Quando negli ultimi anni del secolo scorso Stefano Rodotà pubblicò un volume intitolato Tecnopolitica (1997), il dibattito pubblico sull’impatto delle nuove tecnologie informatiche sulla democrazia e in generale sulla vita politica era ancora molto circoscritto e marginale, con pochi studiosi attenti e interessati a cogliere l’importanza strategica di questa problematica, allora in prevalenza limitata al passaggio dai media analogici a quelli digitali (Internet) e alla questione del digital divide.
LA SVOLTA DEL TECNOCENE
Intelligenza artificiale, la politica ora abbia il coraggio di cambiare
In un’era sempre più dominata dagli algoritmi, il politico deve diventare cosmo-politico perché questa è l’unica strategia per arrestare una transizione esistenziale cyborgizzata. Una metamorfosi che si può realizzare solo attraverso la ridefinizione dell’idea di società civile, di equilibrio dei poteri, di cittadinanza, di partecipazione e impegno sociale
Università degli Studi di Milano Bicocca

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