrogarsi sulla bontà dei dati a disposizione per evitare interpretazioni errate

Pubblicato il 28 gen 2025

Lorenzo Quadrini

Legal Counsel – Privacy presso Aris



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Foto di Anggalih Prasetya da shutterstock

Parlare di intelligenza artificiale, algoritmi, sistemi preditti e giustizia è un tema quasi abusato, il ché fa già ben riflettere su quanto intensa sia l’attività di ricerca nel panorama della “digital law”, considerando che i concetti appena sopra richiamati sono quasi tutti ancora teorici, o comunque ben poco sviluppati dal punto di vista pratico.

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